Norma: al Teatro Carlo Felice il capolavoro di Bellini

Rosellina Garbo - Teatro Massimo di Palermo
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Genova, 11/01/2018.

L’opera è donna. Nella maggior parte dei casi, una donna vittima sacrificale di un mondo dominato dagli uomini: Violetta, Butterfly, Carmen, Medea...

Norma nell’omonimo capolavoro di Bellini, la sacerdotessa dei Druidi che ha avuto due figli da un nemico, il proconsole romano Pollione, e ora a lui, innamorato di un’altra sacerdotessa, Adalgisa, deve rinunciare. Un personaggio in conflitto tra il ruolo istituzionale di guida spirituale del proprio popolo e un sentimento che va oltre le rivalità di parte, diviso tra i voti sacerdotali e il bisogno umano di essere compagna e madre.

Nella Norma che va in scena al Carlo Felice da mercoledì 24 a mercoledì 31 gennaio 2018, due regine del belcanto, Mariella Devia e Desirée Rancatore, si alternano nel dar voce a questa figura altissima, lacerata tra il pubblico e il privato come in una tragedia greca.

I registi Luigi Di Gangi e Ugo Giacomazzi spiegano così la loro visione della protagonista, alla base di un allestimento originale e di forte impatto coprodotto dalla Fondazione Teatro Massimo di Palermo e dall’Arena Sferisterio di Macerata: «Quello di Norma è il sogno semplice di ogni donna: avere un amore e una famiglia, che le è precluso dai suoi voti sacerdotali e dal conflitto tra il suo popolo, i Druidi, e i Romani invasori, ai quali appartiene il proconsole Pollione, da lei amato. Per questo, nel preludio, la immaginiamo sul palco giocare serena con l’amato e i figli avuti da lui, che invece nella vita è costretta a nascondere. Per lei abbiamo voluto evocare un finale sospeso, che anziché vederla perire sul rogo con l’amato, la vede uscire di scena insieme a Pollione.»

Annalisa Stoppa (Adalgisa), Stefan Pop (Pollione) e Riccardo Fassi (Oroveso, padre di Norma) completano un cast di grande prestigio. Sul podio, Andrea Battistoni, Direttore Principale del Teatro Carlo Felice, alle prese con una musica nobile e sublime: recitativi maestosi, solenni cori religiosi, violenti cori guerreschi e melodici fili di perle sospesi nello spazio e nel tempo, come “Casta diva”, invocazione alla luna di suggestione leopardiana. Trionfo del belcanto, lo stile vocale femminile per eccellenza, Norma è donna anche musicalmente.

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