Torino, 10/01/2022.
È interamente girato a Torino il video del nuovo singolo di Samuel dei Subsonica, Elettronica. Il brano, uscito venerdì 7 gennaio 2022, è stato scritto dal leader della band torinese assieme ad Andrea Bonomo e Dade dei Linea 77 e segna il ritorno sulle scene di Samuel, a un anno di distanza dal suo secondo album da solista Brigatabianca. La canzone vuole essere un omaggio a quella musica elettronica che «ci faceva uscire di casa, ci faceva stare insieme nei club e faceva nascere un nuovo linguaggio», come scritto da Samuel nel post di Instagram in cui annunciava l’uscita del pezzo. Una nota malinconica che rievoca un tempo pre-Covid in cui tutto era ancora possibile.
«Elettronica racconta la mia passione per questa musicalità e per la notte: il luogo in cui questo genere da sempre dà il meglio di sé - afferma Samuel - Negli anni ’90 si usciva di casa per andare alle serate di elettronica e quel periodo storico ha generato correnti molto importanti su cui si è fondata tutta la mia vita musicale».
Non poteva che essere Torino lo scenario ideale di questo singolo. Il capoluogo piemontese è la città natale del frontman dei Subsonica, il luogo in cui si è sviluppata la sua vita artistica e non solo. Testimonianza di questo legame è non solo la scelta di Torino quale set del video ma anche i richiami che il cantante ha inserito nel testo stesso della canzone (A Torino il cielo sembra cenere/A Torino il cielo sputa lacrime).
Ecco, dunque, che nelle immagini del videoclip vediamo Samuel e un gruppo di amici sfrecciare a bordo di un’auto per le vie torinesi e godersi la serata passando da un locale all’altro. A tratti, ben riconoscibili, compaiono due simboli di Torino, la Grande Madre e la Mole Antonelliana. Il frontman balla più volte sullo sfondo della città su cui la telecamera indugia anche negli attimi finali a chiusura del videoclip. Insomma, tutto parla di una vera e propria dichiarazione d'amore alla città.
Testo
Che cosa vedi se ci guardi bene?
Le nostre anime fatte di neve
Se chiudi gli occhi immagini
Il cuore come un beat
E quante facce che non hanno nomi
Qualcuno litiga coi buttafuori
Ancora un altro sabato
Coi bicchieri sul cofano
Tiro su il volume, che non sento me
A Torino il cielo sembra cenere
C'è qualcosa della notte che somiglia alla mia casa
In mezzo a vetri e lucille
Stringersi ancora e smettere
Fare un respiro, lasciarsi perdere
E poi piangere dentro una macchina
Con la musica elettronica
Piangere, la cassa ipnotica
Come vorrei stare ad un rave, mi lancerei in orbita
Poi mi dimentico che è già domani
L'amore è come le allucinazioni
Vado a tempo con le ombre
Sguardi appesi, mani rotte
Eppure sono un po' felice
Ma non lo so come si dice
Sono sempre io distratto e mi dispiace
Tiro su il volume, che non sento me
A Torino il cielo sputa lacrime
Annegare lentamente
È la notte che mi chiama
In mezzo a vetri e nuvole
Scegliere di non scendere
Dammi respiro, lasciami perdere
Piangere dentro una macchina
Con la musica elettronica
Piangere, la cassa ipnotica
Come vorrei stare ad un rave, mi lancerei in orbita, in orbita
Aspetto la mia alba
Il tempo non si ferma
Gli specchi si impannano
Gli occhi si sciolgono
E poi piangere dentro una macchina
Con la musica elettronica
Piangere, la cassa ipnotica
Come vorrei stare ad un rave nel '96
In orbita, in orbita
In orbita
Di Martina Mazza