Queen Unseen, mostra fotografica di Peter Hince

© Peter Hince
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DA Giovedì08Febbraio2024
A Domenica05Maggio2024

Attenzione, la mostra è prorogata al 5 maggio 2024!

Dall'8 febbraio al 21 aprile 2024 arriva a Milano la mostra Queen Unseen di Peter Hince che racconta, attraverso le fotografie del road manager e assistente personale di Freddie Mercury - Peter Hince appunto - e una ricca selezione di memorabilia, lo straordinario percorso umano e professionale dei Queen e del suo carismatico leader: l'appuntamento è presso la Fondazione Luciana Matalon di Milano (Foro Buonaparte 67). Qui info, orari, biglietti e fotogallery della mostra Queen Unseen a Milano, con intervista a Peter Hince.

Grazie alla fortuna d’aver lavorato per una delle più famose fabbriche di hit musicali degli anni Settanta e Ottanta, Ratty - come era soprannominato Hince - ha potuto avere accesso, sia professionale che privato, ai momenti salienti che hanno contraddistinto la band di Bohemian Rhapsody che è riuscito a fermare nel tempo e rendere eterni con i suoi memorabili scatti. Il sodalizio tra Hince e i Queen inizia nel 1975, quando la band si stava apprestando a registrare A Night at the Opera. Peter era la persona responsabile di strumenti e soundcheck che doveva vigilare affinché la performance della banda sul palco filasse come da copione; presto si guadagnò la fiducia di Freddie, Brian, John e Roger.

Di quei primi anni purtroppo non esistono fotografie che invece Peter inizia a scattare a partire dal 1977, quando ormai la band aveva raggiunto l’apice del proprio successo mondiale, fino al 1986. In virtù dello stretto rapporto personale particolare esistente tra Hince e Freddie Mercury la mostra dedica una particolare attenzione al frontman della band. Tra gli scatti di Hince spiccano certamente alcune tra le immagini più iconiche del cantante, catturate in studio di registrazione, sul set dei video musicali più trasmessi nel mondo o su quello fotografico, in cui Hince ha immortalato Freddie abbigliato come una vera regina.

Freddie, immigrato nell’Inghilterra degli anni ’70, è stato una delle figure chiave non solo della rivoluzione musicale della seconda metà del XX secolo, ma anche di quelle sociale e culturale, che lo hanno reso uno dei principali ed indiscussi protagonisti di quegli anni gloriosi. E se le fotografie di Hince offrono uno spaccato unico ed un accesso privilegiato alla band e al suo leader, la carriera dei Queen nella mostra è documentata nel dettaglio da un ricco allestimento che include gli oggetti provenienti dalla raccolta personale di Niccolò Chimenti, uno dei maggiori collezionisti europei dell’universo Queen.

Queen Unseen si compone di oltre 100 immagini del fotografo londinese, mai esposte in precedenza in nessun paese europeo, e di cui alcune in assoluta anteprima internazionale, e di oltre un centinaio di cimeli, memorabilia, oggetti e documenti vari, tutti rigorosamente originali, tra i quali l’asta del microfono utilizzata da Freddie Mercury nel suo ultimo concerto, una chitarra autografata di Brian May, un piatto autografato e le bacchette della batteria di Roger Taylor. Completa l’esposizione la proiezione di video rari e di spezzoni dei più famosi concerti della band.

A 50 anni dall’uscita del primo disco, l’omonimo Queen, l’esposizione rappresenta un’occasione imperdibile per i fan di scoprire aspetti e dettagli inediti sul gruppo e per il grande pubblico di ampliare la propria conoscenza sulla band che ha rivoluzionato la musica degli ultimi 50 anni e che ancora oggi riesce ad essere straordinariamente attuale.

Nato a Hereford, Inghilterra nel 1955, Peter Hince inizia la sua avventura nel mondo della musica nel 1973 come giovane roadie con David Bowie. Nello stesso anno, lavorando per i Mott The Hoople, incontra una band semisconosciuta, i Queen, gruppo di supporto nel tour britannico dei Mott. In quel periodo Peter continua a lavorare con altri grandi artisti, tra cui Mick Ronson, Lou Reed, Eno (Roxy Music), Supertramp, George Benson e Kevin Ayers, entrando a far parte dei Queen a tempo pieno nel 1975.

Peter è stato assistente personale di Freddie Mercury e del bassista John Deacon, diventando in seguito capo della road crew dei Queen. Durante gli anni passati con i Queen, Peter coltiva la passione per la fotografia riuscendo a scattare foto intime e sincere della band in studio di registrazione, durante le riprese dei videoclip, le prove dei tour e, in rare occasioni, anche durante gli spettacoli dal vivo. Scatta inoltre alcuni ritratti alla band, diventati iconici. L'archivio di Peter Hince è unico e copre non solo un ampio periodo della carriera pubblica dei Queen, ma contiene anche rare immagini riprese dietro le quinte. Pur non essendo mai stato nominato come fotografo ufficiale dei Queen, la band si sentiva rilassata e a proprio agio con lui. 

Dopo l'ultimo tour dei Queen nel 1986, Peter Hince ha avuto una carriera di successo come fotografo pubblicitario, continuando sempre a fotografare Freddie Mercury e gli altri membri della band. Ha vinto premi internazionali per il suo lavoro commerciale e per le sue immagini subacquee in bianco e nero, che sono state esposte numerose volte. Nel 2009 il suo archivio fotografico dei Queen è stato esposto in Australia nella mostra intitolata Queen: The Unseen Archive. Nel novembre 2021 si è tenuta a Monaco di Baviera una nuova mostra di successo, per celebrare Freddie Mercury, in cui sono state esposte alcune foto di Hince.

Peter ha anche trasformato la sua prima passione per la scrittura in un libro di memorie: Queen Unseen, acclamato dalla critica e pubblicato in oltre venti paesi di tutto il mondo, seguito dal recentissimo nuovo libro fotografico, Queen Uncovered del 2023, a 50 anni dal loro primo incontro. Oggi vive tra Londra e Monaco, scrivendo, esponendo e gestendo il suo archivio fotografico ed è spesso chiamato per rilasciare interviste e invitato a fare da relatore e rappresentante del mondo della musica negli anni '70 e '80.

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