La Rampina di San Giuliano, ristorante d'altri tempi a due passi da Milano

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La Rampina, San Giuliano Milanese Cerca sulla mappa

Milano, 07/04/2017.

Appena fuori Milano, a San Giuliano Milanese, ha sede La Rampina, uno di quei nomi che hanno fatto la storia della gastronomia lombarda.

Lungo la via Emilia, accoccolato nella campagna a pochi chilometri dalla metropoli, questo ristorante ha origini nel lontano '500 ed è ancora oggi un indirizzo amato da abitué e famiglie meneghine doc. L'atmosfera d'altri tempi, che ne fa un raggiungibile rifugio dal caos, si respira nelle antiche sale da pranzo: quella ampia che ospita gran parte dei tavoli o quella più intima in cui troneggia un imponente camino, fino al tranquillo cortile in cui, nella bella stagione, vengono organizzate cene accompagnate da concerti di musica jazz. 

Per capire quanta storia sia in contenuta in questo casale, basti pensare che le cronache narrano che il generale Radetzky, in fuga da Milano durante i moti delle Cinque Giornate, accampò il proprio esercito proprio davanti al suo cortile. Ad accogliere gli ospiti in questo locale d'eccezione è da decenni (fin dall'inizio degli anni Settanta) la famiglia Gagliardi, con la proposta culinaria di papà Lino, una delle firme più autentiche della cucina milanese, e del giovane figlio Luca, giovane chef attento all'innovazione ricercata.

Chi ha voglia di un pranzo o una cena genuini in cui sperimentazione e tradizione si fondono, può raggiungere, con quel glicine pluricentenario che si vede in lontananza,  La Rampina e passare qualche ora di relax che non si ferma al gusto. Si può così scegliere tra l'ossobuco di vitello con risotto alla milanese e il soufflè di ortica con crema di patate e cruble alla lavanda, tra la costata di manzo alla brace e i gnocchetti al nero di seppia con scampi, pomodorini e lardo affumicato. Sempre presente un menù interamente vegetariano.

A completare l'offerta la cantina cinquecentesca, uno degli ambienti più suggestivi, dove sono adagiate oltre ottocento etichette tra rossi, bianchi e rosé, a cui fanno compagnia da qualche tempo anche nomi di cantine biologiche e biodinamiche. A consigliarvi i sommelier Lorenzo, figlio di Lino Gagliardi, e Dario, il genero. Quando si dice autentica gestione famigliare.

Di Simone Zeni

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