Raffaello e Giuseppe Bossi, la mostra al Castello Sforzesco è virtuale: ecco come visitarla da casa

Castello Sforzesco Cerca sulla mappa

Milano, 17/01/2021.

La mostra Giuseppe Bossi e Raffaello al Castello Sforzesco di Milano, che avrebbe dovuto inaugurare il 27 novembre 2020 al Castello Sforzesco, è stata ora allestita nelle sale espositive dell’antico Ospedale Spagnolo. Nel rispetto delle norme anti Covid, in queste prime settimane del 2021 la mostra è ovviamente chiusa al pubblico, ma è già visitabile comodamente da casa con un virtual tour grazie a una mappatura 3D dell’allestimento che replica fedelmente lo spazio fisico dell'esposizione.

Accessibile con smartphone, pc e tablet, l’esperienza virtuale non vuole, naturalmente, sostituirsi alla visita in presenza (che sarà possibile appena consentito), ma in attesa della riapertura dei musei consente di approfondire, insieme al catalogo, il talento e il lavoro del maestro di Urbino attraverso lo sguardo e le opere di Giuseppe Bossi (1777-1815), pittore, scrittore, collezionista appassionato e protagonista del Neoclassicismo a Milano e in Lombardia. Questo il link al virtual tour realizzato da SkiraLiving3d.

Originario di Busto Arsizio, Giuseppe Bossi lasciò un’impronta importante nella cultura del suo tempo, anche grazie all’incarico di segretario dell’Accademia di Belle Arti di Brera e alle strette connessioni con personaggi della politica e della nobiltà. Parte della sua preziosa collezione di sculture e maioliche è oggi conservata al Castello Sforzesco, mentre la sua ricca collezione di disegni, con opere di artisti come Leonardo, Michelangelo e Raffaello, è custodita alle Gallerie dell’Accademia di Venezia.

Nel percorso di mostra, curato da Claudio Salsi con la collaborazione di Alessia Alberti, Giovanna Mori e Francesca Tasso, si possono ammirare opere su carta e maioliche realizzate da Giuseppe Bossi e ispirate alle invenzioni di Raffaello. Bossi dimostra, sia nelle sue scelte artistiche che in quelle collezionistiche, un consapevole recupero dell’antico e una profonda ammirazione per i maestri del Rinascimento: l’arte di Raffaello viene riconosciuta da Bossi come quintessenza del bello ideale e viene copiata, meditata e reinterpretata nella sua produzione, in particolar modo nei disegni, in un dialogo continuo e talmente profondo con i soggetti e con la tecnica da suscitare talvolta anche false attribuzioni da parte degli studiosi. A disposizione del pubblico della rete anche contenuti multimediali (fotografie, video, descrizioni e link) che permettono di scoprire quanto la fama di Raffaello si sia alimentata nei secoli e cosa significhi essere custodi del suo mito.

La mostra fa parte di un progetto più ampio, dal titolo Raffaello. Custodi del Mito in Lombardia che coinvolge Fondazione Brescia Musei, Castello Sforzesco di Milano e una serie di istituzioni della regione, pensato in occasione del cinquecentenario della morte.

Argomenti trattati

Newsletter EventiResta aggiornato su tutti gli eventi a Milano e dintorni, iscriviti gratis alla newsletter