In Piemonte riaprono i beni del Fai: come visitare i castelli di Masino e della Manta

Paolo Barcucci, 2014 Fondo Ambiente Italiano

Torino, 21/05/2020.

I beni del Fai - Fondo Ambiente Italiano tornano ad essere aperti, dopo due mesi di isolamento, su tutto il territorio nazionale per esaudire la voglia di Italia degli italiani, ansiosi di ritrovare e riscoprire il proprio patrimonio di arte, natura e bellezza. 

Da venerdì 22 maggio 2020 la maggior parte dei beni storici, artistici e paesaggistici della Fondazione sono nuovamente accessibili al pubblico, che può usufruire di visite libere o guidate esclusivamente su prenotazione, al fine di garantire la massima sicurezza per tutti.

Di seguito illustriamo i luoghi aperti in Piemonte e le modalità di visita, nel rispetto delle misure contenitive in vigore durante la Fase 2 dell'emergenza sanitaria Coronavirus.

I beni del Fai aperti in Piemonte

In Piemonte riapre le porte il millenario Castello di Masino a Caravino (Torino), la sontuosa dimora di una delle più illustri casate piemontesi, discendente nel mito da Arduino, re d’Italia: oltre a visitare saloni affrescati e arredati, i visitatori possono passeggiare nel monumentale parco all’inglese con il panoramico viale alberato affacciato sulla Serra Morenica di Ivrea, i giardini all’italiana dei Cipressi e delle Rose, il tempietto neogotico e lo sconfinato Prato di Eufrasia, alla scoperta di alberi millenari e delle fioriture stagionali.

Si può inoltre tornare ad ammirare il Monviso, circondato dalla splendida cornice delle Alpi Cozie, dallo speciale palcoscenico del parco del Castello della Manta (Cuneo), una fortezza medievale dal fascino severo, che nel suo Salone Baronale custodisce una delle più stupefacenti testimonianze della pittura tardogotica profana, ispirata ai temi dei romanzi cavallereschi.

Per conoscere ulteriori informazioni e orari di apertura, per sapere quanto costano i biglietti di ingresso ed effettuare una prenotazione, consultare il sito dei beni del Fai.

Le regole per visitare i beni del Fai

Per consentire al pubblico di visitare i beni nella massima sicurezza, il Fai si è preoccupato di garantire il pieno rispetto dei principi definiti dal Governo a partire dal mantenimento della distanza sociale. Innanzitutto le visite avvengono solo su prenotazione, in autonomia o guidate. In tutti i beni le visite sono contingentate per numero di visitatori e, dove possibile, organizzate a senso unico per evitare eventuali incroci. Le stanze più piccole e quelle che non permettono un percorso circolare solo visibili solo affacciandosi; le porte sono tenute aperte onde ridurre le superfici di contatto. Per tutti è d’obbligo indossare la mascherina per tutta la durata della visita. Sono inoltre a disposizione dispenser con gel igienizzante sia in biglietteria che nei punti critici lungo il percorso.

Il giorno precedente la visita, i partecipanti ricevono una mail con le indicazioni sulle modalità di accesso e un link da cui scaricare i materiali di supporto, che non vengono più distribuiti in formato cartaceo. In alternativa, i materiali sono accessibili su supporti digitali grazie a un Qr Code scaricabile direttamente in biglietteria. L’accesso alla biglietteria, al bookshop e ai locali di servizio è permesso a un visitatore o a un nucleo famigliare alla volta; nei negozi Fai i clienti devono obbligatoriamente indossare - oltre alla mascherina - anche i guanti e sono invitati ad effettuare gli acquisti con carte di credito e bancomat, per ridurre lo scambio di carta tra personale e visitatori. La distanza di sicurezza da rispettare è di 1,5 metri.

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