WeWorld Festival 2023 sulla condizione femminile, con ospiti ed eventi

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DA Sabato27Maggio2023
A Domenica28Maggio2023

Sabato 27 a domenica 28 maggio 2023 gli spazi di Base Milano (via Bergognone 34, Milano) ospitano la tredicesima edizione del WeWorld Festival, il festival di WeWorld sulla condizione femminile che quest'anno vede in programma tre giorni di talk, dibattiti, performance, mostre e una selezione di 7 film nazionali ed internazionali, ad ingresso libero e gratuito, per continuare a parlare della condizione delle donne in Italia e nel mondo e degli stereotipi di genere in diversi ambiti della vita, dalla maternità alle professioni, dalla politica alla cultura, dalla narrazione dei corpi alla giustizia sessuale. 

Il tema del WeWorld Festival 2023 è Conquistiamoci spazio: spazio per i diritti, per essere se stesse, spazio nel lavoro e nelle professioni, spazio per una narrazione della maternità fuori dagli stereotipi. Tra le protagoniste e i protagonisti della kermesse ci sono l’economista Azzurra Rinaldi; l’attivista e autrice Giorgia Soleri; le giornaliste Annalisa Monfreda, Corinna de Cesare, Annarita Briganti e Ilaria Maria Dondi; l’attivista Francesca Bubba e gli influencer Mickol Lopez e Daniele Marzano (Guida Senza Patente); le attiviste e autrici Antonella Questa, Teresa Cinque e Valentina Melis con una performance dal libro Stai zitta di Michela Murgia; l’avvocata Nogaye Ndiaye; le attiviste Lara Lago, Sara Ventura e Marina Cuollo; il collettivo Mica MachoFederica di Martino (Ivg e sto benissimo), Linda e Penny (Freegida); Gaia Rota e Michele Cattaneo (La tenda in salotto); la pedagogista Alessia DulbeccoMaschile Plurale; la doula Mamma Frau (Francesca Palazzetti); le giornaliste Barbara Schiavulli e Asmae Duchan e le attiviste Parasto Hakim e Pegah Moshir Po; la fotografa Chiara Fossati e il fotografo Alessandro Cinque; la cantautrice L’Aura; il filosofo femminista Lorenzo GasparriniGabriella Crafa di Diversity Lab; la stand up comedian Giada Biaggi; la direttrice di Donna Moderna Maria Elena Viola; i Sentinelli di Milano; le architette Florencia Andreola e Azzurra Muzzonigro, curatrici del progetto Sex& the City; l’editore Lorenzo Flabbi (traduttore italiano di Annie Ernaux, Premio Nobel per la Letteratura). E molti e molte altre.

Grande protagonista del WeWorld Festival 2023 è anche la fotografia: la fotografa Chiara Fossati del collettivo Cesura, vincitrice della menzione WeWorld al Premio Ponchielli, presenta la mostra Comete!, serie fotografica che racconta vita, sogni e prospettive per il futuro delle adolescenti nelle aree suburbane d’Italia: inedite al WeWorld Festival le immagini realizzate in Campania nei progetti di WeWorld per contrastare la dispersione scolastica. Il fotografo Alessandro Cinque porta invece al festival Il Prezzo della Terra, toccante lavoro insieme all’ong sull’impatto dell’estrazione mineraria in Sud America sulle comunità e sull’ambiente (entrambe le mostre sono curate da Manila Camarini). Anche quest’anno, film nazionali e internazionali sono protagonisti in diversi momenti del festival, per offrire visioni inedite sulla condizione femminile, la maternità, le migrazioni.

Di seguito il programma completo del WeWorld Festival 2023 (tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero e gratuito fino a esaurimento posti; è possibile prenotare il proprio posto sul sito di WeWorld).

Sabato 27 maggio

Il WeWorld Festival 2023 si apre al mattino di sabato 27 maggio con un momento di formazione dedicato ai giornalisti, in collaborazione con l’Ordine dei Giornalisti della Lombardia, dal titolo Crisi climatica, sfruttamento lavorativo, diritti e genere: come raccontare la complessità della discriminazione (ore 9.30-12.30, sala 1400).

 Spazio poi al primo talk, Maternità a modo mio: come liberarsi dai sensi di colpa e superare la pressione sociale (ore 12.00-13.00, ground hall), che vede la partecipazione di Francesca Bubba, scrittrice e attivista digitale, della psicoterapeuta Sonia Castelli (Eva in Rosso) e di Daniele Marzano e Mickol Lopez ovvero Guida senza Patente, per raccontare gli spazi ancora da conquistare nella narrazione della maternità.

Dopo il dj-set in cortile nella pausa pranzo (ore 13.30-15.30) la giornata prosegue all’insegna degli stereotipi da svelare e superare con il talk Insulti nascosti: le forme di discriminazione nelle parole più insospettabili (ore 14.30-15.30, sala 1400), con Lorenzo Gasparrini, scrittore e femminista, Gabriella Crafa, presidente di Diversity Lab, e la content creator Momoka Banana, moderati da Ella Marciello, direttrice creativa, copywriter e communication strategist.

Prevenzione, procedimenti contro il colpevole, protezione e politiche integrate: sono questi i 4 Pilastri contro la violenza sulle donne (ore 15.00-16.00, ground hall) di cui discutono Margherita Saraceno, Sofia Braschi, Irene Paximadas (Università di Pavia), Carmela Serrone (Ispettrice Scampia) e Diana de Marchi (Comune di Milano), con la moderazione di Mara Heidempergher (operatrice Spazio Donna WeWorld Mlano Corvetto).  

Sui nuovi spazi da conquistare, merita un approfondimento speciale la giustizia sessuale e riproduttiva: quanto le donne, in questo ambito, sono ancora penalizzate dal solo essere donne? Se ne parla in WeCare: senza giustizia sessuale e riproduttiva non ci può essere parità di genere (ore 16.00-17.30) con l’attivista e scrittrice Giorgia Soleri, la doula Francesca Palazzetti alias Mamma Frau, Martina Albini di WeWorld e l’esperta di gender Alice Macharia.

Quando si parla di nuovi spazi non può mancare l’approfondimento dei tanti passi ancora da fare per quanto riguarda le prospettive transfemministe: al talk Prospettive transfemministe: dalla liberazione Lgbtq+ ai diritti di tuttə (ore 17.00-18.00), in collaborazione con I Sentinelli di Milano, ne parlano Daniela Tomasino (attivista lesbica transfemminista), Isabella Borrelli (strategist di comunicazione e attivista transfemminista e Lgbtq+) e Paola Ponte, avvocata penalista, moderate da Antonio Pandolfi dei Sentinelli di Milano.

In contemporanea si tiene una Chiacchierata Femminista (ore 17.30-18.30, bar interno) con Alessio Miceli di Maschile Plurale, associazione impegnata per promuovere una cultura che superi patriarcato, maschilismo e sessismo. Segue la presentazione della mostra Comete! Le adolescenti viste da Chiara Fossati (ore 18.30-19.30, sala 1400), ritratto di una generazione nei sobborghi d’Italia: la presentano la fotografa Chiara Fossati, vincitrice menzione WeWorld al Premio Ponchielli, Manila Camarini, curatrice della mostra e photo editor di  D-La Repubblica delle DonneAnna Acquistapace, presidente Grin - Premio Ponchielli. Modera la giornalista Alessandra Lanza.

La giornata si chiude con due performance d’eccezione: L'Aura (ore 18.00-19.00, ground hall), con un set piano e voce che celebra la creatività delle donne ripercorrendo i brani più importanti della sua carriera alternati a cover di autrici esclusivamente al femminile; e Stai zitta! (ore 20.00-21.00, ground hall), lettura aperta che anticipa il tour della performance teatrale a tre voci tratta dal libro Stai zitta e altre nove frasi che non vogliamo sentire più di Michela Murgia, con protagoniste Antonella Questa, Teresa Cinque e Valentina Melis, con la regia di Marta Dalla Via.

Il programma della giornata si completa con le proiezioni previste in sala cinema:

  • ore 9.30-11.30: Nezhou: il buco nel cielo di Soudade Kaadan
  • ore 12.00-13.30: Piano Piano di Nicola Prosatore
  • ore 15.30-16.30: Il prezzo della terra di Alessandro Cinque
  • ore 16.30-18.30: Wonder Women Series, anteprima di 4 episodi realizzati da WeWorld e Unknown Media all’interno della campagna europea #ClimateofChange; segue dibattito con Carlotta Piccinini, Mario Piredda, Shira Kela e le protagoniste della serie; modera Laila Bonazzi

Domenica 28 maggio

La seconda giornata del WeWorld Festival 2023 ha inizio con un elogio dell’ozio, spazio da conquistare senza troppi sensi di colpa: ne parlano Riccarda Zezza di Lifeed, la docente Laura Pepe, la stand up comedian Giada Biaggi e la fumettista Silvia Ziche, moderate da Maria Elena Viola, nel talk Più spazio all’ozio: il potere sovversivo del tempo per se (ore 10.30-12.30, ground hall); a seguire Donna Moderna Lab con Nina Gigante.

Non potevano mancare gli spazi del mondo; spazi di donne dimenticate, oppresse, donne che ogni giorno lottano per conquistare spazi per la propria voce, i propri diritti, la propria vita. Sono le Donne tra ricostruzione, crisi dimenticate e spazi da occupare in Iran, Afghanistan, Siria (ore 11.00-12.30, sala 1400) di cui parlano la giornalista Barbara Schiavulli, esperta di Afghanistan; la giornalista siriana Asmae Dachan, l’attivista afghana Parasto Hakim e l’attivista italo-iraniana Pegah Moshir Pour; modera Stefania Piccinelli, responsabile cooperazione internazionale di WeWorld.

Durante la mattinata è anche in programma lo Spazio Donna WeWorld Live (ore 9.30-13.00, zona esterna), un’occasione per conoscere da vicino gli SpaziDonna di WeWorld: luoghi di ascolto nelle periferie più problematiche di 7 città italiane, per offrire un aiuto concreto alle donne che vivono disagi economici e sociali. Al festival per la prima volta è possibile prenotare incontri individuali di 40 minuti con esperti e coach per orientamento al lavoro, orientamento legale, coaching e supporto alla genitorialità.

Spazio poi ai corpi: quanto le donne sono ancora oggetto? Cosa c’entra il mercato? Ne parlano nel talk Donne (s)oggetto: corpi sul banco del mercato capitalista (ore 12.30-13.30, sala 1400) l'ex tennista professionista ora life coach Sara Ventura e le attiviste Francesca Bubba e Nogaye Ndiaye, con Ilaria Maria Dondi.

Dopo il dj-set in cortile nella pausa pranzo (ore 13.00-15.00) si torna a parlare nel talk Fatevi i corpi vostri: riprendiamoci il nostro corpo (ore 14.30-16.00, ground hall) che si concentra su come la percezione dei corpi sia fortemente condizionata dalla società e dai social media, e come conquistare nuovi spazi di libertà. Ne parlano Lara Lago (giornalista e attivista body positivity), Marina Cuollo (scrittrice, editorialista e Consulente D&I), il collettivo Mica Macho per persone stanche della virilità machista (autori di Cosa vuol dire fare l'uomo?) e l’avvocata e attivista Cathy La Torre. Modera Martina Castigliani.

A seguire, la chiacchierata attivista Be a Change Maker (ore 16.00-17.30, bar interno) all’interno del Progetto People &Planet: dialogano Gaia Romani (assessora ai Servici Civici e Generali Comune di Milano), Francesca Cucchiara (consigliera del Comune di Milano), Luca Paladini (Regione Lombardia/I Sentinelli Milano), Marica Di Pierri (Associazione a Sud), Paolo Cottini (Regione Lombardia), Francesca Cucchiara (Comune di Milano), Chloé Bertini (Ultima Generazione), Lucrezia Iurlaro (associazione Tocca a Noi), Francesco Purpura (Associazione Rob de Mat) e i partecipanti del percorso formativo Be A Change Maker.

Gli spazi da conquistare partono dalla cultura, e dove c’è cultura della violenza si genera violenza. Per questo occorre partire dai più piccoli, i bambini, per parlare di consenso: è il tema del talk Me lo dai un bacino? (ore 16.00-17.00, ground hall), con Roberta Fiore, formatrice nelle scuole e coordinatrice Spazio Donna WeWorld ScampiaAlessia Dulbecco, pedagogista e autrice nell’ambito della pedagogia di genere; e Alessio Miceli di Maschile Plurale; modera Karen Ricci, fondatrice di Cara Sei Maschilista.

Si torna poi ai corpi con il diritto di parlarne, e di scriverne: Il diritto di scrivere del proprio corpo: da Annie Ernaux ai social (ore 16.30-17.30, sala 1400),  con Federica di Martino (Ivg e sto benissimo), Linda e Penny (Freegida) e Lorenzo Flabbi, editore e traduttore italiano della scrittrice francese Annie Ernaux, Premio Nobel per la Letteratura 2022, con la moderazione di Flavia Brevi, fondatrice di Hella Network.

Di donne e soldi, argomento di stretta attualità e di cui ancora, purtroppo, si parla molto poco, discutono nel talk Il conto è mio e lo gestisco io  (ore 17.00-18.00, ground hall) l’economista Azzurra Rinaldi, cofounder di Equonomics e e autrice del libro Le signore non parlano di soldi, e Annalisa Monfreda, giornalista e fondatrice della piattaforma Rame, moderate da Corinna de Cesare, fondatrice di The Period. Il talk sarà preceduto dai saluti istituzionali di Alessia Cappello, assessora allo Sviluppo Economico e Politiche del Lavoro del Comune di Milano.

Di adolescenti, digitale e identità di genere si parla invece nel talk Sei Connessə?, con Gaia Rota e Michele Cattaneo (La Tenda in Salotto); l’attivista Isabella Borrelli e lo scrittore e attivista Elia Bonci. Modera Cristina Lacava.

Segue il dibattito sul tema delle città, Costruire una città per tuttə (ore 18.30-19.30, sala 1400), con Florencia Andreola e Azzurra Muzzonigro, del progetto Sex & the City, mappatura analitica della città nell’Atlante di genere di MilanoElena Lattuada, delegata del sindaco di Milano alle Pari Opportunità, e Michela Cicculli, presidente della commissione Pari Opportunità di Roma Capitale. L’incontro, moderato da Annarita Briganti, si concentra sulle città osservate da un'ottica di genere, nell'idea che una città capace di rispondere ai bisogni delle donne è capace di rispondere ai bisogni di tuttə.

Il festival si chiude con la performance artistica Can you Sea? (ore 20.00-21.00, ground hall), progetto di Teatro Fisico ideato da giovani donne: un viaggio sott’acqua per vedere i danni causati dall’uomo agli oceani, dall’inquinamento acustico subacqueo e le sue conseguenze sulle specie marine all’overfishing, fino alle reti fantasma.

Questo infine il programma delle proiezioni in sala cinema: 

  • ore 11.00-13.00: Woman di Yann Arthus-Bertrand e Anastasia Mikova
  • ore 15.00-17.00: Ninja Baby di Yngvild Sve Flikke
  • ore 18.30-20.00: Along the Way di Mijke De Jong
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