Milano, riaprono i mercati scoperti: quali, da quando, misure di sicurezza e modalità

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Aggiornamento 16 maggio: per tutelare la salute e garantire la sicurezza di operatori e fruitori dei mercati scoperti attivi in città, il Comune di Milano ha deciso di proseguire la sperimentazione già avviata con gli attuali 26 mercati anche a partire da lunedì 18 maggio, nell’attesa di adottare un progressivo piano di riapertura secondo le nuove indicazioni del Governo e della Regione Lombardia. I mercati scoperti continueranno pertanto a svolgersi per la sola componente alimentare secondo i giorni, le modalità e le prescrizioni indicate dall’ordinanza comunale del 4 maggio 2020.

Milano, 05/05/2020.

Da giovedì 7 maggio 2020, Milano ritrova i suoi mercati scoperti. Sono 26 quelli che tornano operativi in via sperimentale (qui elenco e piantina) per i soli operatori di generi alimentari, su 94 che normalmente hanno luogo in città. Il programma di riapertura elaborato dall’assessorato alle Attività Produttive e Commercio in collaborazione con la Polizia Locale e con le Associazioni di Categoria per il Commercio su Aree Pubbliche prevede una graduale ripresa in più fasi dei mercati scoperti di Milano, in sintonia con i provvedimenti emessi dal Governo per la Fase 2 e le disposizioni della Regione Lombardia per il contenimento del virus durante la Fase 2 dell’emergenza Covid.

La prima fase prevede la riapertura di 26 mercati settimanali (4 mercati al giorno dal lunedì al venerdì e 6 mercati il sabato) con una capacità complessiva di 1.124 posteggi, esclusivamente alimentari (il 34% dei 3.336 titolari alimentari totali). Per questa fase sono stati preferiti quei mercati che insistono su parterre centrali, parcheggi, piazze aperte e strade che non presentano promiscuità con accessi residenziali o edifici pubblici e privati. Inoltre è condotta una sperimentazione in un mercato collocato in una via residenziale, il mercato di via Fauchè del sabato, dove è stato effettuato un sopralluogo preventivo alla presenza della Protezione Civile.

Le sedi mercatali di Milano, a tutela della salute dei cittadini e degli operatori, vengono delimitate e recintate e presentano varchi obbligatori di accesso e uscita, che limitano al massimo l’incrocio ravvicinato tra le persone. I varchi sono presidiati da personale dedicato che, oltre a regolare l’afflusso, può rilevare la temperatura corporea dei cittadini prima dell’ingresso. Per limitare al massimo la concentrazione è definita la capienza massima, riferito al numero di persone contemporaneamente presenti all’interno delle aree di mercato, che comunque non può essere superiore al doppio del numero dei posteggi. L’ingresso è consentito a un solo membro per famiglia, fatta eccezione per coloro che hanno la necessità di recare con sé minori di anni 14, persone con disabilità o anziani.

Ciascun operatore commerciale deve obbligatoriamente usare mascherina e guanti. I banchi di vendita sono posizionati in forma alternata nella modalità a scacchiera oppure su fila unica mantenendo una distanza minima di 2,5 metri tra un operatore e l’altro. Ogni banco vede, al massimo, la presenza di due addetti alla vendita e in questa fase sono sospese le operazioni di spunta, ovvero le assegnazioni giornaliere sui posteggi temporaneamente liberi.

Nei prossimi giorni, l’Amministrazione del Comune di Milano sottoscriverà appositi accordi con le associazioni di categoria e con gli operatori commerciali per lo svolgimento delle attività di presidio e sorveglianza dei varchi d’accesso e delle aree mercatali. Le associazioni, come previsto dall’Ordinanza regionale, metteranno inoltre a disposizione in ogni mercato un Covid Manager, con il compito di coordinare sul posto il personale, ai fini dell’assistenza a clienti e operatori del mercato nonché supervisionare l’attuazione delle misure di prevenzione e sicurezza.

Riapertura dei mercati scoperti di Milano: seconda fase

La seconda fase di riapertura dei mercati scoperti milanesi, che prende il via dopo la prima settimana sperimentale, prevede l’attivazione graduale di ulteriori mercati, in modo da consentire la ricollocazione di tutti gli operatori alimentari titolari di posteggio nei mercati milanesi. La vendita di prodotti non alimentari rimane inibita almeno fino al 18 maggio. Quando i decreti del Governo e le Ordinanze regionali lo consentiranno, potrà iniziare la terza fase con il reinserimento definitivo di tutti i generi merceologici e la riapertura delle attività per tutti i circa 10mila operatori presenti nei mercati cittadini.

Il programma di riapertura previsto dall’Amministrazione sarà modulare e flessibile in ragione della necessità di rispettare eventuali nuove regole di contingentamento imposte da Governo e Regione Lombardia durante la fase 2 dell’emergenza. Solo nel caso in cui permangano anche in futuro stringenti regole di distanziamento tali da comportare la drastica riduzione di spazi disponibili nei mercati, sarà necessario adottare un sistema di rotazione tra gli operatori, imponendo la frequenza alternata.

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