Sciopero per Gaza, corteo a Milano il 19 settembre 2025: percorso, orari e strade chiuse

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Milano, 19/09/2025.

Gaza brucia e le Nazioni Unite hanno riconosciuto che quel che sta accadendo è un genocidio. A sostegno del popolo di Gaza e contro la guerra in Palestina sono in programma due giornate di sciopero e mobilitazione sindacale, venerdì 19 e lunedì 22 settembre 2025.

La prima, quella di venerdì 19 settembre, è stata proclamata dalla Cgil, con il sostegno di Arci e Anpi, e prevede che vengano comunque garantiti i servizi pubblici; invece lunedì 22 settembre è previsto uno sciopero generale di tutte le categorie pubbliche e private, con possibile chiusura delle scuole (pubbliche e private) e stop ai trasporti (fermi treni, bus, tram, linee della metropolitana). I due scioperi sono a carattere nazionale e anche a Milano è prevista una massiccia adesione.

Per quanto riguarda venerdì 19 settembre, a Milano e in Lombardia è stato indetto uno sciopero generale  di 4 ore alla fine del turno e non dovrebbe per questo causare particolari disagi. A Milano è prevista una manifestazione della Cgil, con Arci e Anpi, con concentramento alle ore 17.00 in largo Cairoli, con successivo corteo fino a piazza San Babila.

Il percorso del corteo prevede il passaggio da via Cusani, via Broletto, piazza Cordusio, via Grossi, via Santa Margherita, piazza della Scala, via Case Rotte, piazza Meda e corso Matteotti, fino all'arrivo - previsto alle ore 21.00 circa - in piazza San Babila. Tutte le strade di Milano interessate dalla manifestazione contro la guerra in Palestina vengono momentaneamente chiuse al traffico veicolare e anche la circolazione di bus e tram potrebbe subire modifiche.

Lo sciopero di venerdì 19 settembre è stato indetto per le seguenti motivazioni: «condanna dell’invasione di Gaza dell’esercito israeliano e del genocidio del popolo palestinese; denuncia dei crimini di guerra e contro l’umanità perpetrati dal Governo israeliano nei confronti del popolo palestinese; necessità di un’immediata apertura dei corridoi umanitari; ripristino del diritto internazionale; sospensione degli accordi commerciali con Israele; richiesta al Governo italiano del riconoscimento dello Stato di Palestina».

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