Torino, 08/06/2021.
L'estate 2021 vedrà il ritorno a fine agosto del TOdays Festival, la grande rassegna musicale che da sei anni riempie di musica la città, ma che nel 2020 era stata annullata a causa Covid. Dopo l'epserienza del TOurDays, con persone di musica e cultura per pensare al futuro di eventi e spettacoli, quest'anno il ToDays Festival torna nella sua veste originale con un ricco weekend di musica che porterà a Torino un arcobaleno di artisti internazionali e italiani, consapevoli che si debba lasciare spazio alla fiducia e anche alla magia ogni volta che si ricomincia.
«L'edizione 2021 di TOdays - scrivono gli organizzatori - sarà un evento speciale che non vedevamo l'ora di festeggiare insieme, inaugurando il nuovo decennio del terzo millennio: una celebrazione coraggiosa del presente con lo sguardo rivolto al futuro, attraverso la musica e l'arte. Non solo una sequenza di concerti e artisti per riempire un cartellone, ma un progetto ambizioso, in grado di imporsi con l’impeto creativo delle avanguardie, di intercettare le ultime tendenze della musica, eludendo le convenzioni per crearne di nuove ed attuali».
Appuntamento quindi da giovedì 26 a domenica 29 agosto 2021 con il TOdays festival che confermerà il suo impegno a trasformare Torino, e in particolar modo il quadrante nord della città, in una vetrina dell’espressione contemporanea, veicolata soprattutto, ma non solo, attraverso i linguaggi della musica e delle sue diverse contaminazioni con le altre forme dell’arte.
Giovedì 26 agosto
In un’atmosfera a metà tra il cupo svolgersi di un’elettronica
marziale e lampi di puro desiderio danzereccio,
inaugurano TOdays 2021 a sPAZIO211
i Working men's club, uno degli esordi più
interessanti dell’anno provenienti dal West Yorkshire inglese e
capitanati dal geniale e sfrontato diciottenne Sydney
Minsky-Sargeant capace di conciliare la curiosità verso
l’escapismo della scena rave con il brodo primordiale post-
punk.
E dall'elegante post-punk per arrivare fino alla poesia del
quotidiano, riparte il quartetto di South London Dry
cleaning: riff hardcore, ritmi trascinanti, storie
recitate dall'ex enigmatica studentessa d’arte Florence
Shaw alla ricerca di se stessa, già musa di una delle
band più eccitanti del nuovo rock britannico,
prodotti da John Parish.
Poi basterà chiudere gli occhi per un istante, riaprirli e
ritrovarsi immersi nel suono di un'orchestra composta
da 11 elementi: sezione ritmica, fiati, archi,
chitarre, tastiere e cori, è l’Immensità
Orchestra di Andrea Laszlo De Simone che
ci farà vivere una esperienza immersiva e totalizzante, pensata
come un vero e proprio percorso tra sogno, realtà, spazio e
tempo. Il meglio tra talentuosità contemporanea, genio
creativo e hype.
Venerdì 27 agosto
“Se il tuo suono non ha confini e la tua patria è il mondo,
allora sei sulla strada giusta e puoi andare oltre lo
steccato” diceva un detto e il palco di sPAZIO211 supera
questi confini geografici accogliendo collaborazioni incrociate che
si concretizzano nella danza tribale degli I Hate my
Village, il super gruppo rivelazione degli ultimi anni,
nato dall'incontro tra Fabio Rondanini,
batterista di Calibro
35 e Afterhours, e Adriano
Viterbini, chitarrista dei Bud Spencer Blues
Explosion, insieme a Alberto Ferrari
(Verdena) e Marco Fasolo (Jennifer
Gentle), in procinto di pubblicare un nuovo
EP, suonando l'Africa con le chitarre distorte.
Superano invece i confini temporali i giovanissimi Black
Midi già candidati ai Mercury Prize e
inseriti da New York Times, Pitchfork, Stereogum,
SPIN nelle classifiche dei migliori album destinati a
sconvolgere prima l’underground musicale, per poi
passare alla conquista delle scene future, grazie a un
potente mix di tradizione e modernariato messi in
scena da uno dei gruppi più chiacchierati del Regno Unito
nonostante (o forse proprio a causa di) un suono fatto apposta per
disorientare.
“Precluso il futuro, la speranza è nel passato. Precluso lo
spazio, la speranza è nel tempo”, con queste parole il
compositore, musicista e sound designer Teho
Teardo, tra i più originali ed eclettici artisti
nel panorama musicale europeo, rivive dentro il
film La Jetée di Chris Marker, creando
l'evento esclusivo in anteprima per TOdays
“A Man Falling. Teho Teardo suona la Jetèe con i
contributi dell'attore Michele Riondino e
della regista e sceneggiatrice Liliana Cavani, tra
le figure di maggior rilievo del cinema della penisola, oltre alle
voci del commediografo e sceneggiatore irlandese Enda
Walsh e dell'artista Blixa Bargeld,
musicista con gli Einstürzende Neubauten e
con Nick Cave and the Bad Seeds.
Sabato 28 agosto
In pieno pomeriggio all'ombra della ex-cattedrale industriale
nel parco urbano Peccei ci ritroveremo davanti a
Tutti Fenomeni la risposta a una scena in cui
fanno tutti i (presunti) fenomeni. Il cantautore romano che
racconta di libri di Proust accanto al bidet, di un Paese fallito e
dei “milioni in banca di Jovanotti” presenta live Merce
funebre, il suo acclamato disco d’esordio prodotto
da Niccolò Contessa (I Cani).
A partire dalle ore 20 il palco
di sPAZIO211 esonderà incontenibile
di Ira, il nuovo disco
di Iosonouncane uscito dopo una lunghissima
attesa, in grado di rompere ogni rassicurante argine dato da
categorie e definizioni. Senza eguali nella storia di un
disco italiano in cui confluisce elettronica, rock,
noise, jazz, prog, musica popolare, ritmi tradizionali del
Maghreb, e una lingua che è una sorta di criptico
esperanto: è come se attraverso la musica prendesse forma
un inconscio collettivo, trovando una voce, una possibilità di
esprimersi e allargare i confini del nostro mondo.
Un ibrido, un’evoluzione, un
dopo...ecco, dopo è la parola chiave che
rappresenta l'ensemble dei sette giovanissimi musicisti
Black Country New Road, schizzati da subito in
cima alle chart inglesi come i più titolati esponenti del
“post- tutto”. Dentro la loro musica soffia un
vento che si insinua tra i paletti della tradizione e passa oltre.
I Black Country New Road provano ad accompagnarci proprio in
quell'oltre, quindi mettetevi comodi, il viaggio è appena
cominciato.
The Comet is coming è il progetto
di Shabaka Hutchings, re del nu jazz
britannico; un’esplosione cosmica di suoni e colori,
tra John e Alice Coltrane, Sun Ra, Mulatu Astatke, i
Can ed electronica. Alla fine del loro concerto vi
renderete conto che la mente ha vagato placidamente in un’altra
dimensione ma i piedi, nel frattempo, sono stati ben piantati sulla
terra, anzi l’hanno percossa dal primo all’ultimo minuto.
La cometa non sta arrivando, è già arrivata, basta solo
accorgersene.
Domenica 29 agosto
La kora è uno strumento tradizionale
originario dell'Africa occidentale simile ad
un'arpa, e per tanti anni suonare la kora è
stato negato alle donne. Dopo aver suonato nei
più importanti festival mondiali, saranno al
Parco Peccei a cantare "I Play the
Kora" il super gruppo formatosi nel Mali Les
Amazones D'Afrique, composto da artiste africane.
Cantano la diseguaglianza fra i sessi, e il loro
messaggio è incoraggiare le donne a "sollevarsi e
combattere l'ingiustizia perché siamo tutti
uguali". Occhi lucidi, gote arrossite, nervi a fior di
pelle, gelosie incontenibili, piccole scenate.
E ancora: fermate del bus, amici di sempre, sogni che son desideri,
sigarette trattenute a stento tra le labbra socchiuse. Sono questi
dettagli da una gioventù di tutti i giorni la materia di cui è
fatta la poesia di Arlo Parks, al
secolo Anaïs Oluwatoyin Estelle Marinho, ventenne
londinese di origini franco-nigeriane-ciadane che, con semplicità,
come fosse la cosa più facile del mondo, sta stregando tutti. Sul
palco del 211 un talento puro reduce dall'aver appena vinto
il Grammy Award 2021 come miglior artista
dell'anno, nominata ai Brit Awards,
l'AIM One to Watch e la BBC,
mentre ottiene riconoscimenti da Phoebe Bridgers, Billie
Eilish, Florence Welch, Lily Allen, Michaela Coel e Michelle
Obama.
"Semplice" di MOTTA è
semplicemente un capolavoro, in cui il cantautore, attraverso un
suono stratificato, fra riferimenti a De Gregori, Tenco e ai
Velvet Underground, traccia una strada in cui celebra una
nuova libertà espressiva, e lo fa ricercando un’evoluzione nella
musica e nella voce, recuperando una spontaneità che mette al
centro l’essenzialità dell’esistenza.
Infine...sono il gruppo più giovane della nuova scena post punk
britannica e anche quello con le influenze più particolari. Ruvidi
e frenetici, come la vita, gli SHAME non cercano
compromessi con il pop, ma innalzano la loro anima rock al
futuro diffondendo nell'etere le ultime note
di un festival che si preannuncia al fulmicotone, e dove
ciò che rimarrà sarà ritmo e sentimento. Una di quelle cose che
capitano una volta nella vita.
Dopo non si torna indietro!
Tratto distintivo da sempre di TODAYS è la ricerca di spazi insoliti, architetture riqualificate, location inconsuete, al fine di valorizzare la periferia e svelare aree della città spesso poco conosciute ai torinesi stessi. Un lavoro che non si limita alla geografia fisica, ma punta al coinvolgimento di realtà e soggetti underground del territorio che sappiano interpretare le trasformazioni e i cambiamenti urbani, culturali, sociali.
L'edizione 2021 prevede una giornata di festival in
più (giovedì 26 agosto) così da consentire una
migliore organizzazione temporale e logistica del festival
compatibile con le normative vigenti. L'area main stage degli
spettacoli live sarà il grande prato verde
di sPAZIO211: un palcoscenico a cielo
aperto dove i concerti si svolgeranno tra le ore
20.00 e le 24.00 per tutte le quattro serate, con pubblico
accomodato in sedute distanziate nel rispetto dei
protocolli previsti per la gestione dell’emergenza da
Covid19.
Gli appuntamenti diurni si svolgeranno invece alla
ex fabbrica Incet, la piazza interna semicoperta
fulcro evocativo dell’ex Industria Nazionale Cavi Elettrici Torino,
protagonista di un ampio intervento di recupero urbano, che in
questa edizione diventerà il quartier generale del festival e sede
delle attività educational del
progetto TOlab ove confluiranno le esperienze
di TOurDAYS. Per quattro giorni opinion maker,
giovani artisti, professionisti, produttori di talenti,
percorreranno strade innovative, muovendosi trasversalmente fra i
differenti linguaggi in campo musicale, artistico e sociale,
per raccontare storie e scambiarsi esperienze in momenti di
formazione, discutere sui temi legati all’industria della musica,
delle nuove tecnologie e delle professionalità ad essa legate.
Ad affiancare il palco principale, è previsto un ulteriore
spazio di fruizione gratuita (su prenotazione), il Parco
Aurelio Peccei. Realizzato su un’area ex industriale un
tempo occupata da officine meccaniche, è il primo parco
d’Italia totalmente ecosostenibile, che coniuga
architettura e verde, memoria storica e innovazione.
Il sabato e la domenica pomeriggio il parco Peccei sarà la cornice
ideale per performance e concerti fruibili a tutti i cittadini,
famiglie, giovani e giovanissimi.