Torino, 26/10/2020.
Domenica 25 ottobre dalle 10 alle 13 al Museo Nazionale del Cinema, nella cornice della Mole Antonelliana di Torino, in occasione della 35' edizione del Lovers Film Festival, Love is Love, la prima opera metafisica di Achille Lauro, ha preso vita con una performance.
Nell'opera l’artista racconta il significato dell’essere oggetto di una discriminazione di genere, rinchiudendo in una gabbia due persone ed esibendo il loro sentimento in silenzio. La gabbia, minimale e fatiscente, ricorda le gabbie da circo e le due persone svestite all'interno due animali addestrati per l’ultimo spettacolo. L'atto d'amore, rinchiuso tra le sbarre, diventa metaforicamente solo intrattenimento per il grande pubblico, come se la scelta di amare necessitasse approvazione o applausi, raccontando la nudità che si percepisce quando si è sottoposti a giudizio. L’opera rappresenta la purezza di chi vuole solo scegliere l’amore in libertà, in contrapposizione agli stereotipi imposti dal mondo esterno e il pregiudizio verso il sentimento. Nella gabbia, come sospeso nel vuoto, il dipinto Love is Love realizzato dall’artista.
La giornata ha visto la conclusione del Lovers Film Festival 2020 con i film vincitori.
Concorso Lungometraggi
Giuria composta da: 5 studenti dell’Università
degli Studi di Torino presieduti e coordinati da Pietro
Turano
Premio Ottavio Mai: Adam di Rhys Ernst
Motivazione: per aver portato alla luce con onestà
e naturalezza numerose dinamiche e limiti che abitano ognuno e
ognuna di noi, ribaltando i contesti e il concetto di norma,
presentando un microcosmo in cui la norma diventa minoranza e
viceversa per analizzare le conseguenze e far emergere così le
presunzioni, le convinzioni e tutti i paradossi della stessa
comunità LGBT+. Per il coraggio di mettersi completamente in
discussione, esattamente come ogni giorno mettiamo in discussione i
sistemi precostituiti ed eteronormativi che permeano la società,
assegnando e confermando a questo processo il significato di un
profondo valore e in nessun caso quello di una debolezza.
Infine per il virtuoso utilizzo dei mezzi del cinema e del
linguaggio universale della commedia, in particolare attraverso una
sceneggiatura perfettamente corale, brillante, mai banale e in
costante crescendo proprio come il percorso di formazione dei suoi
e delle sue protagoniste,
Concorso documentari
Giuria composta da: 5 studenti della Scuola
Holden presieduti e coordinati da Sofia Viscardi
Film vincitore: Always Amber di
Lia Hietala e Hannah Reinikainen
Motivazione: Per il senso di onnipotenza e
speranza che ti lasciano addosso le storie raccontate bene. Perché
è innovativo, onesto, profondo e ti accompagna all’interno della
tematica in modo travolgente. È uno sguardo intimo e quasi senza
filtro capace di dare spazio ad una storia completa e accessibile
che ci piacerebbe riempisse il cuore di più persone
possibili.
Menzione speciale della giuria: Welcome to
Chechnya di David France
Motivazione: Crediamo tutti che sia importante che
si parli urgentemente del tema proposto e ci ha colpiti la qualità
e la profondità dell’inchiesta proposta.
Concorso Cortometraggi
Giuria composta da: 5 studenti del DAMS – Corso
di Laurea in Discipline dell’Arte, Musica e Spettacolo
dell’Università degli Studi di Torino presieduti e coordinati
da Barbara Sorrentini
Film vincitore: La traction des
pôles (Magnetic Harvest) di Marine Levéel
Motivazione: Avvalendosi di una splendida
fotografia, dai toni luminosi, la regista de "La traction des
pôles” riesce a far riflettere con ironia e intelligenza sull’amore
omosessuale ai tempi delle app di dating e sull’importanza di
riuscire a esprimere i propri sentimenti: il rimedio più efficace
per combattere la solitudine.
Menzione speciale della
giuria: Sirens di
Juli Tudisco
Motivazione: Per la visione femminista
intersezionale e la rilettura sovversiva del mito della sirena, non
più portatrice di morte, ma liberatrice, espressa attraverso un uso
vivace del colore e del suono
Premio Gio Stajano
Giuria: comitato di selezione del festival e Willi
Vaira.
Film vincitore: Alice
Júnior di Gil Baroni
Motivazione: Per aver raccontato con leggerezza,
ironia ma anche con grande forza, determinazione e umanità, il
percorso transgender di Alice, contro tutte le forme di
omolesbotransfobia: la transessualità è fatta per splendere ma
dobbiamo essere noi i creatroi della nostra felicità.
Premio Torino Pride
Giuria composta da: Alessandra Battaglia, Silvia Magino,
Gigi Malaroda, Stefania Monea e Giziana Vetrano.
Film vincitore: Alice
Júnior di Gil Baroni
Motivazione: Il film, con un linguaggio innovativo
e sicuramente capace di rivolgersi ad un pubblico giovane, è una
vera antologia di punti di vista che si scontrano attorno a dei
nodi quali la libertà di essere e quella di amare. Il "corpo
resistente" di Alice diventa il catalizzatore di tutte le
soggettività non conformiste. Intorno alla sua persona ed alla
forza della sua testimonianza del diritto a vivere sé stessa in un
corpo sociale ostile si concentra una vera "politica delle
alleanze", fatta da solidarietà genitoriale, coetane* che non
si vogliono piegare ad una Norma che è concentrato di noia, un
insegnante solidale, attorno ad una identità queer che sa
raccogliere percorsi trans, gay, lesbici.
Una scintilla di luminosa e confortante allegria. Raccomandabile
anche per un uso didattico!
Premio Giuria Young Lovers
Giuria composta da: cinque studenti tra i 18 e 21
anni presieduti e coordinati
da Walter Revello, presidente di Babi.
Film vincitore: Alice Júnior di Gil
Baroni
Motivazione: Per aver saputo raccontare con
sguardo onesto e leggero il difficile tema dell'integrazione
nel contesto adolescenziale e per averci ricordato che solo uniti
siamo davvero forti.
Menzione speciale della giuria: El
Cazador (Young Hunter) di Marco Berger
Motivazione: Per aver affrontato con chirurgica
urgenza il rapporto fra adolescenti, sesso e pedofilia, raccontando
una storia non banale con profonda empatia e potenza.