Genova, 14/07/2017.
Venerdì 21 luglio 2017, dalle ore 21.00,
appuntamento alla Lanterna
di Genova per il ghost tour dedicato
a I fantasmi della Lanterna e del mare, un
percorso animato tra leggenda, storia e fantasia nel parco di uno
tra i fari più alti del mondo. Dopo il Ghost Tour e di
Fantasmi di Palazzo Ducale, una nuova Torre,
quella della Lanterna simbolo di Genova, racconterà storie
intriganti e misteriose.
Storie di spiriti erranti che solcano i mari o di
compassionevoli streghe che imperterrite avvisano dei
pericoli ingenui marinai. Per non parlare poi del fantasma
del nobile Gian Luigi Fieschi che riemerge dalle
acque indignato per il degrado della Superba. O
della giovane fanciulla di Torre Cambiaso uccisa dai
saraceni la cui anima cerca inutilmente di raggiungere il
cielo, quando la luce della Lanterna illumina la torre che
fu la sua tomba. Dalla bocca dei protagonisti, si verrà a
conoscenza degli incantesimi segreti suggeriti
dalle streghe per salvare l’imbarcazione da una tremenda tempesta.
Oppure si conosceranno i dettagli della storia di Pacciugo
e Pacciuga le cui effige sono custodite presso il
Santuario della Madonna di Coronata. E ancora si potrà
sperimentare il magico influsso della danza
macabra utilizzata per esorcizzare la paura della
morte.
Le partenze del ghost tour I
fantasmi della Lanterna e del mare osserveranno i seguenti
orari: ore 21.00 - 21.15 - 21.30 - 21.45 (le partenze potrebbero
subire 10 minuti di ritardo per motivi tecnici). Costo di
ingresso: 13 Euro; i bambini fino a 8 anni gratis (posti
limitati). Prenotazione obbligatoria scrivendo
a fondazioneamon@live.it.
Le tappe del ghost tour I fantasmi della Lanterna e
del mare alla Lanterna di Genova
- Raccogliere l’ago in fondo al
mare
Raccogliere l'ago in fondo al mare è
uno dei movimenti del Tai Chi Chuan più importante e ricco di
significato e allegorie della mitologia taoista. L’ago, in realtà,
è un bastone magico che ha la facoltà di allungarsi o
rimpicciolirsi a piacimento del possessore e originariamente fu una
delle colonne portanti che tenevano l’oceano al proprio posto.
Volendo rappresentare dal punto di vista simbolico questo mito, tra
le molte interpretazioni conosciute, si potrebbe affermare che
cercare l’ago nell’oceano significa immergersi nelle
profondità dell’inconscio ove esplorare quelle parti del nostro
essere che ci sono sconosciute o meglio ancora che vogliamo
deliberatamente ignorare.
- La strega e l'ammiraglio
Nel
porto di Genova un ammiraglio, pronto per salpare con la sua
imbarcazione, fu avvicinato da un’arzilla vecchietta, che gli
chiese l’elemosina. Mosso da pietà l’uomo porse all’anziana qualche
moneta. Quel gesto non passò inosservato al cuore della donna, che
lo ringraziò con una proverbiale quanto tremenda profezia:
Sulla strada del ritorno, nel golfo di Piombino, un tornado a
forma di arcolaio piomberà sopra la tua nave per affondarla. Ma
attento, la tempesta altra non è che tua moglie, provetta strega,
che vuol prendersi la tua vita…
- A Genova si racconta che!
I
racconti delle veglie al calore del focolare ci rimandano a un
tempo quando non esistevano nè la televisione nè internet. La magia
di questi racconti per rivivere il sapore del tempo che fu.
- Promesse mancate e voti
disattesi
Si narra che i signori Salvago avrebbero
promesso, sulla tomba del venerabile Beda in San Tommaso di
Fassolo, che, se fossero stati salvati dal flagello della peste che
falcidiava allora Genova, tutti gli anni, nel giorno di Nostra
Signora del Carmelo, avrebbero recato in dono alla tomba del
venerabile Beda un magnifico cero e un'offerta di 30 denari di
buona moneta genovese per i poveri. Ma la gratitudine degli uomini
è di breve durata: scampati dalla morte, i nobili Salvago
dimenticarono presto la promessa, non così il venerabile Beda che,
scoppiata una nuova pestilenza in città, ottenne soddisfazione. La
famiglia Salvago fu quasi del tutto estinta e da allora, nel giorno
di Nostra Signora del Carmelo, quelle anime inquiete e infelici si
recano solennemente a implorare perdono al venerabile Beda, al solo
lume delle torce che recano in mano. Stia attento il viaggiatore
che avesse la sventura di vederli e badi bene a non prendere in
mano una di quelle torce che gli venisse offerta. Perché giunti al
limitare del promontorio su cui sorge l'alta Lanterna, essi,
presi dal risentimento, costringerebbero lo sventurato a seguirli
nel loro ballo precipitandolo negli Inferi con loro se prima non
sarà riuscito a restituire la torcia allo spirito da cui
l'aveva ricevuta.
- La danza macabra
Nobili dame o
donne del popolo, vescovi mitriati o umili fraticelli, ricchi
mercanti o poveri pezzenti, pie monache o madri di famiglia: siamo
tutti uguali dinanzi alla morte, che livella ogni differenza. È
questo il senso della Danza macabra, che compare nell’arte
e nella musica a partire dalla metà del Trecento, quando la Peste
Nera, falcidiando più della metà della popolazione europea, rese la
morte una compagna costante della vita di ogni giorno.
- Il fantasma di Torre Cambiaso
In piazza
Banchi a Genova nel settembre del 1630 fu eretto un rogo sul quale
fu arsa viva la strega Caterina, detta la Cagna Corsa.
Ella abitava nella frazione San Pietro di Novella in quel di
Rapallo; viveva di elemosine, la cosa che amava di più era quella
di gettare sortilegi sugli infanti che avevano la sfortuna di
incrociare il suo sguardo.
- Riti magici e Manezzi pe majâ na figgia -
Piazza San Luca
Riti, incantesimi, canzoni, balli e
musica ci riportano a un tempo passato, quando i popolani
utilizzavano incanti apotropaici per far concludere lietamente le
nozze di giovani promessi fra le creuze della vecchia
Genova. Spesso per scongiurare il malocchio si ricorreva alla
sperlengoeia.
- Gian Luigi Fieschi e la sua triste
storia
Gian Luigi Fieschi riemerge dalle acque del
mare nel quale trovò la morte per commentare ironicamente
sull’andamento della città.
Daranno vita ai fantasmi della Lanterna:
Compagnia Teatrale La Pinguicola, Le Danze della
Storia de Gruppo Storico I Gatteschi e Compagnia
dei Viandanti, Compagnia Teatrale L’Amour Burlesque,
Associazione D & E animation, Associazione Culturale
Ianua Temporis, Circolo Culturale Fondazione
Amon, Explora Genova, Nuovo Gruppo Folcloristico Città di
Genova, Centro Italiano Divulgazioni Arti Orientali, Amici
della Lanterna, Fondazione Labò, Francesco Pittaluga,
Graziella Martinoli. Ad accompagnare in questo
percorso Enrica Sebastiani, Barbara Garassino, Marco Alex
Pepè, Roberta Mazzucco.