Biennale Democrazia 2023 a Torino: oltre 100 incontri e 220 ospiti italiani e internazionali

Torino, 23/02/2023.

Da mercoledì 22 a domenica 26 marzo 2023 torna a torino Biennale Democrazia, manifestazione culturale promossa da Città di Torino, ideata e presieduta da Gustavo Zagrebelsky e che, dal 2009, si svolge sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica.

Giunta quest’anno all'ottava edizione intende portare gli spettatori Ai confini della libertà, con l'obiettivo di tornare a riflettere sul complesso rapporto fra libertà e democrazia, dentro e fuori le frontiere della nostra società. La manifestazione accoglie oltre cento incontri, più di duecentoventi ospiti italiani e internazionali, cinque mostre e il contributo di circacentocinquanta volontari.

Come ogni anno, gli eventi saranno registrati e resi disponibili sul sito della manifestazione. 

In cinque giorni, una riflessione a partire da quattro itinerari tematici, quattro diverse prospettive per discutere e ragionare assieme attorno ai grandi temi che riguardano la libertà, a cui quest’anno si andranno ad aggiungere le sezioni Democrazia Futura, dedicata ai giovani e alle scuole di ogni ordine e grado, e Democrazia Diffusa, realizzata in sinergia con le realtà culturali del territorio. 

Informazioni utili

L'ingresso è gratuito per tutti gli appuntamenti fino a esaurimento dei posti disponibili, fatta eccezione per gli spettacoli con biglietto di ingresso. I biglietti potranno essere ritirati a partire da 45 minuti prima presso la sede in cui si svolge l'incontro.

Per chi vuole avere la certezza di un posto riservato, sarà possibile prenotare anticipatamente al costo di 5 Euro. La prenotazione è possibile fino alle ore 12.00 del giorno precedente a quello dell’incontro. Il servizio sarà disponibile dal 22 febbraio presso la biglietteria in Piazza Palazzo di Città 8/F c/o Urban Center Metropolitano, oppure online.

Le prenotazioni saranno possibili per le sedi principali di Biennale Democrazia: Teatro Carignano, Teatro Gobetti, OGR Torino (Sala Fucine e Binario 3), Auditorium del grattacielo Intesa Sanpaolo, Aula Magna Cavallerizza Reale, Politecnico (Aula Magna e Sala Emma), Circolo dei Lettori – Sala Grande, Polo del ’900 – Sala ’900, Palazzo Madama – Sala Feste, Museo Nazionale del Risorgimento Italiano, Campus Luigi Einaudi (Aula Magna e Aula 4, Urban Lab, CAMERA-Centro Italiano per la Fotografia, Palazzo Civico di Torino – Sala Rossa.

Spettacoli con biglietto d'ingresso: lo spettacolo di inaugurazione e di chiusura alle OGR Torino – Sala Fucine di mercoledì 22 marzo e domenica 26 marzo e lo spettacolo al Teatro Gobetti di giovedì 24 marzo prevedono un biglietto di ingresso al costo di 10 euro. La serata del 25 marzo all’Hiroshima Mon Amour prevede un biglietto di ingresso a 5 euro. L’acquisto dei biglietti è possibile online, in biglietteria e, se ancora disponibili, la sera stessa nelle sedi degli spettacoli a partire da un’ora prima dell’inizio.

Eventuali variazioni, integrazioni o cancellazioni rispetto al programma saranno rese note mediante comunicazioni alla stampa cittadina; il palinsesto sarà costantemente aggiornato sul sito e sui canali social ufficiali.

Il tema e l'immagine guida dell'ottava edizione

Ai confini della libertà è il tema di Biennale Democrazia 2023, per tornare a discutere della libertà come il valore fondamentale – assieme all’eguaglianza – delle nostre società democratiche. Dalla guerra alla pandemia fino alla crisi ambientale, mai come oggi è urgente tornare a discutere di nuove rivendicazioni di libertà, e dei limiti che queste incontrano nel vivere collettivo. Tutto ciò non è però possibile senza aprirsi alla dimensione internazionale, uscendo dai nostri confini, e spostando lo sguardo verso quei Paesi dove sono in corso conflitti e dove le libertà sono spesso negate.

Per rappresentare la libertà e i suoi confini, è stata scelta un’opera dell’artista Federica Landi, grazie alla collaborazione con CAMERA-Centro Italiano per la Fotografia di Torino. Si tratta di Red Square, parte del progetto Spectrum, elaborato nel 2015 con l’intento di riflettere sull’atto del guardare, strumento di interpretazione e ridefinizione della realtà, e sul rapporto fra essere umano, paesaggio e tecnologia. Il quadrato rosso sulla riva della costa infatti non è altro che il tetto di una torretta di salvataggio scagliata via da una bufera: è il nostro sguardo a trasformarla in un portale di senso e significato, evidenziando il nesso profondo fra le molteplici soggettività che interpretano il reale.

Biennale Democrazia intende così mettere in dialogo differenti punti di vista, per pensare insieme il futuro del binomio inscindibile fra democrazia e libertà.

Gli eventi di inaugurazione e chiusura

Mercoledì 22 marzo alle ore 17.30 al Teatro Carignano, l’edizione Ai confini della libertà si apre con un dialogo dal titolo Come nasce una dittatura fra la giornalista e attivista turca Ece Temelkurane la reporter e scrittrice Francesca Mannocchi. Nella stessa giornata, Mannocchi sarà ospite presso la Casa Circondariale Lorusso e Cotugno per condividere con i detenuti la sua esperienza a Kiev e riflettere sulla privazione di libertà imposta brutalmente dalla guerra. Biennale Democrazia avvia così un ciclo di incontri che pone l’attenzione sulcarcere, cioè sul luogo in cui, per definizione, la libertà è limitata. 

Sempre il 22 marzo, alle ore 10.00 presso la Casa del Teatro Ragazzi e Giovani, Democrazia Futura prende il via con Il gioco dei destini scambiati di Francesco Niccolini con la regia di Emiliano Bronzino. Lo spettacolo affronta il tema della giustizia e della tirannia, della responsabilità e della resistenza alla violenza. Ripartendo dalla Repubblica di Platone, racconta la rappresentazione classica dell’aldilà e della scelta del proprio destino.

Nel pomeriggio, passeggiando fra le piazze che fanno da cornice ai luoghi storici che ospitano Biennale Democrazia, sarà possibile imbattersi in un’azione urbana collettiva: un gruppo di oltre duecento giovani di Torino e provincia metteranno in scena un processo creativo che esplora i confini tra corpo, identità e libertà. Un progetto formativo realizzato con Torinodanza festival | Teatro Stabile Torino - Teatro Nazionale.

La giornata inaugurale si chiude alle OGR Torino con Il giorno del giudizio, spettacolo di e con Giancarlo De Cataldo, che indaga la figura del giudice, ruolo che da sempre incarna drammaticamente il conflitto tra la sensibilità personale e la legge. Lo spettacolo, con la regia di Nicola Calogero Giannoni e le scene di Manuelle Mureddu, è un viaggio multimediale, accompagnato al pianoforte da Lucio Perotti, attraverso le più nobili declinazioni che la figura del giudice ha assunto nella storia della letteratura e della musica. 

L’ottava edizione di Biennale Democrazia si conclude domenica 26 marzo alle ore 21.00 alle OGR Torino con lo spettacolo Mosca 1966. Processo alla letteratura, di e con Ezio Mauro, che racconta l’incredibile storia di Andrej Sinjavskij e Julij Daniėl’, due scrittori russi che sfidarono il regime sovietico usando la più sottile delle armi: la parola.

Il programma dell'edizione

L’ottava edizione di Biennale Democrazia prevede un programma ricchissimo di oltre cento appuntamenti, con più di duecentoventi relatori e moderatori giunti a Torino da tutto il mondo per portarci Ai confini della libertà lungo le direttrici dei quattro percorsi tematici: Liberi tutti! per riflettere su come le società democratiche facciano fronte alle tensioni e alle richieste di nuove libertà civili, sociali, politiche ed economiche; Conflitti di libertà, per indagare le questioni geopolitiche di pressante attualità, dentro e fuori l’Europa, anche a fronte di nuove torsioni in senso illiberale; La libertà come format, intende porre l’attenzione sul lento deterioramento del dibattito pubblico spesso ridotto al modello stantio del talk-show; Immaginare la libertà, per ripartire dall’arte, dalla letteratura, dal gioco come punti di vista imprescindibili per ripensare il futuro. 

Tra gli ospiti internazionali, oltre la già citata Ece Temelkuran: l’esperto di politica e cyberspazio Stéphane Grumbach ragionerà sull’impatto delle tecnologie digitali sulla democrazia e le relazioni fra gli Stati; Rahel Jaeggi, filosofa della scuola di Francoforte, analizzerà, da una prospettiva originale, la crisi del liberalismo; Xavier Tabet, italianista da Parigi, parlerà dei dilemmi che le democrazie si sono trovate ad affrontare a causa della pandemia; Isabelle Ferreras, autrice del Manifesto del lavoro, parlerà nel suo intervento del nesso tralibertà e lavoro, oggi quanto mai centrale.

E ancora interverranno: l’economista dell’ILO Uma Rani, per raccontare come le trasformazioni digitali del lavoro e della politica possano aiutare a ridurre le disuguaglianze; lo studioso Jean-François Bayart, la cui lectio è una tappa della Carovana delle libertà scientifiche per Fariba Adelkhah, approfondirà la situazione attuale dell’Iran, in una prospettiva storica e comparata; il filosofo e storico Mikhail Minakov rifletterà sull’evoluzione del concetto di libertà dopo la fine della Guerra Fredda e sul ruolo delle democrazie dell’Est nel destino dell’Europa; lo storico Bohdan Shumylovych, condividerà con il pubblico l’esperienza di insegnante attraverso i diari dei suoi studenti, raccolti fin dallo scoppio della guerra in Ucraina; e per finire l’archeologo di fama internazionale David Wengrow proporrà un percorso tra antropologia e archeologia per mettere in questione alcune delle credenze più diffuse sul genere umano.

Tra i tanti ospiti: Amedeo Balbi, Alessandro Barbero, Alice Borgna, Luca Bottura, Annalisa Camilli, Barbara Carnevali, Maria Chiara Carrozza, Matilde Cassani, Carolyn Christov-Bakargiev, Gherardo Colombo, Francesco Costa, Silvana Dalmazzone, Serena Danna, Giancarlo De Cataldo, Concita De Gregorio, Ida Dominijanni, Federico Faloppa, Marianna Filandri, Francesco Filippi, Marcello Flores, Paolo Flores d’Arcais, Francesco Frisari, Franco Gabrielli, Enrico Galiano, Ilaria Gaspari, Vera Gheno, Massimo Giannini, Daniele Giglioli, Paolo Giordano, Enrico Giovannini, Elena Granaglia, Maria Laura Lanzillo, Davide Livermore, Simona Malvezzi, Francesca Mannocchi, Massimo Mantellini, Fabrizio Maronta, Fabio Merlini, Matteo Nucci, Damiano Palano, Antonio Pascale, Valentina Pazé, Laura Pepe, Mauro Pescio, Simone Pieranni, Carlo Pietrini, Veronica Raimo, Enrica Rigo, Vanessa Roghi, Silvia Romani, Cecilia Sala, Matteo Saudino, Igiaba Scego, Simonetta Sciandivasci, Luca Scuccimarra, Antonio Scurati, Giorgia Serughetti, Walter Siti, Luca Sofri, Valdo Spini, Sofia Ventura, Paola Viganò, Stefano Visentin, Chiara Volpato, Loris Zanatta.

Spettacoli ed eventi speciali

Oltre gli spettacoli di apertura e chiusura, sono attesi a Torino sabato 25 marzo anche Fedez e Luis Sal, con il loro famosissimo podcast Muschio Selvaggio, che avrà come ospite speciale Gustavo Zagrebelsky.

Ma gli spettacoli non finiscono qui: Kento, Lucariello, Oyoshe e Oltre le barre Crew si esibiranno all’Hiroshima Mon Amour in un concerto e dj set dal titolo Portami là fuori – Rap fuori le s{barre} per esprimere – attraverso la musica – l’anima, i sogni e le speranze dei ragazzi in regime di detenzione; al teatro Gobetti invece va in scena Songs of Freedom dell’Accademia dei Folli, uno spettacolo sull’intima connessione tra musica e libertà, dagli spiritual ai canti della resistenza fino alle canzoni dei cantautori.

Arriva a Torino per Biennale Democrazia anche il podcast originale RaiPlay Sound di Mauro Pescio Io ero il milanese, live a Off Topic nella serata del 23 marzo: un’occasione per continuare a riflettere sullo stato delle carceri nel nostro Paese, e per ribadire l’importanza di dare a tutti una seconda possibilità.

Sabato 25 marzo, infine, il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano ospita un progetto speciale: una sonorizzazione dal vivo di Andrea Costa del film muto del 1912 I Mille di Alberto Degli Abbati, nell’ambito della mostra Hero. Garibaldi icona pop (ingresso: compreso nel biglietto del Museo, tariffa speciale per Biennale Democrazia).

Di Giulia De Sanctis

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