La leggenda di Moby Dick al Porto Antico: musica e giochi di luce con Igor Chierici

Carlo Besana
Isola delle chiatte Cerca sulla mappa

Genova, 25/08/2017.

Moby Dick vuole il mare, allora Genova, il Porto Antico e la sua chiatta galleggiante diventano location ideale per un racconto drammaturgico di fine estate. Scelta scontata? Può darsi, ma prima di tutto doverosa sul piano scenografico. Il più è fatto? Nemmeno per idea. Provate a traslare il capolavoro di Melville dalla pagina all'azione. Distillare la linfa narrativa e darla in mano ai personaggi sul palco che vivono e (ri)fanno vivere il romanzo. Ridurre, senza appiattire, semmai sintetizzare per coglierne un'essenza che abbia voce, gesti e movimenti.

Il tentativo coraggioso ha preso forma ieri sera all'isola delle chiatte del Porto Antico di Genova con lo spettacolo La leggenda di Moby Dick, per la regia e l'interpretazione di Igor Chierici e Luca Cicolella. L'affabulazione metamorfica del primo (che mixa tra loro Ismaele, Achab, Peleg, Starbuck e Hussey) e la presenza di peso del secondo (nel ruolo di Queequeg) coinvolgono subito il pubblico insieme al contrappunto ritmico della ciurma, rappresentata da un complesso di percussionisti (Kyoshindo Taiko) impiegati a tambureggiare su un set di idiofoni giapponesi (taiko).

La musica è centrale perché è suono, rumore e atmosfera, genera stati d'animo e coincide con la trasmissione emozionale ed emotiva del testo, anche quando l'intervento è affidato a strumenti classici come l'arpa celtica (Federica Magliano) e il violoncello (Giacomo Bigi). E poi i giochi di luce: la balena è il bianco di un faro gettato oltre la platea; la tempesta ha i suoi lampi nell'intermittenza eccitata dei neon. In tutto questo, la fusione tra scenografia naturale e artificiale crea la magnifica illusione di vivere sul palco, di essere lì ad ascoltare le storie di Ismaele, proprio a due passi dallo specchio marino.

L'apporto di Igor Chierici, come già accadde lo scorso anno per La leggenda del pianista sull'Oceano, è stato centrale, visto che, oltre alla regia, ha curato la scenografia (insieme a Cristina Repetto) e le musiche. Al tempo stesso, questo lavoro mostra ulteriormente il simbiotico affiatamento con Luca Cicolella (attore diplomato dalla Scuola di Recitazione del Teatro Stabile di Genova): un sodalizio che dura da anni e che, con Moby Dick, ha probabilmente raggiunto il picco. Individualità e feeling di squadra per una performance di alta qualità e fedele ad un'idea intelligente e piacevole di intrattenimento.

Moby Dick all'Isola delle Chiatte al Porto Antico replica fino a lunedì 28 agosto 2017: qui si possono acquistare i biglietti.

Di Riccardo Storti

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