Enrico Crispolti: la critica in atto, mostra

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Museo del Novecento Cerca sulla mappa
DA Venerdì24Ottobre2025
A Domenica11Gennaio2026

Con una mostra negli spazi degli Archivi Ettore e Claudia Gian Ferrari, il Museo del Novecento di Milano (piazza del Duomo 8) rende omaggio a Enrico Crispolti (Roma, 1933-2018), storico dell’arte, critico militante e docente universitario, tra le voci più influenti per gli studi sulla prima e seconda metà del Novecento. Aperta al pubblico dal 24 ottobre 2025 all’11 gennaio 2026, la mostra si intitola Enrico Crispolti: la critica in atto e inaugura Voci del Novecento, un nuovo ciclo espositivo dedicato a critici, curatori e storici dell’arte che hanno contribuito a orientare letture, linguaggi e correnti dell’arte contemporanea (Voci del Novecento proseguirà nel 2026 con un’esposizione dedicata a Tommaso Trini e nel 2027 con un progetto su Pierre Restany).

Promossa dal Comune di Milano (Cultura) e prodotta dal Museo del Novecento in collaborazione con l’Archivio Enrico Crispolti Aps, l’esposizione è allestita al quarto piano del Museo del Novecento ed è visitabile gratuitamente con il biglietto d’ingresso alle collezioni (intero 5 euro, ridotto 3 euro) nei seguenti orari di apertura: da martedì a domenica, dalle 10.00 alle 19.30; giovedì dalle 10.00 alle 22.30; lunedì chiuso.

Curata da Luca Pietro Nicoletti in collaborazione con l’Archivio Crispolti, la mostra intende ricostruire la biografia intellettuale del critico attraverso una ricca selezione di materiali, in gran parte inediti, provenienti dal suo archivio personale: libri annotati, appunti, corrispondenze, fotografie, contributi audio e video, manifesti e documenti editoriali. Attraverso i materiali esposti la mostra, articolata in quattordici sezioni, ripercorre i nodi centrali della sua attività: la storicizzazione dell’Informale e il suo superamento fra Nuova Figurazione e Pop Art, la periodizzazione del Futurismo, i rapporti fra arte e partecipazione sociale inverati in una teorizzazione sistematica dell’Arte ambientale e in un intervento attivo nel dibattito politico.

Particolare attenzione è inoltre riservata al legame che Crispolti ha stabilito, fin dagli anni Cinquanta, con la città di Milano che lo ha visto presenza attiva, in continuo dialogo e condivisione con artisti come Lucio Fontana e Francesco Somaini, il cui lavoro ha rappresentato, come dichiarato dal critico, una «spinta per una maturazione esegetica e metodologica». Il progetto intreccia quindi cronologia e temi, restituendo i momenti fondamentali della carriera di Crispolti e il segno che il suo lavoro ha avuto nella riscrittura e ridefinizione di alcuni tratti cruciali delle vicende dell’arte contemporanea. Ne emerge il ritratto di uno studioso che ha saputo coniugare ricerca storica, impegno civile e partecipazione attiva al dibattito politico e culturale, divenendo un punto di riferimento per intere generazioni di artisti e studiosi.

L’allestimento è arricchito da contenuti multimediali accessibili tramite Qr Code: registrazioni audio, filmati storici e libri digitalizzati che consentono al pubblico di approfondire i temi della mostra e di immergersi nel metodo di lavoro di uno dei più instancabili protagonisti della critica d’arte del Novecento.

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