6 fermate metropolitane per 6 storie partigiane narrate da attori in strada, accompagnati da una fisarmonicista e da una guida turistica. Storie partigiane lungo la linea rossa è il progetto del Teatro Officina di Milano in programma dal 20 settembre al 26 ottobre 2025 che porta alla scoperta degli episodi di lotta partigiana sull’asse di viale Monza; in corrispondenza di ognuna delle sei postazioni appaiono attori del Teatro Officina che, narrando in prima persona, rievocano la storia di vita e di resistenza del partigiano/a.
Gli attori Massimo De Vita, Daniela Airoldi Bianchi, Arianna Domenichetti, Antonello Garofalo e Pietro Versari sono accompagnati dalla guida turistica Valentina Paoletich; la fisarmonica di Giulia Bertasi punteggia musicalmente le tappe, con brani di tradizione e sue creazioni originali. Alcuni dei brani teatrali proposti sono a cura di Beppe Stoppa.
Ecco il calendario degli eventi, tutti a ingresso gratuito (in caso di pioggia gli eventi si tengono al Teatro Officina, in via Sant'Erlembardo 2; per info 02 2553200).
Sabato 20 settembre, sabato 11 ottobre e domenica 19 ottobre 2025, ore 11.00-12.45 - Tour Loreto-Pasteur-Rovereto, in collaborazione con Anpi 10 agosto 1944
- Ritrovo alle ore 11.00 in piazzale Loreto angolo via Doria davanti al Monumento ai Martiri del 10 agosto 1944
- Fermata Loreto: narrazione con testi di Franco Loi recitati da Massimo Dde Vita
- Fermata Pasteur (giardinetti di via dei Transiti): Daniela Airoldi Bianchi evoca la storia di Maria Montuoro
- Fermata Rovereto: le pietre d’inciampo di viale Monza 90, dedicate alle due sorelle ebree, sarte e modiste, caricate al Binario 21, direzione Auschwitz, mai più tornate
Domenica 21 settembre, sabato 18 ottobre e sabato 25 ottobre 2025, ore 11.00-13.00 - Tour Turro-Gorla Precotto
- Ritrovo alle ore 11.00 in piazza Governo Provvisorio 6
- Turro: la vicenda dei partigiani uccisi durante lo sciopero contro il carovita vissuta da Antonio Bozzetti, interpretato da Daniela Airoldi Bianchi
- Gorla: spostamento a piedi in piazza Piccoli Martiri di Gorla, dove gli attori Pietro Versari e Antonello Garofalo rievocano la strage del 20 ottobre 1944
- Precotto: spostamento a piedi fino a viale Monza 204, dove Massimo De Vita interpreta El gatt, Valentino Cerchierini partigiano ucciso il 25 aprile 1944 inuno scontro a fuoco mentre fermava i fascisti in fuga dalla città, e che compì un’azione contro il padrone della fabbrica Peghetti di viale Monza 204
Di seguito storie e descrizione di luoghi.
- Loreto, Monumento ai Martiri del 10 agosto 1944 - Franco Loi ha 14 anni, abita poco distante dal piazzale, al Casoretto. Si spargela notizia dei 15 partigiani prelevati dal carcere di San Vittore e fucilati per rappresaglia dai fascisti della Muti e corre verso quei corpi accatastati, fra cui riconosce Libero Temolo, padre del suo più caro amico, il suo maestro di scuola Principato, e tanti altri del quartiere. Il racconto si chiude con la celebre poesia in cui il grande poeta milanese dà voce allo strazio di quel 10 agosto del1944.
- Pasteur, giardinetti dedicati a Maria Montuoro - Maria è giovane, ribelle e siciliana. Decide insieme ai suoi fratelli e cognati dipartire per Milano per entrare a far parte della Resistenza. Scrive testi e volantini, che stampa e diffonde lei stessa, fino al giorno dell’arresto; il carcere di San Vittore prima e il campo di concentramento di Ravensbruk poi, matricola 49566. Sopravvissuta, per tutta la vita non ha mai smesso di testimoniare.
- Rovereto, pietre d’inciampo fra i due ponti della ferrovia - Sono pietre poste in ricordo di due sorelle ebree, Olga e Ines Revere, sarte in viale Monza 90, una vita semplice, pacifica, innocua, trascorsa a cucire in casa. A causa della delazione di un vicino finiscono prima a San Vittore e poi al Binario 21, destinazione Birkenau. Non sono mai più tornate.
- Turro, lapide per i morti del 28 marzo 1945 in piazza GovernoProvvisorio - Antonio Bozzetti è un operaio della Magnaghi di Turro, ha 20 anni quando entra a far parte della cellula di Resistenza della sua fabbrica. Il 28 marzo viene proclamato lo sciopero contro il carovita: gli operai aderiscono e vanno in piazza Governo Provvisorio per assistere al comizio. Sopraggiungono i fascisti e fucilano sul posto due partigiani, a 30 metri da Antonio che continuerà per tutta la vita, anche come cuntastorie legato al Teatro Officina, a tenere vivi gli ideali di fratellanza e solidarietà.
- Gorla, Monumento ai Piccoli Martiri - Il 20 ottobre del 1944 un aereo alleato sgancia per errore il suo carico di bombe non sull’obbiettivo prefissato (la Breda) ma sulla scuola elementare di Gorla. Muoiono 204 persone, di cui 184 bambini. Una ferita mai sanata nel cuore di questo quartiere, il cui dolore torna identico ogni 20 ottobre. Rinascere dalle macerie è il reading che il Teatro Officina ha dedicato a questa strage, di cui vengono letti alcuni brani scritti a partire dalle testimonianze dei sopravvissuti.
- Precotto, viale Monza 204 - Valentino Cerchierini, partigiano morto il 25 aprile del 1945 in uno scontro a fuoco in via Padova mentre cercava di bloccare i fascisti in fuga da Milano, nella sua prima vita era chiamato El Gatt, perché era un agile ladruncolo di periferia; arrestato e portato nel carcere di San Vittore viene messo in cella con un partigiano. E lì comprende cosa è la ribellione vera, seria, quella che - tornato in libertà - lo porterà a diventare Tino, Brigata Garibaldi e a compiere azioni estreme, come quella contro il padrone della Peghetti, una fabbrica al 204 di Viale Monza che oggi non c’è più.