Saldi estivi 2021 a Milano e in Lombardia: quando iniziano, quanto durano e consigli di acquisto

Milano, 03/07/2021.

Saldi estivi 2021 a Milano e in Lombardia: ci siamo. Sabato 3 luglio 2021 in Lombardia e in molte altre regioni d'Italia (ad eccezione di Trentino Alto Adige e Puglia) scattano i ribassi: un'occasione di rilancio, dopo oltre un anno molto difficile, per le piccole attività commerciali e i negozi dei centri commerciali. I saldi estivi tornano quest'anno a una collocazione temporale tradizionale (nel 2020 la data di inizio era stata ai primi di agosto) e prevedono, stando alle stime dell'Ufficio Studi di Confcommercio, una spesa media per famiglia di 171 euro (pari a 74 euro pro capite) per un valore complessivo di 2,6 miliardi di euro.

Ma quanto durano i saldi estivi in Lombardia? Per quanto tempo è possibile appofittare dei ribassi? La risposta è semplice: considerato che la durata massima del periodo dei saldi è di 60 giorni e che la data di inizio è ssabato 3 luglio, il termine fissato è per martedì 31 agosto 2021. La percentuale media di sconto parte dal 30%Tra i prodotti in saldo più venduti ssi prevedono abbigliamento donna (in particolare maglieria, abiti, costumi) e calzatura donna, poi uomo (soprattutto pantaloni, polo, magliette estive) e bambino. Gli sconti maggiori? Sui capi primaverili.

Occhio però alle regole dei saldi per evitare fregature: i commercianti hanno l’obbligo di esporre, accanto ai prodotti in saldo, il prezzo iniziale e la percentuale dello sconto o del ribasso. È invece facoltativa l’indicazione del prezzo di vendita conseguente allo sconto o ribasso. L’operatore commerciale ha l’obbligo di fornire informazioni veritiere in merito agli sconti praticati sia nelle comunicazioni pubblicitarie (che, anche graficamente, non devono essere presentate in modo ingannevole per il consumatore) sia nelle indicazioni dei prezzi nei locali di vendita. Non può inoltre indicare prezzi ulteriori e diversi e deve essere in grado di dimostrare agli organi di controllo la veridicità delle informazioni relative al prodotto. 

I prodotti in saldo devono essere separati da quelli eventualmente posti in vendita a prezzo normale (se ciò non è possibile, cartelli o altri mezzi devono fornire al consumatore informazioni inequivocabili e non ingannevoli). Se il prodotto risulta difettoso, il consumatore può richiedere la sostituzione dell’articolo stesso o il rimborso del prezzo pagato dietro presentazione dello scontrino, che occorre quindi conservare.

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