La legge di Lidia Poët. La serie Netflix con Matilda De Angelis ambientata nella Torino ottocentesca

Virginia Bettoja

Torino, 13/02/2023.

La Torino di fine Ottocento diventa la protagonista della nuova serie firmata Netflix La legge di Lidia Poët, la serie di 6 episodi prodotta da Matteo Rovere, una produzione Groenlandia e creata da Guido IuculanoDavide Orsini, che è disponibile dal 15 febbraio 2023 su Netflix.

Nel cast troviamo Matilda De Angelis nel ruolo di Lidia Poëtla prima donna in Italia ad entrare nell'Ordine degli AvvocatiEduardo Scarpetta è il giornalista Jacopo Barberis, Pier Luigi Pasino è Enrico Poët, fratello di Lidia, mentre Sara Lazzaro e Sinéad Thornhill sono rispettivamente Teeresa Barberis, moglie di Enrico, e Marianna Poët, la loro figlia.

«Si tratta di un prodotto popolare che ha il ruolo sia di intrattenere un pubblico il più possibile largo, ma che allo stesso tempo sia portatore di un racconto presente e che si occupi di temi - tristemente - attuali» afferma il produttore della serie Matteo Rovere.

Sinossi

Torino, fine 1800. Una sentenza della Corte d'Appello di Torino dichiara illegittima l'iscrizione di Lidia Poët all'albo degli avvocati, impedendole così di esercitare la professione solo perché donna. Senza un quattrino ma piena di orgoglio, Lidia trova un lavoro presso lo studio legale del fratello Enrico, mentre prepara il ricorso per ribaltare le conclusioni della Corte.

Attraverso uno sguardo che va oltre il suo tempo, Lidia assiste gli indagati ricercando la verità dietro le apparenze e i pregiudizi. Jacopo, un misterioso giornalista della Gazzetta Piemontese - oggi diventata La Stampa - e cognato di Lidia, le passa informazioni e la guida nei mondi nascosti di una Torino magniloquente. La serie rilegge in chiave light procedural la storia vera di Lidia Poët, la prima avvocata d'Italia.

«Questa non è una biografia e non è nostra intenzione raccontare la storia della prima avvocata d'Italia. - spiega uno degli sceneggiatori della serie Guido Iuculano - Noi abbiamo preso alcuni elementi sia della vera Lidia Poët, come i dati anagrafici, che della sentenza che fece opposizione a Lidia alla sua iscrizione all'Ordine, ricamandoci poi la storia. La fantasia non lavora mai dal nulla ma si basa su elementi reali e questo paradosso per noi è stato potentissimo».

«É stato un privilegio e toccare con mano la storia di una donna che ha fatto la storia del femminismo e non solo - dichiara Matilda De Angelis - Sono molto contenta che venga portata alla luce la storia di questa donna ancora troppo sconosciuta. Sono onorata di interpretare personaggi protagonisti e pieni di carattere».

Così Lidia si fa portavoce di una Torino di fine ottocento in piena trasformazione, protagonista di un mondo che stava cambiando e lei stessa incarna uno spirito anticonformista e all'interno di sé, come nella città, si stava coagulando un fuoco di artificio che prima o poi sarebbe dovuto esplodere. Come spiega lo sceggiatore Davide Orsini, Lidia è una scintilla di anticonformismo e di veillità, un vero e proprio ciclone che influenza la vita di chi le sta intorno e «come una goccia cinese ha scavato la roccia smussandola». All'interno della serie viene rappresentata una vera e propria donna ipermoderna nata e incastrata nel secolo sbagliato.

Di Giulia De Sanctis

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