Bizantini. Luoghi, simboli e comunità di un impero millenario a Palazzo Madama

Palazzo Madama Cerca sulla mappa
DA Mercoledì10Maggio2023
A Lunedì28Agosto2023

Fino al 28 agosto Palazzo Madama - Museo Civico dell'Arte Antica di Torino propone la mostra Bizantini. Luoghi, simboli e comunità di un impero millenario, a cura di Federico Marazzi con il contributo del MANN -  Museo Archeologico Nazionale di Napoli, di Palazzo Madama e del Ministero Ellenico della Cultura e dello Sport e la collaborazione nell’organizzazione generale di Villaggio Globale International.

Oltre 350 opere - sculture, mosaici, affreschi, vasellami, sigilli e monete, straordinari manufatti in ceramica, smalti, oggetti d’argento, preziose gemme e oreficerie, pregevoli elementi architettonici - danno conto delle strutture, dei sistemi organizzativi, dei commerci e dei rituali di una complessa realtà politica, testimoniando nel contempo le eccellenze delle manifatture bizantine, gli incroci di cultura, gli stilemi e i simboli dell’Impero d’Oriente attraverso i secoli. È la creatività artistica del mondo antico che transita verso il Medioevo, con un linguaggio rinnovato dalla fede cristiana e con gli innesti del mondo orientale, in particolare della cultura iranica e araba.

Centinaia di prestiti provenienti da importanti musei italiani e da oltre venti musei greci giungono a Torino a narrare il millenario sforzo di un Impero teso al dialogo tra la cultura classica e quella orientale.

Per una Bisanzio, legata al territorio piemontese, che vedrà nel Principato d’Acaia, fin dalle origini proiettato verso l’Oriente greco e bizantino, l’origine della dinastia dei Savoia-Acaia – formatasi dal matrimonio nel 1301 tra Filippo di Savoia e Isabella di Villehardouin, principessa d’Acaia – ma anche una strettissima connessione con la dinastia dei Paleologi, ascesa nel 1261 con Michele Paleologo al trono imperiale, conservato sino al tramonto definitivo di Bisanzio nel 1453 tramite questo suo ramo occidentale, che si dimostra capace di ravvivare gli splendori della corte aleramica, rimanendo al potere fino all’ultimo discendente, Gian Giorgio, morto nel 1533.

Palazzo Madama, già castello degli Acaia e dal 1934 sede delle collezioni del Museo Civico d’Arte Antica, proprio dalla cultura e influsso bizantini principia nella strutturazione delle sue raccolte di arti applicate, tra le più importanti d’Europa, comprendendo preziose oreficerie, avori, vetri dorati e dipinti, tessuti e maioliche.

D’altronde le relazioni e i contatti con Bisanzio e l’Impero furono nei secoli, per le terre piemontesi, ampi e di varia natura. I Bizantini occuparono alcune piazzeforti in Piemonte lungo il limes alpino, consci di rapporti di reciproca conoscenza iniziati tra XI e XII secolo, prima per via delle crociate, poi con le alleanze matrimoniali.

In mostra, nell’allestimento progettato dall’architetto Loredana Iacopino, questa narrazione è svolta grazie all’eccezionale patrimonio numismatico del Museo Civico di Arte Antica, che possiede tutta la sequenza di monete coniate dagli imperatori d’Oriente, di cui è stata compiuta apposita scelta per andare a esporre circa 150 opere.

In chiusura, nella prospettiva di un percorso territoriale, un racconto per immagini degli oggetti d’arte bizantini attestati in Piemonte: dal cofanetto in avorio della Cattedrale di Ivrea al dittico in avorio conservato a Novara, in San Gaudenzio, riutilizzato alla fine dell’XI secolo per iscrivervi i nomi dei vescovi novaresi; dai quattro smalti con Cristo e santi inseriti nella croce di Oberto di Cocconato (XIII secolo) nel Tesoro della Cattedrale di Asti (discendente di quell’Oberto di Cocconato che seguì Bonifacio di Monferrato nella quarta Crociata, citato anche da Villehardouin) al bacile di ceramica graffita nella facciata di San Giulio d’Orta, per giungere all’ipotetica spada di Costantino Paleologo (simbolo della lotta contro i Turchi), donata dal barone Tecco a Carlo Alberto. Accanto gli fu posta proprio la spada che Carlo Alberto usò nella battaglia di Novara: Italia e Grecia accomunate dalle lotte per l’indipendenza dagli invasori.

La mostra ripercorre gli elementi fondanti o connotanti il grande Impero Romano d’Oriente e il suo sviluppo culturale e territoriale nei secoli attraverso otto sezioni tematicheLo scudo di Bisanzio (esercito, burocrazia, imperatore e corte), Il quotidiano (oggetti d’uso quotidiano e gioielli), Da Bisanzio a Costantinopoli (commercio, artigianato, monete e fiscalità), L’esercito di Dio (monachesimo e civiltà della scrittura), Lo spazio del sacro (arredo liturgico e iscrizioni funerarie), L’umanesimo di BisanzioQuei bizantini dei piemontesiDa Palazzo Madama a Bisanzio.

Informazioni utili

L'orario di visita è lunedì, mercoledì fino a domenica dalle 10.00 alle 18.00, mentre martedì è di chiusura e il servizio di biglietteria termina un'ora prima della chiusura.

L'intero è di 12 Euro, 10 Euro per il ridotto, gratuito con Abbonamento Musei e Torino+Piemonte Card. La mostra più il museo di Palazzo Madama prevede un costo di 16 Euro per l'intero, 14 Euro per il ridotto.

Per informazioniscrivere una mail o contattare lo 011 4433501.

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