Martedì 11 e mercoledì 12 novembre 2025 alle ore 20.00 Ulderico Pesce è protagonista al Teatro Menotti di Milano (via Ciro Menotti 11) di due serate di grande impegno civile e forza narrativa, che uniscono teatro e testimonianza per restituire voce a chi non ce l’ha e ricordare che le conquiste non sono mai per sempre.
Martedì 11 novembre va in scena Doppio Boom: Pasolini, un’indagine lucida e appassionata sui veri motivi che portarono all’assassinio di Pier Paolo Pasolini e sul legame tra la sua ricerca letteraria e le zone oscure del potere politico ed economico italiano. Mercoledì 12 novembre, Pesce presenta invece Il Triangolo degli Schiavi, un racconto potente e necessario sul nuovo caporalato, tra storie di sfruttamento, dignità e resistenza.
Doppio Boom: Pasolini narra i motivi che portarono all’assassinio di Pasolini che nulla hanno a che vedere con il mondo omosessuale romano. Piuttosto riguardano le sue scoperte relative ai rapporti occulti tra l’Eni e il Governo italiano, e all’assassinio di Enrico Mattei del 1962, dal quale, il poeta friulano, fa partire le grandi stragi italiane, dalla banca dell’agricoltura di Milano del 1969, alle successive stragi di Brescia, Bologna e fino a tutte quelle azioni violente passate alla storia come figlie della strategia della tensione nate per impedire alle forze politiche di sinistra di andare al governo. Il fulcro narrativo è l’ultima fase letteraria di Pasolini, la lunga stesura di Petrolio, romanzo incompiuto e pubblicato, inspiegabilmente, a distanza di circa 20 anni dalla sua scomparsa. E con pagine importanti pubblicate solo nell’edizione del 2022. Nell’opera rivela la corruzione del potere politico del tempo che, con i fondi stanziati dal Parlamento per l’Ebu, aveva creato e ramificato un sistema attraverso il quale finanziava le grandi stragi al fine di screditare l’opposizione politica, direzionava il successo economico di alcune imprese italiane e manteneva saldo nelle proprie mani la guida politica dell’Italia. Pasolini aveva capito il meccanismo della corruzione politica e sapeva i nomi
degli uomini politici italiani che, legati a uomini di affari, commettevano crimini e misfatti. Lo spettacolo, che unisce il codice teatrale e quello fotografico, narra anche l’importanza che la civiltà contadina e il sottoproletariato urbano hanno rivestito per Pasolini che ne è stato l’ultimo cantore prima che il boom economico, come da lui stesso denunciato, inghiottisse tutto.
Il Triangolo degli Schiavi parla invece dei lavoratori clandestini che in Italia, una volta intercettati dai caporali, vengono costretti a vivere in tuguri senza bagno, senza corrente elettrica, senza gas, per poi farli lavorare in agricoltura per la raccolta dei pomodori, dell’uva, dei mandarini, delle mele, per 13 ore al giorno in cambio di una paga di due euro all’ora, sotto il sole bollente o il freddo intenso. Per permettere a questi giovani disperati di resistere a forme di lavoro schiavistico spessissimo vengono drogati con oppiacei al tramadolo, una molecola che permetterà loro di resistere al duro lavoro nei campi in Puglia, Basilicata, Emilia-Romagna, Toscana. Ambrogio Morra narra e rivive, anche con l’ausilio di immagini inedite, ciò che ha visto. Lavoratori africani, polacchi, indiani, pakistani, drogati, picchiati, uccisi sui campi da caporali senza scrupoli e sepolti in vari cimiteri italiani in fosse comuni dentro bare senza nomi. Sarà proprio l’anziana nonna di Ambrogio, Incoronata, che farà seppellire un lavoratore senza nome nel cimitero di Orta Nova. Farà costruire con i soldi della sua pensione, una tomba col marmo, con su scritto lavoratore ignoto, su quella tomba andrà a pregare pensando al padre, Ambrogio Morra, occupatore di terra pugliese, ucciso davanti a Giuseppe Di Vittorio sui campi della Capitanata il 16 maggio 1904. Chi narra la storia porta lo stesso nome del bisnonno, Ambrogio Morra, ucciso per il pane, ad attestare che le conquiste non sono mai per sempre.
Biglietti (esclusi diritti di prevendita): intero 32 euro; ridotto 16 euro per under 14 e over 65. Per info 02 82873611.