Avvenne a Napoli (passione per voce e piano), con Eduardo De Crescenzo e Julian Oliver Mazzariello

Eduardo De Crescenzo © Pepe Russo Eduardo De Crescenzo © Pepe Russo
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Martedì07Ottobre2025
Evento terminato

Martedì 7 ottobre 2025 alle ore 20.45 il Teatro Manzoni di Milano (via Manzoni 42) ospita lo spettacolo Avvenne a Napoli (passione per voce e piano), con Eduardo De Crescenzo (canto e fisarmonica) e Julian Oliver Mazzariello (pianoforte); introduce all'ascolto Federico Vacalebre.

Avvenne a Napoli è un’opera teatrale per riscoprire, ricantare e raccontare la canzone classica napoletana dai suoi esordi, intorno al 1800, fino al 1950, quando con lo sbarco degli alleati americani arriverà in Italia il jazz che penetra nella melodia italiana in purezza - stilema fondamentale della canzone napoletana - e la musica cambierà per sempre. È l’omaggio che Eduardo De Crescenzo, nel pieno della sua maturità espressiva, ha voluto rivolgere alla sua città e alle sue radici culturali.

Cantante e interprete, musicista e compositore colto e appassionato, napoletano, avvia un lavoro di ricerca storica e musicale per cogliere le intenzioni stilistiche di una generazione di artisti rivoluzionaria che inventò la forma canzone, così come viene praticata ancora oggi in tutto il mondo.

Al pianoforte c’è Julian Oliver Mazzariello, uno dei pianisti più incantevoli e geniali apparsi sulla scena musicale negli ultimi anni: anglo-italiano, originale ed eurocentrico, come lo fu la Napoli di allora, meta ambita dagli artisti di tutto il mondo, la città dei quattro Conservatori, faro di riferimento della cultura musicale europea. Introduce all’ascolto Federico Vacalebre, giornalista, critico musicale e storico della canzone napoletana.

Come in una macchina del tempo, Eduardo De Crescenzo e Julian Oliver Mazzariello partono alla ricerca del suono perduto. Trasportano l’ascoltatore nei salotti culturali o nobili del tempo, dove generalmente un cantante e un pianista eseguivano queste canzoni per un pubblico privilegiato. In alcuni brani interviene riconoscibile e suggestiva la fisarmonica di Eduardo, strumento che a un certo punto del repertorio diventò popolarissimo, a suggello dell’enorme successo di quella canzone d’arte esclusiva e colta e che pure riuscì a penetrare nelle case di tutti, anche di chi non poteva permettersi di comprare un pianoforte.

Il viaggio immaginario ha inizio intorno al 1800, con l’introduzione para-chopiniana di Julian Oliver Mazzariello a Fenesta vascia, sublimata da un’interpretazione mozzafiato di Eduardo De Crescenzo che in un baleno libera la canzone dalle croste del tempo, dai mille rifacimenti spesso insensati che ancora affliggono il repertorio italiano, insieme con l’opera, più famoso al mondo. Attraversano più di un secolo di musica inseguendone i suoni immaginati dell’epoca. Approdano in chiusura a Luna rossa del 1950, ancora un successo napoletano mondiale, sebbene la musica sia già una beguine contaminata da suoni afro-americani sbarcati con il secondo conflitto. così contaminata che De Crescenzo e Mazzariello la interpretano, ne approfittano per rientrare nei panni del bluesman e del jazzista, nella musica a cui essi stessi appartengono e segnano la fine del viaggio. In mezzo, l’epoca d’oro di CantaNapoli, la canzone d’arte e di popolo, di musicisti e di poeti, maestri compositori e anonimi fischiatori. Su tutto una rilettura rispettosa del repertorio ma altrettanto talentuosa e originale, da cui è difficile prescindere per chiunque volesse avvicinarsi a questa pagina straordinaria della storia musicale italiana.

Biglietti: prestige 40 euro; poltronissima 35 euro; poltrona 30 euro. Per info 02 7636901.

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