Dal 29 marzo al 25 giugno 2023 è in essere alle OGR Torino la mostra Perfect Behaviors. La vita ridisegnata dall'algoritmo a cura di Giorgio Olivero: uno spazio di indagine su come cambiano i comportamenti individuali e collettivi quando siamo costantemente classificati, misurati, simulati e riprogrammati.
La trasformazione della definizione di umano, su un pianeta saldamente avvolto in un sistema di calcolo invisibile, pervasivo e in continua espansione, è esplorata attraverso le opere di Universal Everything(Regno Unito), Paolo Cirio(Italia), Eva e Franco Mattes (Italia), Brent Watanabe (Stati Uniti), Geumhyung Jeong (Corea del Sud) e James Bridle (Regno Unito).
In un contesto in cui la quantificazione della vita quotidiana è ad opera dei sistemi di raccolta datie di intelligenza artificiale, la mostra esplora la collisione di persone e dati, codici e IRL, conoscenza e controllo mettendo in luce e in discussione come tutto questo ci trasformi e modelli il mondo che ci circonda. Perfect Behaviors mette in dubbio l’idea di intelligenza artificiale e mondo dei dati come potenti creature autonome dentro opache scatole nere, sottolineando come, dall’altra parte di strumenti di misurazione di miliardi di interazioni, ci sia sempre qualcuno di umano.
«La mostra Perfect Behaviors pone una domanda urgente: cosa succede quando l'ordine del mondo viene quotidianamente sostituito, aggiornato in modo invisibile dall'evoluzione tecnica? - afferma il curatore Giorgio Olivero - « Ecco che ci accoglie e accompagna un senso di radicale incertezza: sappiamo che ci stiamo trasformando, ma non sappiamo ancora in cosa. Con questo progetto le OGR ribadiscono la volontà di essere piattaforma per discutere dei temi della contemporaneità e mettere in luce il ruolo della tecnologia nel dare forma alla realtà sociale».
La mostra è realizzata all'interno degli spazi dei Binari 1 e 2 e presenta lavori a prima vista molto diversi, eppure tutti rivolti allo stesso obiettivo, ovvero quello di aiutarci a vedere ciò che, invisibile, ci è più vicinio.
Le opere descrivono mondi di folle sintetiche coreografate in comportamenti perfetti, offrono inventari di centinaia di brevetti con intenzioni manipolative, mostrano videogiochi che non hanno più bisogno di noi, raccontano la sofferenza deibotumani incaricati di fare pulizia nel flusso deisociale ci presentano aperture a dimensioni di intelligenze altre, autonome, non più dipendenti dall’essere umano.
Tutti gli artisti in mostra, infatti, sono anche autori di tecnologie: scrivono software, utilizzano modelli e simulazioni, progettano elettronica, disegnano macchine. Tutto questo apre uno spazio di riflessione che insinua dubbio, incertezza e una visione plurale del futuro.
Informazioni utili
La mostra è a ingresso gratuito ed è visitabile giovedì e venerdì dalle 18.00 alle 22.00, mentre sabato e domenica dalle 10.00 alle 20.00.