MiTo 2020, la musica torna a settembre: il programma dei concerti da non perdere a Milano

facebook.com/francescadegoviolin
Teatro Dal Verme Cerca sulla mappa

Milano, 04/09/2020.

Si svolge tra Milano e Torino dal 4 al 19 settembre 2020 la quattordicesima edizione del festival MiTo Settembremusica,  rimodulata e ripensata a seguito delle regole dettate dalla pandemia, ma che conserva la sua fisionomia e l'identità ormai consolidata. MiTo Settembremusica 2020 si intitola Spiriti e prevede un programma di oltre 80 concerti divisi tra Milano e Torino, ognuno della durata di un'ora e - come da tradizione - con biglietti accessibili a tutti (i prezzi per i concerti serali costano 10 euro - ma chi è nato dal 2006 in poi paga solo 5 euro - mentre quelli per i concerti pomeridiani costano 5 euro e per quelli serali diffusi nel territorio metropolitano il prezzo è di 3 euro). 

I concerti di MiTo 2020 presentano programmi originali costruiti appositamente attorno al tema Spiriti: uno sforzo creativo effettuato anche sulla base della quantità di musicisti che possono esibirsi insieme sul palcoscenico rispettando i protocolli sanitari. Tra le novità dell'edizione 2020, la presenza di interpreti tutti italiani, con un occhio di riguardo per le forze che sono espressione dei territori lombardo e piemontese e lombardo; non mancano, poi, le brevi introduzioni ai concerti (curate a Milano da Enrico Correggia, Luigi Marzola e Gaia Varon).

Dopo la serata di debutto di MiTo 2020 al Teatro Regio di Torino (venerdì 4), lo stesso programma viene come da tradizione proposto anche a Milano: protagonista del concerto di apertura è l'Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi guidata da Daniele Rustioni, con la violinista Francesca Dego (sabato 5, ore 21.00, Teatro Dal Verme). Il concerto, intitolato Futuro, introduce il tema del festival nella chiave della dimensione spirituale che rivive nella memoria degli affetti con Souvenir d’un lieu cher op. 42 di Pëtr Il’ič Čajkovskij, proposto nella trascrizione per orchestra d’archi di Alexandru Lascae, nella serenità dipinta da Antonín Dvořák nella Serenata in mi maggiore per archi op. 22 e nei pellegrini che guardano al futuro di Pilgrims per orchestra d’archi di Ned Rorem, in prima esecuzione italiana.

MiTo continua il suo impegno in favore della musica nuova, presentando 5 prime esecuzioni assolute, 3 delle quali sono composizioni originali: Spiriti sospesi, teatro spiritoso su sei corde per chitarra di Maurizio Pisati (eseguito da Elena Casoli; venerdì 18, ore 16.30, Teatro Dal Verme), Song da Acqua profonda per violoncello di Giovanni Sollima (che ne è anche l’interprete; martedì 8, ore 21.00, Teatro Del Verme) e Concerto grosso nello spirito di Corelli di Federico Maria Sardelli (che lo eseguirà con il suo ensemble; venerdì 11, ore 21.00, Teatro Dal Verme). Le altre 2 prime assolute proseguono invece la grande storia della trascrizione: si tratta delle musiche di Jean-Philippe Rameau elaborate su commissione di MiTo per clavicembalo, flauti e percussioni dal compositore e clavicembalista Ruggero Laganà (presente anche fra gli interpreti) per il nuovo spettacolo in prima nazionale intitolato Toccare, the White Dance, creato dalla coreografa Cristina Kristal Rizzo (giovedì 17 e venerdì 18, ore 21.00, Teatro Elfo Puccini) e della versione per pianoforte e orchestra d’archi di un capolavoro di Fryderyk Chopin, la Grande Polonaise brillante op. 22 précédée d’un Andante spianato, realizzata da Federico Gon (venerdì 18, ore 21.00, Teatro Dal Verme).

Per questioni di sicurezza legate all'emergenza Covid-19, MiTo 2020 rinuncia alla consueta parata di orchestre di grande dimensione. Per le stesse ragioni, il festival 2020 non prevede l'appuntamento con MiTo Open Singing, che aveva avuto come guida il Coro Giovanile Italiano, comunque presente in questa nuova edizione con il concerto intitolato Rinascere (sabato 12, ore 21.00, Teatro Dal Verme). Altre 7 formazioni vocali e diversi cantanti solisti contribuiscono quest'anno a non far sentire la mancanza della voce. Tra le compagini strumentali e corali - presenti nelle configurazioni più diverse - figurano anzitutto quelli delle due città e delle due regioni: dal Piemonte, per esempio, arrivano l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai (giovedì 10, ore 21.00, Teatro Dal Verme; martedì 15, ore 21.00, Teatro Munari), l’Academia Montis Regalis (domenica 6, ore 16.30, Teatro Munari), l’Orchestra dell’Accademia del Santo Spirito (sabato 19, ore 16.30, Teatro Dal Verme), il Trio Debussy (giovedì 17, ore 21.00, Teatro Delfino); a rappresentare la Lombardia, tra le altre, ci sono invece l’Orchestra dei Pomeriggi Musicali (lunedì 7, ore 16.30, Teatro Dal Verme), l’Orchestra UniMi (lunedì 14, ore 16.30, Teatro Dal Verme), l’orchestra bergamasca Atalanta Fugiens (giovedì 17, ore 16.30, Teatro Dal Verme), il Coro e Orchestra Ghislieri di Pavia (lunedì 6, ore 21.00, Teatro Dal Verme).

Da segnalare anche la presenza di altri complessi italiani di qualità, come  il poliedrico gruppo Brù di Krishna Nagaraja (venerdì 11, ore 16.30, Teatro Dal Verme) e il Venice Baroque Consort (mercoledì 15, ore 21.00, Teatro Dal Verme). Tra i solisti, specialmente importanti le presenze, in altrettanti recital, dei tre più grandi violoncellisti italiani, Mario Brunello (venerdì 16, ore 21.00, Teatro Dal Verme), Enrico Dindo (domenica 13, ore 21.00, Teatro Del Verme) e il già citato Giovanni Sollima, e dei pianisti Andrea Lucchesini (venerdì 18, ore 21.00, Teatro Dal Verme), Benedetto Lupo (lunedì 7, ore 21.00, Teatro Dal Verme), Emanuele Arciuli (mercoledì 9, ore 16.30, Teatro Dal Verme), Filippo Gamba (martedì 8, ore 16.30, Teatro Dal Verme) e Filippo Gorini (martedì 15, ore 16.30, Teatro Dal Verme), oltre al prestigioso duo formato da Bruno Canino e Antonio Ballista (mercoledì 9, ore 21.00, Teatro Dal Verme).

Il concerto di chiusura di MiTo 2020 - intitolato Cinema - è affidato all'Orchestra del Teatro Regio di Torino diretta da Sesto Quatrini, con Giuseppe Albanese al pianoforte e Sandro Angotti alla tromba (sabato 19, ore 21.00, Teatro Dal Verme). Al centro le pagine di musica classica prese a prestito dal grande schermo: il programma spazia dalla Danza ungherese n. 5 di Johannes Brahms presente nel film Il grande dittatore di Charlie Chaplin (1940) al Notturno dal Quartetto per archi n. 2 in re maggiore di Alexander Borodin inserito nella colonna sonora di 007 - Zona pericolo di John Glen (1987), fino a Souvenir de Florence op. 70 di Pëtr Il’ič Čajkovskij che si ode in 40.000 dollari per non morire di Karel Reisz (1974).

Per ulteriori informazioni sul programma di MiTo Settembremusica 2020 a Milano, per eventuali aggiornamenti e per riservare i propri biglietti è possibile contattare la biglietteria del Teatro Dal Verme telefonando al numero 02 87905201.

Argomenti trattati

Newsletter EventiResta aggiornato su tutti gli eventi a Milano e dintorni, iscriviti gratis alla newsletter