Castello Sforzesco: riapre la Sala delle Asse leonardesca, con nuova forma di visita

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Milano, 22/07/2020.

Riapre temporaneamente al pubblico da giovedì 23 luglio 2020, la Sala delle Asse leonardesca all'interno del Castello Sforzesco di Milano, che può essere ammirata dai visitatori dei Musei del Castello in una nuova forma: libera dalle strutture fisiche e multimediali dell’installazione Leonardo mai visto - che in occasione del Cinquecentenario della morte di Leonardo daa Vinci hanno accolto quasi 350.000 visitatori - e con un'illuminazione essenziale che permette di ammirare la Sala, il Monocromo restaurato e i disegni leonardeschi emersi durante il restauro delle pareti, in attesa di ospitare da settembre il ponteggio per la prosecuzione del cantiere di diagnostica e di restauro.

Invece dei supporti multimediali audio e video che facevano parte integrante dell’installazione Leonardo mai visto, l’audioguida disponibile al bookshop e le schede di sala, scaricabili anche attraverso Qr  Code, raccontano la sua storia con descrizioni puntuali e dettagliate, accessibili anche a non vedenti.

La Sala è visitabile lungo il percorso del Museo d’Arte Antica, accessibile tramite l’acquisto del biglietto (5 euro) che consente di visitare anche tutti i restanti musei del Castello aperti al pubblico (il Museo della Pietà Rondanini, il Museo d’Arte Antica, il Museo delle Arti Decorative e il Museo degli Strumenti Musicali).

Pur non essendo obbligatoria, la prenotazione online è consigliata per consentire una migliore gestione della visita e assicurarsi l’ingresso. I visitatori possono comunque accedere alle collezioni, sempre nei limiti della capienza prevista per ogni fascia oraria, acquistando il biglietto all’ingresso del museo. I Musei del Castello Sforzesco sono aperti nelle giornate di giovedì e venerdì, dalle ore 11.00 alle 18.00 (ultimo ingresso ore 17.00).

Alla scoperta della Sala delle Asse

Eccezionale testimonianza della presenza di Leonardo da Vinci (1452-1519) alla corte sforzesca, la Sala delle Asse è l’ambiente più illustre del Castello. Collocata al piano terra della torre angolare posta a nord-est, la Falconiera, la sala deve il suo nome al rivestimento ligneo che  in età sforzesca si utilizzava per rendere alcuni ambienti meno freddi e più confortevoli.

Ornata di affreschi a motivi araldici per Galeazzo Maria Sforza, la sala ha ricevuto sotto Ludovico il Moro la celebre decorazione leonardesca, nel 1498. Se alcune missive tra il Moro e il grande artista permettevano di conoscere l’esistenza di una decorazione di Leonardo, i secoli bui vissuti dal Castello sotto le dominazioni straniere sembravano aver nascosto per sempre il ciclo dipinto.

Si deve alle ricerche dell'architetto Luca Beltrami e soprattutto dello storico tedesco Paul Müller-Valde il rinvenimento nel 1893 di significative tracce di pittura nella volta, cui seguì un ampio restauro compiuto da Ernesto Rusca nel 1902, che reinterpretò la decorazione quattrocentesca ricreando un insieme a colori straordinariamente vivaci. Le tracce di monocromo scoperte sulle pareti, invece, attribuite erroneamente all'epoca spagnola, furono nascoste dall'allestimento di quegli anni.

Negli anni Cinquanta del Novecento il colore della volta venne attenuato, senza però cancellare gli interventi dei primi del secolo, mentre i frammenti a monocromo con radici e rocce sulle pareti nord e nord-est della sala furono attribuiti alla mano di Leonardo e lasciati visibili nell'allestimento dello studio BBPR. Dal 2013 la Sala delle Asse è oggetto di un nuovo restauro, che ha rivelato nuovi frammenti a monocromo sulle pareti. 

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