Dalle profonde ferite usciranno farfalle libere, performance di teatro urbano + The Rape (Lo Stupro), monologo di Franca Rame con Gilberta Crispino

Gilberta Crispino © Elena Clara Savino Gilberta Crispino © Elena Clara Savino
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Venerdì21Novembre2025
Evento terminato

Vemerdì 21 novembre 2025, alle ore 16.00, in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza sulle donne, la compagnia Cetec Dentro/Fuori San Vittore organizza la performance Dalle profonde ferite usciranno farfalle libere presso il Ponte Alda Merini, sul Naviglio Grande di Milano.

I versi di Alda Merini fanno da incipit a una performance di teatro urbano, poetica e necessaria, monito e testimonianza quanto la violenza sulle donne - fisica, morale, psicologica - debba essere combattuta giorno per giorno e non solo il 25 novembre.

A seguire, alle ore 20.00, presso lo Spazio Alda Merini (via Magolfa 30) va in scena, in collaborazione con la Fondazione Fo Rame, il monologo teatrale The Rape, ovvero Lo Stupro di Franca Rame, con la traduzione in inglese di Maggie Rose, interpretato per l'occasione da Gilberta Crispino, con la direzione di Donatella Massimilla.

Era il 1975 quando Franca Rame salì sul palco recitando, per la prima volta, il monologo e introducendolo al pubblico come una testimonianza ricevuta per lettera. Nessuno dietro le quinte, o in platea, si aspettava quel pezzo. Solo nel 1987, durante la trasmissione Fantastico di Celentano, l’attrice rivelò apertamente che il testo era di natura autobiografica. A Milano, infatti, il 9 marzo 1973, cinque paramilitari di estrema destra spinsero Franca Rame, intenta a camminare per strada, in un furgone. Prima la violentarono e torturarono, per poi abbandonarla in un parco. Il monologo è il racconto della sua esperienza. L’anno successivo Franca Rame diede avvio ad una campagna di lotta contro la legge italiana sulla violenza sessuale che, all’epoca, considerava ancora lo stupro come una violenza contro la morale e non contro la persona.

Dopo il monologo di Gilberta Cristini è infine prevista la proiezione del film Medea: l’amore infelice rende pazzi di Fabrizio Russotto e Mirko Sassoli, interpretato da Gilberta Crispino, Franca Lumachi e girato all’interno di un simbolico ospedale psichiatrico chiuso da anni, citando Alda Merini e sulle tracce della Medea di Seneca, un viosionario indipendente film cult, omaggio indiretto anche alla Medea pasoliniana.

Maggiori informazioni al 375 6560972 (telefonare dalle 14.00 alle 16.00 da martedì a domenica).

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