Quando riapre Villa Arconati? Info, orari e biglietti per la stagione 2021

Villa Arconati, Castellazzo di Bollate Cerca sulla mappa

Milano, 05/05/2021.

Villa Arconati, la piccola Versailles di Bollate, alle porte di Milano, riapre al pubblico tutte le domeniche a partire dal 16 maggio 2021 (con ingressi contingentati al giardino monumentale e accesso al palazzo solo con visite guidate). E lo fa con un look tutto nuovo: dopo 5 anni di lavoro sono infatti terminati i restauri della Facciata Ovest, che torna al suo antico splendore settecentesco, trionfo del più elegante barocchetto lombardo.

Ma la facciata non è l’unico splendore rinnovato di cui possono godere i visitatori nella stagione 2021. Il giardino all’italiana e alla francese di Villa Arconati sta infatti tornando ad essere quell’ardito enorme ninfeo fatto di architetture vegetali e sculture zampillanti, grazie ad un lavoro di recupero concentrato su tutte le sue parti strutturali, siano esse di verzura, d’architettura, d’arte. Sono state, inoltre, restaurate tutte le grandi aiole a parterre vicine al palazzo: le aiole della facciata principale, con un elegante disegno ornamentale che riprende le linee sinuose della facciata; della Fontana del Delfino (anch’essa restaurata) dove sono state piantumate 400 piante di rose rifiorenti; e del Teatro di Ercole, dove con ghiaia e fiori è stato disegnaato il simbolo della Fondazione Augusto Rancilio, che si è occupta del restauro: uno zampillo che rimanda ai due elementi principe del giardino, l’acqua e la verzura, qui simboleggiata attraverso l’allegro colore rosa dei 150 garofani rosa appena piantumati.

Proprio il restauro del Teatro di Ercole ha riservato una sorpresa: si è scoperto, infatti, che anche questa statua contiene dei giochi d’acqua (finora mai ritrovati e non testimoniati in alcun documento) ed era, dunque, una enorme bellissima fontana, che ora verrà studiata per tornare al più presto in funzione. Altro elemento del giardino che è stato restaurato sono gli enormi vasi seicenteschi in terracotta, i più antichi ancora conservati, costruiti da mastri vasari giunti appositamente da Roma per volontà di Galeazzo Arconati, per contenere le pregiate piante di agrumi. Nel Seicento si trovavano a Villa Arconati ben 100 piante di limone, il cui succo rinfrescante deliziava i palati degli ospiti uniti al ghiaccio, in deliziosi sorbetti.

E dove si poteva prendere il ghiaccio necessario per queste nobili golosità? Nella ghiacciaia, l’antico freezer, che permetteva anche la conservazione dei cibi: un elemento che solo le famiglie più facoltose potevano permettersi. Anche la ghiacciaia di Villa Arconati è stata restaurata: la struttura più antica, presente già nel Seicento, a forma di cupola, fu successivamente contornata da una ulteriore struttura di forma ottagonale, realizzata forse per migliorare la coibentazione del manufatto. Proprio su questa struttura esterna si è concentrato il restauro, che ha portato al consolidamento della ghiacciaia, così da scongiurarne il deterioramento. I lavori di restauro del giardino proseguono, ora, al Teatro Grande, dove torneranno al loro antico splendore nei prossimi mesi il grande bacino centrale e le statue dedicate alle Quattro Stagioni.

All'interno del palazzo è finalmente ultimato il restauro della Sala Museo, dove è stata recuperata la pittura originale settecentesca del soffitto a volta; è stato inoltre possibile ricostruire le decorazioni degli infissi dipinti con dorature della portefinestre. Il restauro più spettacolare ha interessat la nicchia di Pompeo Magno, che è tornata a mostrare i numerosi dettagli che incorniciano magistralmente la scultura classica dell’imperatore Tiberio. La nicchia presenta una decorazione in cui ci si riferisce alla statua come Pompeo Magno: la scultura venne acquistata a Roma da Galeazzo Arconati nel 1627, e per almeno due secoli fu creduta riprodurre Pompeo il grande, ovvero la scultura sotto la quale, secondo la leggenda, fu pugnalato Giulio Cesare.

Proprio accanto alla Sala Museo si trova un altro ambiente ricco di storia: la Biblioteca Arconati, costruita verso la metà del Settecento, che custodiva un fondo antico di 3000 volumi. Oggi ne conserva ancora circa 2000, tra i quali anche il nuptialia in onore del matrimonio di Galeazzo III Arconati con Innocenzia Casati con un’incisione di Marc’Antonio Dal Re che mostra la facciata ovest della Villa, e la prima edizione fiorentina dell’opera di Carlo Goldoni, La putta onorata, dedicata a Giuseppe Antonio Arconati. La biblioteca è stata restaurata in tutte le sue parti, comprese le cinque librerie in legno di noce, e il soffitto a volta ha riservato un autentico tesoro: sotto ad una ridipintura superficiale di color azzurro tenue è stata, infatti, ritrovata la decorazione originale con finte architetture. La particolarità di queste pitture consiste nel fatto che esse (come tutti gli elementi decorativi della sala, tra cui anche le porte dipinte) riproducono architetture che sembrano essere realizzate di legno. La Biblioteca Arconati è uno degli ambienti finora mai aperti al pubblico, che può per la prima volta accedervi nel 2021 durante le visite guidate. I lavori di restauro proseguono ora nell’antica Armeria, destinata anch'essa a fare parte delle sale aperte al pubblico.

Villa Arconati: il nuovo percorso di visita guidata del palazzo

Il nuovo percorso di visita guidata del palazzo di Villa Arconati, della durata di circa 1 ora, porta i partecipanti alla scoperta degli ambienti più illustri della villa, che anche quest’anno, nel rispetto delle regole anti Covid-19, non è visitabile senza la presenza delle guide: la maestosa Sala di Fetonte, con lo spettacolare affresco settecentesco dei Fratelli Galliari, gli scenografi della Scala di Milano, la meravigliosa Sala da Ballo, tripudio del più raffinato barocchetto lombardo, e la Sala della Caccia, unico ambiente in cui ancora oggi si conservano dodici tele del 1707 del maestro Angelo Maria Crivelli detto il Crivellone. Riaperta dopo il restauro la bellissima Sala Museo che conserva l'imponente scultura di Tiberio, anticamente creduta Pompeo Magno, la statua sotto la quale secondo la leggenda fu pugnalato Giulio Cesare. Aperta al pubblico per la prima volta la Biblioteca Arconati - con i suoi circa 2000 volumi antichi - il cui restauro ha permesso di riscoprire i bellissimi affreschi settecenteschi.

Villa Arconati: orari di apertura e biglietti

A partire da domenica 16 maggio 2021 Villa Arconati è aperta tutte le domeniche per offrire ai visitatori l’incanto ritrovato della sua bellezza senza tempo. L'orario di apertura è dalle 11.00 alle 19.00, con ultimo ingresso alle 17.30. Le visite guidate del palazzo sono in programma alle 11.30, alle 15.00 e alle 16.30. I biglietti di ingresso costano 10 euro (biglietti ridotti a 7 eurpo per ragazzi dagli 11 ai 17 anni e disabili; ingresso gratuito per bambini fino a 10 anni e accompagnatori di disabili); le visite guidate costano 5 euro (da aggiungere al biglietto di ingresso) e sono disponibili anche Season Pass al costo di 20 euro. La prenotazione on line è obbligatoria (anche per chi ha diritto alla gratuità) entro il giorno precedente alla data della visita. Per ulteriori informazioni telefonare al numero 393 8680934 o scrivere una email.

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