Fino al 14 aprile è in scena al Teatro Regio la magia de Il flauto magico (Die Zauberflöte) di Wolfgang Amadeus Mozart, nell’onirica creazione – per la prima volta a Torino – firmata da Suzanne Andrade e Barrie Kosky.
Le suggestioni mozartiane si mescolano alle sorprendenti proiezioni ispirate al cinema muto, con le quali gli interpreti interagiscono dando vita a un’esperienza immersiva, che suscita ovunque l’entusiasmo del pubblico.
Il maestro Sesto Quatrini affronta la partitura mozartiana con carisma e con la sua consueta precisione, alla guida dell’Orchestra e Coro del Teatro Regio e di due cast di giovani interpreti dal profilo internazionale.
La regia è ripresa per l’occasione da Tobias Ribitzki, le animazioni sono di Paul Barritt, l’ideazione è di 1927 (Suzanne Andrade e Paul Barritt) e le scene e i costumi portano la firma di Esther Bialas.
Il maestro Andrea Secchi guida il coro come di consueto. L’opera viene eseguita in lingua originale tedesca (con i sopratitoli in italiano) nell’allestimento, della Komische Oper di Berlino.
Nel ruolo di Pamina si alternano Ekaterina Bakanova e Gabriela Legun; in quello di Tamino Joel Prieto e Giovanni Sala; Papageno è interpretato da Alessio Arduini e Gurgen Baveyan; la Regina della Notte da Serena Sáenz, Beate Ritter e Danae Kontora; In-Sung Sim è Sarastro (oltre all’oratore e a una voce); Amélie Hois è Papagena. Completano il cast: Lucrezia Drei, Ksenia Chubunova e Margherita Sala (prima, seconda e terza dama), Thomas Cilluffo come Monostatos ed Enzo Peroni e Rocco Lia (primo e secondo armigero). I tre fanciulli sono solisti del coro di voci bianche, istruito dal maestro Claudio Fenoglio e sono: Viola Contartese, Flavia Pedilarco, Alice Gossa, Costanza Falcinelli, Isabel Marta Sodano e Blanca Zorec.
Sinossi
In una terra fatata, dove è difficile discernere il bene dal male, il principe Tamino si smarrisce e incontra un buffo personaggio coperto di piume chiamato Papageno. I due giovani, protetti dai poteri magici di un flauto e di un carillon e aiutati da due intrepide ragazze, Pamina e Papagena, sfideranno oscuri personaggi e impareranno a superare le proprie paure. Troveranno anche l’amore: due matrimoni sanciranno un finale doppiamente lieto.
Nel lavoro c’è spazio per melodie dolcissime, cori possenti e marce solenni, che accompagnano cerimonie ispirate ai riti massonici, situazioni spassose e due arie dal virtuosismo sovrumano, intonate dalla Regina della Notte. I diversi stili musicali si mescolano con geniale maestria creando un capolavoro senza tempo, capace di divertire e di commuovere gli ascoltatori di ogni età. Sesto Quatrini affronta la partitura mozartiana con carisma e con la sua consueta precisione, alla guida di un giovane cast di profilo internazionale. La magia di quest’opera è esaltata dall’originalissimo impiego di proiezioni, ispirate ai cartoon e all’estetica del cinema muto, con le quali gli interpreti dovranno interagire, creando così uno spettacolo fuori dal comune che porta la firma di Barrie Kosky e Suzanne Andrade. Si tratta di una vera esperienza immersiva capace negli ultimi anni di suscitare l’entusiasmo delle platee di tutto il mondo.