Torino, 26/12/2024.
Nel 2024 i musei e i beni culturali monitorati dall’Osservatorio Culturale del Piemonte hanno raggiunto 6,17 milioni di ingressi tra gennaio e ottobre, con un aumento del 9% rispetto allo stesso periodo del 2023. Le previsioni indicano il traguardo storico di 7,5 milioni di visitatori entro la fine dell’anno, confermando il crescente interesse per il patrimonio culturale regionale.
A trainare il settore, i 50 musei dell’area metropolitana di Torino, che hanno accolto oltre 5,1 milioni di visitatori (+13% rispetto al 2023). Tra i protagonisti spicca il Museo Egizio, con 820.000 ingressi, seguito dal Museo Nazionale del Cinema (683.000) e dalla Reggia di Venaria Reale (424.000). Anche il Museo dell’Automobile (MAUTO) e i Musei Reali di Torino si confermano mete preferite, con rispettivamente 331.000 e 210.000 visitatori.
Importanti risultati si registrano anche fuori Torino. Il Castello di Racconigi, grazie ai fondi PNRR per la riapertura del parco, ha visto un aumento del 71% nelle visite, raggiungendo 58.000 ingressi. La Palazzina di Caccia di Stupinigi (84.000 visitatori) e le Tombe Reali di Casa Savoia (118.000) completano il quadro delle principali destinazioni.
Altri luoghi in evidenza includono Palazzo Gromo Losa a Biella, che con mostre di grande richiamo ha attirato quasi 30.000 visitatori (+427%), e l’Oasi Zegna, che ha registrato 14.305 ingressi (+17%).
Ad Alessandria, il Marengo Museum ha visto un aumento del 109%, mentre a Asti, Palazzo Mazzetti e il Museo Paleontologico hanno riportato incrementi del 26% e del 21%. Nel novarese, la Cupola di San Gaudenzio ha registrato quasi 10.000 ingressi (+31%) e il Museo Faraggiana un aumento del 24%.
Secondo Marina Chiarelli, assessore alla Cultura, questi risultati confermano la forza e la resilienza del sistema museale piemontese. L’efficacia degli investimenti strategici e della promozione culturale diversificata è dimostrata dal crescente flusso di visitatori. «La qualità dei contenuti – ha sottolineato – si sta affermando come motore chiave per l’economia e il turismo regionale».
Di Giulia De Sanctis