Madama Piola a Torino, oltre agli agnolotti del plin c'è di più

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Torino, 19/12/2023.

A pochi passi da corso Vittorio Emanuele c'è Madama Piola, la classica trattoria (o per meglio dire piola) piemontese rivisitata, sia nell'ambiente che nel menù proposto, nata dalla mente di Luca Pastoris e di altri tre soci che vede in cucina lo chef Federico Girone, arrivato in piola nel 2021 dopo una formazione in ristoranti stellati come La Credenza e la Trattoria degli Zappatori di Pinerolo.

L'ambiente è curato ed elegante (quindi niente tovaglie rustiche a quadrettoni bianche e rosse) e all'interno della sala c'è un bancone che da direttamente sulla cucina a vista in cui si viene direttamente serviti dallo chef e dalla sua brigata: un ottimo modo per godersi a pieno l'esperienza della piola.

Il menù promette piatti della tradizione piemontese leggermente rivisitati, che seguono la stagionalità e composti da materie prime tendenzialmente della zona. Per quanto riguarda la carta dei vini ci sono principalmente etichette del territorio piemontese, qualche francese e sono tutti piccoli-medi produttori che rientrano in massimo 50mila bottiglie di produzione.

Noi di Mentelocale abbiamo cominciato spizzicando della polenta e dei plin fritti, accompagnati da un Alta Langa Brut Metodo Classico dell'azienda agricola Brandini di La Morra (CN).

Siamo passati poi al vitello tonnato, la cui salsa tonnata viene creata senza maionese, con una spinta di acidità che contrasta la dolcezza del vitello e viene aggiunta l'insalata riccia amara che dà il completo bilanciamento al piatto.

Come primo abbiamo assaggiato il cavallo di battaglia di Madama Piola, ovvero gli agnolotti del plin, con all'interno carne di manzo, carne di maiale (pasta di salsiccia), stracotto nel vino bianco, soffritto e in seguito viene aggiunto del riso. L'impasto è quello classico del plin, con una forma grande tipica langarola, e viene utilizzata la pasta all'uovo con solo tuorlo. Vengono accompagnati dal sugo di arrosto frutto di tre giorni di riduzione, marsala ed erbe aromatiche.

Di secondo ci è stato proposto la tomahawk di cinghiale scottata con crema di carote e olio di ginepro, piatto che riprende la ricetta originale della nonna dello chef. I piatti sono stati accompagnati dal Barbera d'Alba dell'azienda agricola Lorenzo Negro di Monteu Roero (CN). Infine, per dessert, abbiamo optato per lo zabaione al Moscato e paste di meliga e il Tu gust, metà panna cotta e metà bunet.

Da Madama Piola è possibile fare, per tutto il tavolo, il menù di degustazione che consiste in tre piatti salati a scelta dalla carta e un dolce al costo di 40 Euro. La piola è aperta tutti i giorni durante il servizio serale dalle 19:30 a mezzanotte, mentre il sabato e la domenica c'è il turno del pranzo dalle 12:00 alle 14:30; il martedì è giorno di chiusura.

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