Carla Fracci, camera ardente e funerale a Milano: dove e quando dare l'ultimo saluto alla grande ballerina

Brescia/Amisano – Teatro alla Scala
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Milano, 27/05/2021.

La camera ardente di Carla Fracci viene allestita venerdì 28 maggio 2021 presso il foyer del Teatro alla Scala di Milano: l'orario per rendere l'ultimo saluto alla ballerina assoluta, come la definì il New York Times, è dalle 12.00 alle 18.00, con ultimo ingresso alle ore 17.30 e ovviamente nel rispetto delle normative anti Covid-19.

Carla Fracci è morta giovedì 17 maggio 2021 nella sua casa di Milano a 84 anni. E proprio nel teatro che è stato la sua casa, l'allestimento della camera ardente dà l'opportunità alle tante persone che hanno amato la sua arte di salutarla per l'ultima volta. Il funerale di Carla Fracci invece in programma sabato 29 maggio 2021, sempre a Milano, nella Chiesa di San Marco (via San Marco 2). In occasione delle esequie il sindaco di Milano Beppe Sala ha proclamato il lutto cittadino, in segno di cordoglio per la sua scomparsa e di partecipazione dell’intera comunità milanese e ha disposto l’esposizione della bandiera civica a mezz'asta nelle sedi comunali.

Con la morte di Carla Fracci il Teatro alla Scala, la città di Milano e la danza in generale perdono una figura storica, leggendaria, che ha lasciato un segno fortissimo e ha dato un contributo fondamentale al prestigio della cultura italiana nel mondo. «Cresciuta all'Accadeia scaligera, ha legato intimamente il suo nome alla storia di questo teatro», ha affermato il sovrintendente Dominique Meyer: «nei mesi scorsi ho avuto il piacere di accoglierla diverse volte alla Scala dove veniva spesso e a gennaio siamo stati felicissimi di riaverla a trasmettere la sua esperienza alle giovani interpreti dell’ultima Giselle, che è stata per tutti un momento indimenticabile. La penseremo sempre con affetto e gratitudine, ricordando il sorriso degli ultimi giorni passati insieme, in cui si sentiva tornata a casa».

Chi era Carla Fracci: la biografia e il legame con il Teatro alla Scala

Carla Fracci è una figura cardine della storia della danza e di quella del Teatro alla Scala, ma anche un personaggio di riferimento per la città di Milano e per tutta la cultura italiana. La storia fiabesca della figlia del tranviere che con talento, ostinazione e lavoro diventa la più famosa ballerina del mondo ha ispirato generazioni di giovani, non solo nel mondo della danza. Entrata nel 1946 alla Scuola di Ballo del Teatro alla Scala, dove studia tra l’altro con Esmée Bulnes e Vera Volkova, Carla Fracci si diploma nel 1954 e nel marzo 1955 partecipa al Passo d’addio delle allieve licenziande della Scuola di ballo al termine di una rappresentazione de La sonnambula diretta da Leonard Bernstein con la regia di Luchino Visconti e Maria Callas protagonista. Nello stesso anno si rivela al pubblico sostituendo Violette Verdy nella Cenerentola di Prokof’ev e inizia un’ascesa che dal 1958 la vede prima ballerina. Nello stesso anno John Cranko, dopo Il principe delle pagode, la vuole nella parte di Giulietta in trasferta veneziana a San Giorgio Maggiore e la invita alla Royal Festival Hall, inizio di un’ascesa internazionale che tocca i maggiori palcoscenici e le più importanti compagnie del mondo, ma in cui la Scala conserva un ruolo centrale.

Qui Carla Fracci danza tra gli altri con Mario Pistoni, Roberto Fascilla, Vladimir Vassiliev, Amedeo Amodio, Paolo Bortoluzzi, Mikhail Barishnikov, George Iancu e negli anni più recenti Massimo Murru e Roberto Bolle. Partner fondamentali restano Erik Bruhn, che le schiude le porte degli Stati Uniti, e Rudolf Nureyev con cui forma una coppia leggendaria. Interprete d’elezione dei grandi balletti romantici e delle nuove versioni dei classici create da Nureyev, Carla Fracci è anche dedicataria alla Scala di un numero imponente di nuove coreografie pensate per lei, da Sebastian di Luciana Novaro a La strada di Nino Rota e Mario Pistoni, Pelléas et Mélisande e Images d’Ida Rubinstein di Beppe Menegatti, fino a Chéri di Roland Petit (danzato per l’ultima volta alla Scala nel 1999 con Massimo Murru), e carismatica interprete dei balletti incastonati nelle opere inaugurali di stagione: da Guglielmo Tell ai Vespri Siciliani e La Vestale, oltre che protagonista della rinascita di Excelsior con la regia di Pippo Crivelli.

Proprio nella parte della Luce in Excelsior Carla Fracci ha calcato per l’ultima volta il palcoscenico del Piermarini nel 2000. Nel gennaio 2021 Carla Fracci è tornata alla Scala su invito del Direttore del Ballo Manuel Legris per preparare le coppie di interpreti della ripresa di Giselle (Nicoletta Manni con Timofej Andrijashenko e Martina Arduino con Claudio Coviello) in due masterclass trasmesse dai canali social del teatro e riprese nell’ambito della docuserie Corpo di Ballo trasmessa su RaiPlay e Rai5.

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