Allarme pubblico sul telefono in tutto il Piemonte. Giovedì 14 settembre è l'It Alert. Come funziona?

Torino, 07/09/2023.

Probabilmente sarà giunta notizia anche a voi del nuovo sistema di Allarme Pubblico nazionale che sarà sperimentato nei prossimi giorni. Andiamo a vedere di cosa si tratta e cosa comporterà per il Piemonte.

La data da segnarsi è quella di giovedì 14 settembre alle ore 12, quando i telefoni cellulari di tutto il Piemonte saranno raggiunti da un messaggio di test IT-alert, ovvero il nuovo sistema di allarme pubblico nazionale, e suoneranno contemporaneamente emettendo un suono distintivo diverso da quello delle notifiche a cui siamo abituati.

Il messaggio recherà la scritta: AVVISI DI EMERGENZA. IT-Alert. Questo è un MESSAGGIO DI TEST del sistema di allarme italiano. Una volta operativo ti avviserà in caso di grave emergenza. Per informazioni vai sul sito www.it-alert.it e compila il questionario. Lo stesso testo sarà riportato in lingua inglese.

Non c'è nulla da temere, si tratta infatti solo di una prova e sarà semplicemente necessario leggere il messaggio. Poiché vengono bloccate temporaneamente tutte le altre funzionalità, per riportare il cellulare alle condizioni ordinarie di utilizzo sarà sufficiente toccare il dispositivo in corrispondenza della notifica per confermare la ricezione.

Dopo aver ricevuto il messaggio, il cittadino potrà compilare il questionario disponibile al link in esso contenuto. E’ importante che i cittadini lo compilino, aiutando il sistema di Protezione civile a verificare la riuscita del test: il parere di ogni utente consentirà di migliorare lo strumento. L’invito a compilare il questionario, disponibile sul sito www.it-alert.it, è anche per chi dovesse accorgersi di non aver ricevuto il messaggio o l’avesse ricevuto pur trovandosi in territori confinanti con il Piemonte. 

Nel mese di settembre saranno effettuati ulteriori test nelle altre regioni italiane.

Superata la fase di sperimentazione, IT-alert consentirà di informare direttamente la popolazione in caso di gravi emergenze imminenti o in corso, in particolare rispetto a casistiche di competenza del Servizio nazionale di protezione civile, come precipitazioni intense, incidenti nucleari, emergenze radiologiche, incidenti rilevanti in stabilimenti industriali, collasso di una grande diga, attività vulcanica (Vesuvio, Campi Flegrei, Vulcano, Stromboli).

È importante sottolineare che IT-alert non sostituirà le modalità di informazione e comunicazione sul tema dell’allertamento già in uso a livello regionale e locale, ma andrà a integrarle.

A chi arriverà il messaggio It-Alert?

Il messaggio arriverà sui dispositivi, accesi e con campo, che si troveranno nelle aree coinvolte nelle attività di test. 
Uno dei limiti della tecnologia cell-broadcast utilizzata per mandare i messaggi IT-alert è l’impossibilità di sovrapporre perfettamente l’area che si stima come potenzialmente interessata dall’emergenza con l’area coperta dalle antenne degli operatori di telefonia che vengono utilizzate per l’invio dei messaggi. Questo significa che ci saranno dispositivi presenti in zone fuori dalla regione di volta in volta interessata dai test che potrebbero ricevere un messaggio IT-alert. 

It-Alert può compromettere la privacy?

È importante puntualizzare che nessun dato personale di chi riceve il messaggio viene in alcun modo trattato (raccolto, archiviato, consultato, ecc.) dal Dipartimento della Protezione civile e dall’operatore telefonico di riferimento.

I messaggi IT-alert viaggiano attraverso il sistema di cell-broadcast, che consente agli operatori telefonici di inviare messaggi indistintamente e impersonalmente a chiunque si trovi in prossimità dell’area interessata coperta da specifiche celle di trasmissione della rete cellulare di uno specifico territorio. Il sistema è unidirezionale (dall’operatore telefonico al dispositivo) e non consente di ricevere alcun tipo di dato di ritorno dai cellulari raggiunti. Per questi motivi il Garante per la Protezione dei Dati Personali ha espresso parere positivo sul sistema.

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