Premio Andersen 2017: la ribellione della bellezza

Sonia Maria Luce Possentini

Genova, 26/05/2017.

Una grande festa finale è prevista per domenica 28 maggio a Genova, nella Sala del Munizioniere di Palazzo Ducale, per celebrare la trentaseiesima edizione del Premio Andersen 2017 e i suoi protagonisti. La mattina è dedicata ai progetti per le scuole: il Sognalibro, che ha coinvolto oltre trentamila bambini nell'ideazione del segnalibro più bello, e Ambarabà ricicloclò, un concorso che ha raccolto aforismi e greguerías sul tema del riciclo, promosso da Andersen e dal Consorzio Ricrea. Nel pomeriggio, invece, a iniziare dalle 15, è prevista la cerimonia di premiazione alla presenza di editori, scrittori, illustratori, critici, studiosi e appassionati. Un momento importante per incontrarsi e stare tra i libri che hanno segnato l'ultimo anno, tutti visibili e disponibili nel bookshop allestito dalla libreria L'albero delle lettere.

Tema dominante nelle opere premiate in questa edizione è quello del viaggio e dell'avventura: un filone narrativo che non smette di produrre storie di grande fascino e valore e di cui, anche nel nostro tempo, rimane grande necessità testimoniata dall'interesse sempre vivo dei giovani lettori.

Maestro della narrativa d'avventura per ragazzi da molti anni a questa parte è Mino Milani, che riceve il Premio speciale della Giuria e che al telefono si racconta così: «Narrare l'avventura è stato l'impegno della mia vita, il mio modo per dire ai giovani: andate incontro all'avventura, e cioè al domani, accogliete senza paura quello che sarà, che ancora non si conosce e che proprio per questo potete immaginare». E continua: «I bambini non hanno manine, piedini... e anche se il mondo non è tutto rosa, dobbiamo dirgli che possono affrontare il futuro». E quando gli chiedo quale avventura inizierebbe domani, risponde: «Vorrei esplorare una terra ignota, conoscere i suoi abitanti, chi sono, come vivono. E poi mi piacerebbe partire alla ricerca del Sigillo del Nilo».

Ed è un oggetto prezioso a muovere anche i protagonisti deI catalogo Walker & Dawn di Davide Morosinotto (Miglior libro oltre i 12), che fra treni e battelli a vapore ci fa viaggiare negli Stati Uniti del Sud all'inizio del Novecento, tra rocambolesche fughe e inseguimenti, incontri misteriosi e una gran voglia di scoprire il mondo.

Tra gli autori che hanno esplorato, se pur in modo diverso, questo genere c'è anche Gabriele Clima con il suo Il sole fra le dita (Miglior libro oltre i 15 anni), un'avventura contemporanea in cui un ragazzo definito mela marcia fugge di casa per intraprendere un viaggio on the road. Insieme a lui c'è un suo coetaneo tetraplegico, immobilizzato su una sedia a rotelle: «La mia è un'avventura della mente e del cuore», racconta, «un viaggio verso l'ignoto in cui ognuno affronta la propria disabilità e in cui si parla di ribellione e di bellezza, anzi, della ribellione della bellezza».

Anche La compagnia dei soli di Patrizia Rinaldi, scrittrice Premio Andersen l'anno scorso, e Marco Paci, (Miglior libro a fumetti) racconta un viaggio: la fuga di Sara, Izio e Pier Remigio dalle rispettive prigioni in una distopia fuori dal tempo. Di tempi lontani e di galera parla anche La ragazza dei lupi, di Katherine Rundell (Miglior libro 9/12), un'avventura iniziatica in compagnia di un branco di lupi per salvare una madre ingiustamente rinchiusa nella prigione di San Pietroburgo, un romanzo capace di rendere con grande suggestione un contesto storico poco rappresentato senza rinunciare alla dimensione fiabesca.

Percorsi di crescita che si vivono anche da molto piccoli, fuori e dentro al quotidiano, vicino o lontano da casa, così è per Il Pinguino che aveva freddo di Philip Giordano (Miglior libro 0/6), che parte sul dorso di una balena in cerca di una terra senza ghiaccio dove scaldarsi e non sentirsi più tanto solo e diverso. Spesso impegnato a dare forma alle storie per i più piccoli è Attilio Cassinelli, di cui sono appena usciti in libreria i cartonati dedicati ad alcune fiabe classiche e che come illustratore e autore riceve il Premio alla Giuria per la sua lunga, fruttuosa e intensa attività che prosegue ancor oggi con inalterata freschezza. Un  genere, quello della fiaba, che con le sue radici che sprofondano al di là del tempo, continua a nutrire l'opera di molti autori tra cui La zuppa dell'orco, di Cuvellier (Miglior libro 6/9 anni), e La volpe e la stella (Miglior libro fatto ad arte) di Coralie Bickford Smith, autrice sia del testo che delle immagini, libro prezioso e fortemente inconsueto capace di stupirci e di ammaliarci. Per uno stretto e coinvolgente rapporto fra parola, testo tipografico, illustrazione e grafica.

E delle figure dei libri ci parla anche il premio all'illustratrice Sonia Maria Luce Possentini, per la raffinatezza e morbidezza di un segno capace di entrare in costante rapporto con il testo. Mentre il premio come protagonista delle cultura dell'infanzia lo riceve Francesco Tonucci, ideatore del progetto La città dei bambini (adottato da oltre 150 città in Italia e all’estero), vignettista, ricercatore da sempre impegnato in ambito pedagogico e civile dalla parte dei ragazzi.

Molto ci sarebbe ancora da scrivere su quest'ultima edizione del Premio e sui suoi protagonisti, che sono molti di più rispetto a quelli citati in questo articolo. Per sapere tutto, ma proprio tutto sul Premio e suoi protagonisti potete consultare il programma completo del Premio Andersen 2017. Navigate: per conoscere, incuriosirvi, trovare i libri da leggere durante l'estate e anche dopo. Venite di persona: per trovare idee da realizzare, sogni da coltivare.

Di Daniela Carucci

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