La bella estate – diretto da Laura Luchetti e liberamente tratto dal romanzo di Cesare Pavese – sarà presentato in anteprima gratuita al Cinema Nazionale di Torino venerdì 4 agosto alle 21.30, in contemporanea con la presentazione al Locarno Film Festival, dove il lungometraggio interamente realizzato a Torino verrà proiettato in Piazza Grande.
Per partecipare è necessario recarsi, nei giorni precedenti
all’evento e fino ad esaurimento posti, presso le casse del cinema
(Via Pomba 7 – Torino) per ritirare il proprio biglietto.
Il Cinema Nazionale prevede di organizzare altre tre
serate evento con la proiezione de La bella
estate il 7 - 8 – 9 agosto, mentre l’uscita
ufficiale del film è prevista per il 24 agosto.
Girato interamente in Piemonte (tra Torino, i laghi di Avigliana
e Carignano), La bella estate è
interpretato da un cast di giovani interpreti, guidato dalle
protagoniste, Yile Yara Vianello e
l’esordiente Deva Cassel. Insieme a
loro Nicolas Maupas, Alessandro
Piavani, Adrien Dewitte, Cosima
Centurioni, Gabriele Graham Gasco, con la
partecipazione speciale di Anna
Bellato e Andrea Bosca.
Prodotto da Giovanni Pompili e Luca
Legnani, il film è una produzione Kino
Produzioni con Rai Cinema, Lucky
Red e 9.99 Films, in collaborazione
con Tapelessfilm, con il sostegno
di MiC, Film Commission Torino Piemonte
– Piemonte Film Tv Development
Fund e MEDIA, con il contributo del POR
FESR Piemonte 2014‐2020 ‐ Azione III.3c.1.2 ‐ bando
“Piemonte Film TV Fund”. Distribuito
da Lucky Red.
La società piemontese Imago
VFX di Fabrizio Nastasi è stato il
laboratorio di riferimento per la post-produzione del film,
occupandosi della gestione di tutto il girato e per la
realizzazione gli effetti visivi.
La regista Laura Luchetti ha dichiarato: «La
bella estate è un film sul corpo di una ragazza che cambia e si
trasforma, spinto dal desiderio di esistere, di essere visto e
amato. Ginia, la nostra protagonista, è una giovane donna che
somiglia così tanto a una ragazza di oggi, in quel momento della
vita in cui si diventa adulti, si trattiene il respiro e si mette
in atto la libertà più grande, quella di scegliere come amare».
Torino 1938 - A Ginia, che si è appena trasferita in città dalla campagna, il futuro sembra offrire infinite possibilità. Come tutte le ragazze della sua età vorrebbe innamorarsi, e trova il suo uomo in un giovane pittore. A condurla alla scoperta degli ambienti artistici della Torino bohémien è Amelia: poco più grande, sensuale e provocante, è diversa da tutte le persone che abbia conosciuto in vita sua, e pronta a scuotere le sue certezze. Divisa tra il senso del dovere e la scoperta di un desiderio che la confonde, Ginia è travolta da emozioni a cui non osa dare un nome. Durante la sua “bella estate” si arrende finalmente ai propri sentimenti, celebrando il coraggio di essere se stessa.