Nuovi buoni spesa a Milano: requisiti, quanto spetta a famiglia, come e quando fare richiesta

Flickr.com / Monica Arellano-Ongpin

Milano, 03/07/2020.

Attraverso l’erogazione di nuovi buoni spesa, il Comune di Milano prosegue nel suo impegno di supporto alle famiglie residenti a Milano in difficoltà economica a seguito dell’emergenza sanitaria da Covid-19. Il modulo per richiedere i nuovi buoni spesa è consultabile sul sito del comune di Milano: il modulo presenta alcune domande sui dati anagrafici e di conferma dei requisiti di accesso. Di seguito pubblichiamo tutte le info necessarie e i requisiti per la compilazione del modulo per i nuovi buoni spesa, che si può sottoscrivere in ogni momento, 24 ore su 24, a partire dalle ore 9.00 di venerdì 3 luglio e fino alle ore 12.00 di venerdì 17 luglio 2020.

Come nell'erogazione dei buoni spesa a Milano della scorsa primavera, l'ordine cronologico di presentazione della domanda non costituisce in alcun modo priorità e non dà alcuna precedenza ai fini dell'ottenimento dei buoni spesa. Per ogni ulteriore dubbio o informazione i cittadini possono anche contattare il servizio di assistenza alla compilazione telefonando allo 02 0202 (in questo caso la domanda viene compilata telefonicamente con un operatore dedicato). 

Una volta scaduti i termini, il Comune di Milano provvederà alla verifica dei requisiti richiesti per l’accesso e a ordinare le domande con la composizione della graduatoria. Quanti risulteranno ammessi riceveranno una email esplicativa, che conterrà anche tutte le informazioni circa l’effettiva attivazione dei buoni.

Buoni spesa: quanto spetta alle famiglie di Milano?

Quanto spetta a famiglia è una delle domande più ricorrenti quando si parla di buoni spesa. E dunque, anche per l'assegnazione dei nuovi buoni spesa a luglio l'importo è di 250 euro per famiglie fino a tre componenti e di 500 euro per quelle più numerose. Tutti i buoni spesa erogati in questa occasione sono spendibili fino a lunedì 30 novembre 2020.

Il bando può contare su 1,9 milioni di euro provenienti perlopiù dal Fondo comunale di Mutuo Soccorso aperto per l’emergenza Coronavirus, che in parte è già stato utilizzato per implementare le risorse statali (5,848 milioni) con cui nel mese di aprile era stato aperto il primo bando grazie al quale sono stati finanziati oltre 15.800 buoni.

Buoni spesa di luglio: come vengono erogati?

Chi, dopo aver presentato la domanda entro le ore 12.00 di venerdì 17 luglio 2020, è regolarmente inserito nella graduatoria per i buoni spesa, può scegliere - come già avvenuto con il primo bando - tra due differenti modalità di erogazione: la carta prepagata Soldo e la app Satispay che hanno entrambe offerto la disponibilità delle proprie piattaforme a costo zero per il Comune di Milano. 

La carta prepagata Soldo è fruibile in tutti i supermercati e alimentari che utilizzano il circuito MasterCard: chi la sceglie, viene poi contattato dal Comune di Milano per il ritiro. In alternativa si può optare per l’utilizzo dell’applicazione su smartphone Satispay: in questo caso il beneficiario può spendere il buono negli oltre 300 punti vendita alimentari, supermercati e piccoli esercenti che aderiscono al circuito, il cui elenco è visibile sia sulla stessa app, sia sul sito del Comune di Milano. 

Requisiti per avere i buoni spesa: chi può fare domanda?

A chi spettano i nuovi buoni spesa erogati dal Comune di Milano? Quali sono i requisiti per ottenerli? Innanzitutto chi ha già beneficiato dei buoni spesa con il primo bando non può farne ulteriore richiesta.

Detto questo, al nuovo bando per l’assegnazione dei buoni spesa sono ammesse le domande (una sola per nucleo) delle famiglie residenti a Milano, monoreddito o prive di reddito, che vivono in affitto o pagano il mutuo per la prima casa, con una disponibilità sul conto corrente non superiore a 5 mila euro al 31 marzo 2020 e che hanno un reddito complessivo familiare inferiore a 20 mila euro (il riferimento è al reddito 2018).

Tra tutte le richieste, costituiscono criteri premiali di precedenza per l’elaborazione della graduatoria la presenza di figli minori o di anziani over 64 nel nucleo familiare; la presenza di persone con disabilità; l’essere lavoratori autonomi o dipendenti in cassintegrazione; il non essere beneficiari di reddito di cittadinanza o di altri sostegni economici del Comune; il non essere proprietari di altri immobili. 

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