Vendemmia 2024 in Piemonte: bilanci, sfide e opportunità per il vino piemontese

Torino, 18/12/2024.

La vendemmia 2024 in Piemonte si chiude con un bilancio complessivamente positivo, nonostante le difficoltà legate a un clima caldo-umido che ha spezzato il trend siccitoso degli ultimi anni. Le piogge persistenti hanno posto sfide significative ai viticoltori, soprattutto sul fronte della difesa antiparassitaria, ma hanno anche risolto la carenza idrica accumulata. Grazie all’impegno dei produttori, le uve raccolte hanno dato vita a vini che rispecchiano le nuove tendenze di mercato, con una gradazione alcolica più contenuta.

La produzione totale si stima attorno a 2,25 milioni di ettolitri, registrando un incremento del 5% rispetto al 2023. Tuttavia, i dati ufficiali saranno disponibili solo dopo il 20 dicembre, termine ultimo per le dichiarazioni. I tecnici sottolineano che sarà cruciale il lavoro in cantina per valorizzare le peculiarità di questa annata sfidante.

Piemonte: leader nazionale ed esportazioni in crescita

Il Piemonte si conferma la seconda regione italiana per fatturato vinicolo, con un valore complessivo di 1.248 milioni di euro. L’export rappresenta circa il 60% della produzione, con i vini rossi DOP in crescita dell’1% a valore (+4,4% a volume). Mercati come Canada (+49%), Svezia (+14%), Giappone e Stati Uniti (+10%) hanno trainato le esportazioni, mentre si registrano cali per l’Asti Spumante, specialmente in Germania, Austria e Polonia.

La Regione Piemonte ha destinato quasi 19 milioni di euro per sostenere l’export e la promozione internazionale dei vini piemontesi attraverso misure come la ristrutturazione dei vigneti e gli investimenti per l’internazionalizzazione.

La raccolta delle uve si è svolta principalmente tra settembre e ottobre. I tecnici hanno assegnato ottime valutazioni a diversi vitigni, con otto stelle e mezzo al Sauvignon Blanc e otto stelle a Brachetto, Pelaverga, Ruché e Chardonnay. La superficie vitata si mantiene stabile, con 44.471 ettari, in leggero aumento rispetto al 2023. Si stima che l’83% della produzione regionale sia costituita da vini a denominazione di origine, con 60 DOC e DOCG che riflettono la ricchezza dei vitigni autoctoni piemontesi.

L’assessore all’Agricoltura Paolo Bongioanni ha evidenziato l’importanza del vino come fulcro dello sviluppo agricolo regionale, puntando sulla filiera corta e sulla valorizzazione delle eccellenze locali. Il Piemonte sta investendo in un sistema organico che connette produttori, consorzi e ristoratori per sostenere il turismo enogastronomico e la cultura del gusto.

Parallelamente, l’assessore al Turismo Marina Chiarelli ha ribadito l’impegno per rafforzare la presenza del Piemonte sui mercati globali, promuovendo un’accoglienza che attragga turismo di qualità grazie alla sinergia tra tradizione e innovazione.

Denis Pantini, di Nomisma Wine Monitor, ha sottolineato come il mercato del vino sia in costante trasformazione. Tra i principali driver emergono la maggiore attenzione alla sostenibilità, al salutismo e alla preferenza per vini a bassa gradazione alcolica. Questo trend risulta particolarmente rilevante in mercati strategici come gli USA, dove cresce l’interesse per la mixology e i vini biologici.

La Regione Piemonte ha stanziato 6 milioni di euro per il 2025 per promuovere i prodotti di qualità e 3 milioni di euro per attività di promozione nei mercati UE. Questi fondi sono parte di un piano strategico che mira a garantire competitività al settore vinicolo piemontese.

Durante la presentazione dell’Annata Vitivinicola 2024 al Castello di Grinzane Cavour, è stato anche presentato il libro “Social, PR e media relations del vino – 100 FAQ per il mercato USA”, una guida pratica per produttori italiani che desiderano espandersi negli Stati Uniti. L’opera, curata da Stevie Kim e Gino Colangelo, offre strategie per affrontare un mercato competitivo e sarà presto disponibile anche in lingua inglese.

La pubblicazione completa dell’Annata Vitivinicola 2024, con tutti i dati tecnici e le analisi di settore, è scaricabile gratuitamente sul sito ufficiale di Vignaioli Piemontesi.

Di Giulia De Sanctis

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