Incontro con Gianni Oliva sul Villaggio sociale Leumann al Polo del Novecento

Polo del 900 Cerca sulla mappa 18:00
Giovedì09Gennaio2025

Giovedì 9 gennaio, alle ore 18, presso il Polo del '900 di Torino (Piazzetta Antonicelli), si terrà l’incontro dal titolo Il Villaggio sociale di Napoleone Leumann, con lo storico e docente Gianni Oliva. La conferenza rientra nell’ambito della mostra Villaggio Leumann, da 150 anni passato e futuro si incontrano, inaugurata il 16 dicembre scorso e visitabile fino alla primavera del 2025.

Il Villaggio Leumann di Collegno rappresenta uno dei più originali modelli di comunità socio-assistenziale d’Europa. Ideato e realizzato dall’industriale cotoniero svizzero Napoleone Leumann alla fine del XIX secolo, il progetto mirava a creare un ambiente che integrasse la vita lavorativa con quella sociale, garantendo ai dipendenti non solo un impiego, ma anche abitazioni dignitose e servizi essenziali.

Carla Federica Gutermann, pronipote di Napoleone Leumann e curatrice della mostra, descrive così l’iniziativa: «Il Villaggio Leumann fu un progetto filantropico all’avanguardia per la sua epoca, offrendo ai lavoratori un contesto di vita che li faceva sentire parte di una comunità, dove lavoro e vita sociale erano strettamente intrecciati. Questo modello generò un forte senso di identità collettiva e appartenenza».

Gutermann, autrice del libro “LEUMANN. Storia di un imprenditore e del suo villaggio modello”, presentato nel 2006 proprio da Gianni Oliva, ha lavorato insieme a Fabrizia ed Alba per realizzare questa esposizione. La mostra-evento non solo celebra i 150 anni del Villaggio Leumann, ma introduce anche una novità tecnologica: da aprile 2025, sarà possibile visitare il villaggio in modo innovativo grazie alla nuova app “LeumApp”, che offrirà un’esperienza immersiva e interattiva direttamente dal proprio smartphone.

«L’idea – spiega Gutermann – è quella di permettere ai visitatori di vivere un viaggio emozionale attraverso il villaggio, immergendosi nelle storie e nelle atmosfere del tempo grazie alla realtà aumentata. Ma il progetto non si ferma qui: partendo dal Villaggio Leumann, stiamo costruendo una rete di collegamento con altri villaggi operai in Piemonte e in Europa».

Gutermann sottolinea come la comunità imprenditoriale di Torino, tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, fosse caratterizzata da stretti legami, non solo economici ma anche familiari, tra imprenditori di origine straniera. Questo le ha consentito di accedere a preziosi archivi privati e di lanciare il Villaggio Leumann come capofila di una rete europea di villaggi operai. «Pensiamo ai villaggi degli Abegg, dei Gütermann a Persona Argentina, ai De Planta della Manifattura di Courgnè, ai Poma, ai Remmert e ad altri ancora. Ho promesso a mia madre, Annalisa Leumann, ultima custode della nostra storia familiare, di portare avanti questo progetto e di dargli una dimensione internazionale, superando il tradizionale riserbo dell’alta borghesia piemontese».

L’incontro del 9 gennaio rappresenta un’occasione unica per conoscere da vicino uno dei più interessanti modelli di welfare aziendale della storia industriale europea e per scoprire come questo patrimonio culturale possa essere valorizzato attraverso le nuove tecnologie.

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