Torino, 09/09/2019.
L'estate volge al termine e con lei i tanti eventi dedicati a Torino e in Piemonte la cinema all'aperto. Ma c'è ancora una sorpresa in settembre per la città della Mole. Torna infatti, con la terza edizione, Proiezioni di città, la serie di proiezioni cinematografiche dedicate alla città. L’evento, curato da Urban Lab in collaborazione con diversi protagonisti della produzione culturale a Torino e in Piemonte, propone la visione gratuita di film e documentari che hanno come denominatore comune la rappresentazione della città, in spazi pubblici non convenzionali o da tempo inutilizzati a Torino.
«La terza edizione di Proiezioni di Città ci prepara all’autunno in cui Torino inaugurerà le celebrazioni dedicate alla Città del Cinema 2020 - commenta Francesca Leon, Assessora alla Cultura Città di Torino Ringrazio l’Urban Lab per questa occasione pensata per permettere ai cittadini di abitare per una sera spazi inediti e guardare la città attraverso il linguaggio multiforme e immediato del Cinema».
Dopo l’anteprima di luglio – con lo spettacolo Odisseo, l’emigrante di Giuseppe Cederna, accompagnato dalle composizioni musicali di Willy Merz e del CLG Ensemble – dedicata al tema delle migrazioni, le tre serate di settembre saranno dedicate al rapporto tra la città e altrettanti temi: il lavoro, le donne, la musica.
«Per il terzo anno consecutivo Urban Lab racconta le città attraverso il grande schermo e sceglie come palcoscenico il Parco archeologico della Porta Palatina – racconta Valentina Campana, direttore di Urban Lab – Abbiamo lavorato con le realtà culturali del territorio per costruire un palinsesto che ci permettesse da un lato di presentare il patrimonio d’archivio esistente e dall’altro di raggiungere il grande pubblico».
Per le prime due sere, le visioni ritrovate di città nei filmati conservati dall’Archivio Nazionale Cinema Impresa si confrontano con la società e gli spazi urbani odierni ritratti nei lungometraggi scelti dal Museo Nazionale del Cinema. Nell’ultima serata, un documentario girato da giovani registi e la musica dal vivo di una storica band riportano Torino alle origini della sua grande trasformazione post-industriale.
PROGRAMMA
12-14 settembre 2019
Parco archeologico della Porta Palatina
Ingresso libero fino a esaurimento posti prato disponibili. Non ci sono sedie, si consiglia agli spettatori di portare un plaid
Giovedì 12 settembre – ore 21
Città e lavoro
Un’introduzione di Sara Benedetti e Alessandro Avataneo, Scuola
Holden
QUEL PRIMO GIORNO IN FABBRICA
Regia di Silvio Maestranzi, Italia, 1973, 38’
Un
documentario prodotto dalla Fiat per “prevenire lo stato
d'ansia suscitato dall'ambiente d’officina". Al nuovo
assunto vengono mostrati i luoghi dove lavorerà e gli attori
principali che con lui opereranno all'interno della fabbrica.
Protagonisti della pellicola sono il mondo industriale e la
variegata massa operaia, proveniente da tutta Italia, che lo
abita.
L’INTREPIDO
Regia di Gianni Amelio, Italia, 2013, 104’
Antonio è un uomo di cinquant'anni con un impiego molto
particolare: rimpiazza le persone che non possono presentarsi al
lavoro, indipendentemente dalla mansione o ruolo che svolgono. Così
si ritrova a essere di volta in volta cameriere, conduttore di
tram, infermiere o qualsiasi altra professione. Una commedia sulla
crisi del lavoro oggi.
Venerdì 13 settembre – ore 21
Città e donne
Un’introduzione di Grazia Paganelli, Museo Nazionale del Cinema
La grammatica della massaia. Il
bilancio
Regia di Filippo Paolone e Giuliano Tomei, Italia, 1960,
12’
Primo episodio di una serie composta da cinque filmati
promozionali destinati alla massaia moderna, realizzati con il
contributo del Centro per il Progresso Educativo. Il documento è
l’introduzione a una "Grammatica" cinematografica
destinata alla massaia moderna, una donna di casa giovane,
indaffarata e attenta al bilancio familiare e al risparmio
energetico.
Miss Sloane. Giochi di potere
Regia di John Madden, USA, 2016, 132’
Brillante, sicura
di sé e completamente priva di scrupoli, Elizabeth Sloane è una
delle professioniste più potenti a Washington. Fiore all’occhiello
di una società di lobbying, Miss Sloane è disposta a fare di tutto
per i suoi clienti - anche se questo significa forzare le regole.
Ma quando il capo della potente lobby delle armi si rivolge a lei
per convincere l'elettorato femminile a opporsi a una legge che
introdurrà nuove regole sulla vendita delle armi da fuoco, Sloane
rifiuta di netto ed entra a far parte di un combattivo studio
legale specializzato che rappresenta i sostenitori della legge. Ma
il suo accanimento minaccia sia la sua carriera sia le persone che
le stanno a cuore. Compromessa, vulnerabile e sotto inchiesta da
parte del Senato, Elizabeth Sloane potrebbe finalmente aver trovato
pane per i suoi denti.
Sabato 14 settembre – ore 21
Città e musica
UNA CANZONE SENZA FINALE
Regia di Paolo e Riccardo Sarà, Italia, 2019, 64’
I
Truzzi Broders sono nati con i punk, ma non sono mai stati punk. Da
un punto di vista musicale erano la minoranza della minoranza. Una
canzone senza finale è un documentario che, a partire dal materiale
di archivio girato direttamente dalla band, permette di gettare uno
sguardo sulla Torino degli anni ottanta. Una città difficile che,
nelle testimonianze di chi era ragazzo in quel periodo, appare come
un luogo grigio, pesante, senza occasioni di svago e di socialità.
Esplodeva il dramma della tossicodipendenza e iniziavano le prime
casse integrazioni massive. Il 29 maggio 1982, una data storica, al
Centro d’Incontro Vanchiglia, i gruppi punk hardcore della città si
riunivano in un concerto con uno slogan emblematico: contro la
disperazione urbana.
Truzzi Broders – concerto dal vivo
La storica band torinese accompagnata dalprogetto visual a cura
di Archivio Superottimisti - AMNC e Fine Production, con l’archivio
originale Truzzi Broders.