Coronavirus, nuova ordinanza: cosa si può fare e cosa no? Piemonte vicino a saturazione

Torino, 20/03/2020.

Aggiornamento del 21 marzo: nuova ordinanza del governatore Alberto Cirio.

Il Cosp, riunitosi in videoconferenza, ha analizzato l’Ordinanza del Ministero della Salute varata il 20 marzo, definendo le modalità di applicazione e le misure per la sua attuazione. Per quanto concerne il divieto di accesso ai parchi, ai giardini e alle aree verdi è stata predisposta la chiusura delle aree cani, delle aree gioco e degli spazi verdi recintati. Il Cosp ha inoltre disposto il rafforzamento dei controlli coordinati interforze nei parchi urbani e, per il traffico veicolare, lungo le principali direttrici.

Ai fini operativi per i controlli da parte delle Forze dell’ordine e della Polizia locale sull’applicazione dell’Ordinanza e dei Dpcm, è da considerare la distanza di un chilometro dal domicilio il raggio entro cui sarà possibile “svolgere attività motoria individualmente in prossimità della propria abitazione”, come previsto dal comma b) dell’articolo 1 dell’Ordinanza del Ministero della Salute.

La nota è diramata poco dopo le 21.00 di venerdì 20 marzo da Ansa: «le nostre proiezioni ci dicono che in meno di tre giorni i casi di contagio in Piemonte raddoppieranno, avvicinandosi al livello di saturazione della rete di terapia intensiva regionale - si legge sulla lettera che il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, ha inviato in serata al premier Giuseppe Conte e ai commissari straordinari per il coronavirus Borrelli e Arcuri - Comprendiamo bene che la situazione sia difficile in tutto il Paese, ma il nostro caso insieme a quello della Lombardia non lascia più neanche un minuto da perdere».

L’Unità di crisi della Regione Piemonte ha disposto intanto la sospensione dell’attività dei Pronto Soccorso di Giaveno, Venaria, Lanzo, Nizza, Borgosesia, Bra e Ceva. Il provvedimento emergenziale è motivato dalla necessità di liberare professionisti medici per garantire le terapie da prestare ai pazienti covid, nell’ambito del piano di riorganizzazione dell’offerta sanitaria in Piemonte. «Intendo ribadire che si tratta di sospensioni temporanee e non di chiusure – osserva il commissario straordinario per l’emergenza covid in Piemonte, Vincenzo Coccolo -, la straordinarietà della situazione che ci troviamo ad affrontare impone soluzioni drastiche ed immediate. Chiediamo la comprensione e la collaborazione dei sindaci e dei cittadini. Ogni posto e ogni risorsa sanitaria in più che riusciamo a ricavare è decisiva per salvare vite umane. Terminata l’emergenza, tutto ritornerà come prima».

Intanto, visto l'evolvere della situazione, il Ministero della Salute ha diramato intorno alle 20.00 del 20 marzo l'ordinanza che contiene nuove misure restrittive legate al contagio da coronavirus che valgono in tutta Italia dal 21 al 25 marzo:

  • è vietato l'accesso del pubblico ai parchi, alle ville, alle aree gioco e ai giardini pubblici
  • non è consentito svolgere attività ludica o ricreativa all'aperto; resta consentito svolgere individualmente attività motoria nei pressi della propria abitazione, purché comunque nel rispetto della distanza di almeno 1 metro da ogni altra persona
  • sono chiusi gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande posti all'interno delle stazioni ferroviarie e lacustri, nonché nelle aree di servizio rifornimento carburante con esclusione di quelli situati lungo le autostrade, che possono vendere solo prodotti da asporto da consumarsi al di fuori dei locali; restano aperti quelli siti negli ospedali e negli aeroporti, con obbligo di rispettare la distanza interpersonale di almeno 1 metro
  • nei giorni festivi e prefestivi, nonchè in quegli altri che immediatamente precedono e seguono tali giorni, è vietato ogni spostamento verso abitazioni diverse da quella principale, comprese le seconde case utilizzate per vacanza

Dopo aver ribadito di informarsi soltanto tramite i canali ufficiali rispettando le regole, la sindaca Appendino ha riferito di alcuni «fatti gravi che si sono verificati in città, persone che mentre transitano per strada vengono invitate a tornare a casa con tono aggressivo o, peggio, insultate, da persone affacciate al balcone. In un caso - rivela per Ansa - è stato segnalato il lancio di gavettoni e i commenti in rete sono letteralmente invasi di persone che hanno messo in piedi una vera e propria caccia a presunti untori. È davvero di questo che abbiamo bisogno in questo momento? Volete fare delle segnalazioni? Grazie, ci sono utili, ma fatele alle forze dell'ordine e alla polizia municipale».

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