Ottocento. Collezioni GAM dall'Unità d'Italia all'alba del Novecento in mostra a ottobre

Torino, 19/09/2022.

Dal 7 ottobre 2022 al 6 febbraio 2023 inaugurerà la stagione espositiva di GAM - Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea di Torino la mostra Ottocento. Collezioni GAM dall'Unità d' Italia all'alba del nuovo secolo.

Si tratta di una mostra ricca di sorprese che intende offrire l’occasione per riscoprire parte della collezione ottocentesca del museo, ormai da quasi quattro anni non più visibile al pubblico.

Curata da Riccardo Passoni, Direttore della GAM, e da Virginia Bertone, Conservatore Capo delle raccolte, la mostra presenta settantuno opere tra dipinti, pastelli, grandi disegni a carbone, sculture in marmo, delicati gessi e cere.

Saranno otto le sezioni tematiche che accompagneranno il visitatore lungo il percorso espositivo: Nascita di una collezione, Nuove sensibilità e ricerche, La pittura di paesaggio al Museo Civico, Dalla Scapigliatura al Divisionismo e Ricerche simboliste tra pittura e scultura.

Ad arricchirlo sono tre spazi monografici dedicati ad Andrea Gastaldi, Antonio Fontanesi e Giacomo Grosso, che sottolineano la loro influenza sulla scena artistica torinese anche attraverso i significativi nuclei delle opere conservate alla GAM.

Se il tema della pittura di paesaggio è destinato a divenire centrale rispetto all’identità della collezione ottocentesca torinese, la mostra intende anche sottolineare alcuni inaspettati sviluppi della pittura di storia e di figura. Se ancora a metà Ottocento, cioè al momento della formazione della collezione della GAM, questo genere era considerato il più nobile e il più apprezzato tra i generi pittorici, nei decenni immediatamente successivi queste certezze iniziano a incrinarsi e diversi giovani artisti si mettono alla prova con coraggiosi tentativi volti a rinnovare la tradizione della pittura di figura.

Proprio in Piemonte si registrano alcuni casi molto interessanti, tra cui il più audace è senza dubbio rappresentato da La femme de Claude, una grande tela il cui vero titolo sarebbe dovuto essere L’adultera. Qui il giovane e promettente talento di Francesco Mosso, destinato a morire a soli ventinove anni, rappresenta il dramma moderno di una giovane donna vittima della violenza del marito, una delle prime immagini di quello che oggi definiremmo un femminicidio, in cui la protagonista è colta in modo conturbante con il corpo contratto e un indimenticabile sguardo colmo di terrore negli occhi.

Oggetto di polemiche e di severissimi giudizi, il dipinto è il segnale di una diversa attenzione verso temi sociali di stringente attualità raffigurati con un linguaggio altrettanto nuovo, che sarà attentamente studiato dagli artisti divisionisti e simbolisti di fine secolo.

Proprio il tema della donna come soggetto costituisce un’altra traccia significativa per visitare la mostra: da soggetto letterario dell’età romantica, la figura femminile diviene nel corso del secolo il fulcro di immagini sempre più aderenti alla realtà contemporanea. Talvolta esse restituiscono le dure conquiste femminili che ne rendono via via più attivo il ruolo in campo culturale, come nel caso della maestra elementare raffigurata ne Il dettato di Demetrio Cosola, oppure sono ancora creature mitologiche ma tutte cariche di inquietudini moderne come la fascinosa Sirena tratteggiata da Giulio Aristide Sartorio.

La mostra è stata l’occasione per un lavoro di ricognizione e di studio di tutte le opere che vengono presentate, un lavoro di cui dà conto il catalogo pubblicato da Silvana Editoriale e che raccoglie i saggi di Virginia Bertone e dello storico del Risorgimento Silvano Montaldo.

In questa ampia analisi del patrimonio ottocentesco della GAM, l’Associazione Amici della Fondazione Torino Musei ha generosamente contribuito sostenendo i restauri di Ecco Gerusalemme di Enrico Gamba, acquistato nel 1862 alla Società Promotrice delle Belle Arti, e Nobili in viaggio ora La Guida. Studio di castagni dal vero di Francesco Gonin, acquisito sempre nel 1867 presso la Società Promotrice torinese. Composizioni impegnative di due non trascurabili protagonisti del nostro Ottocento.

Informazioni

Gli orari di visita della GAM sono dal martedì alla domenica con orario 10.00 - 18.00. Il lunedì è giorno di chiusura. I biglietti sono 10 Euro per l'intero e 8 Euro per il ridotto. Il biglietto è incluso nella visita del museo.

Di Giulia De Sanctis

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