Catartis
Giovedì 20 novembre 2025 alle ore 20.00 il Cinema Centrale di Milano (via Torino 30/32; 02 874826) ospita una speciale proiezione del film Catartis (Conservare il futuro: l’arte contemporanea raccontata come non l’avete mai vista) con ospiti il regista Ferdinando Vicentini Orgnani insieme a Gianna Nannini, che ha preso parte al film offrendo la sua opinione sulle nuove prospettive del legame tra musica, parola e gesto artistico.
Prodotto da 39Films e Trullove in collaborazione con Zerynthia - Associazione per l’Arte Contemporanea Odv, e distribuito da Itaca Film, il film nasce da un archivio straordinario, costruito giorno dopo giorno nell’arco di oltre vent’anni: ore e ore di riprese che hanno seguito, quasi in silenzio e senza un progetto iniziale, alcuni dei protagonisti assoluti dell’arte contemporanea, tra studio e creazione, tra vita e pensiero. Il risultato è un film fuori formato, quasi impossibile da definire: non è una semplice raccolta di interviste, non è un saggio critico, non è un reportage. È piuttosto un viaggio personale nel cuore dell’arte, un’esplorazione visiva che attraversa decenni di incontri, discussioni, dubbi e intuizioni.
Vicentini Orgnani - regista e testimone - guida il pubblico in questo attraversamento con uno sguardo discreto, mai invadente, ma profondamente coinvolto. A parlare sono gli artisti stessi, nel frammentarsi di voci, stili, visioni che si sovrappongono e si rispondono: da Joseph Kosuth a Michelangelo Pistoletto, da Jannis Kounellis a Giulio Paolini, da Carla Accardi ad Alighiero Boetti, fino a incursioni inaspettate come quelle di Patti Smith o Gianna Nannini, che offrono nuove prospettive sul legame tra musica, parola e gesto artistico. Il tutto accompagnato da una colonna sonora d’autore, firmata da Paolo Fresu. Non mancano riflessioni più teoriche, come quelle della curatrice Chiara Bertola, che introduce il concetto cardine del film: conservare il futuro. Un’espressione che diventa bussola per leggere il presente dell’arte e il ruolo che questa ha nell'immaginario collettivo, oggi più che mai.
Catartis è anche il racconto di un percorso umano. Il regista stesso, nelle sue note di regia, parla di un film nato per caso, ma diventato con il tempo una necessità, e confessa di aver trovato il filo conduttore solo abbandonandosi al caos fecondo del materiale raccolto. Una confessione che rende il documentario ancora più autentico e, in fondo, più vicino alla verità profonda dell’arte.