Milano città che sale, mostra a episodi che celebra lo spirito e la vitalità della metropoli

Arialda, scena finale spettacolo al Teatro Eliseo di Roma (22 dicembre 1960) © Museo Biblioteca dell'Attore di Genova, Fondo Pasquale De Antonis Arialda, scena finale spettacolo al Teatro Eliseo di Roma (22 dicembre 1960) © Museo Biblioteca dell'Attore di Genova, Fondo Pasquale De Antonis
La Fabbrica del Vapore Cerca sulla mappa
DA Lunedì14Luglio2025
A Domenica29Marzo2026

Dal 14 luglio 2025 al 29 marzo 2026 la Sala delle Colonne della Fabbrica del Vapore di Milano (via Procaccini 4) ospita Milano città che sale, la prima mostra a episodi dedicata a celebrare lo spirito e la vitalità della città di Milano: un viaggio unico che rende omaggio alla metropoli che, nel corso dei decenni, ha accolto menti brillanti e realtà sociali diverse, intrecciando connessioni che hanno plasmato una visione progettuale di respiro internazionale.

La mostra è composta da sette episodi/esposizioni che raccontano insieme questa straordinaria storia collettiva. Attraverso il racconto del contributo di sette figure e movimenti emblematici dagli anni ’40 a oggi, Milano città che sale svela come la città si sia costruita e sviluppata non solo sul piano intellettuale e artistico, ma anche imprenditoriale e culturale. Da Elio Vittorini a Giovanni Testori e Albe Steiner, dal Laboratorio di comunicazione militante alla Milanottanta, fino alle più recenti esperienze di Paolo Rosa e Luisa Spinatelli, ogni episodio è una tessera fondamentale di questo mosaico.

Il progetto, ideato da Scalpendi, si fonda su una rete di collaborazioni di alto profilo con curatori esperti e istituzioni pubbliche e private di grande prestigio come Apice (Archivi della Parola, dell'Immagine e della Comunicazione Editoriale) dell’Università degli Studi di Milano, il Museo Biblioteca dell’Attore di Genova, Fondazione Gramsci di Roma, Casa Testori di Novate, il Dams e il Centro Ricerche Attore e Divismo di Torino, l’Archivio Studio Origoni Steiner di Milano, l’Archivio Giancolombo di Milano, l’Archivio Fotografico Mondadori Portfolio, la Libreria Pontremoli di Milano, lo Studiolo Fine Art di Milano, gli Archivi di Tullio Brunone, Giovanni Columbu, Ettore Pasculli, Paolo Rosa e Luisa Spinatelli. Questa rete ha permesso di costruire un percorso scientifico rigoroso e approfondito, sviluppato con grande cura per ogni singolo episodio della mostra. L’approccio multidisciplinare e la collaborazione sinergica tra le realtà coinvolte garantiscono un’impostazione metodologica solida, che coniuga rigore accademico e capacità di narrare in modo coinvolgente e innovativo il tema dell’evento.

L’allestimento della mostra a episodi rappresenta l’esito di un percorso progettuale che, pur nella sua apparente semplicità, si distingue per una rigorosa attenzione a ogni dettaglio, studiato per amplificare e sostenere con coerenza l’identità narrativa dell’evento. I progettisti Paolo Volpato e Monica Vittucci, lavorando in stretta collaborazione con Scalpendi, hanno dato vita a un sistema espositivo integrato e coerente - che comprende tavoli, segnaletica e pannelli informativi - concepito per garantire un’esperienza di visita chiara, fluida e di livello istituzionale, capace di coinvolgere emotivamente il pubblico senza mai perdere di vista la precisione scientifica alla base dell’evento.

Ogni mostra si concentra su una declinazione unica del tema generale, creando al contempo un dialogo continuo e coerente tra tutte le parti. I visitatori possono immergersi in un’esperienza multisensoriale e a 360°, grazie a una selezione di materiali originali che spaziano da documenti storici, opere scultoree, disegni, manoscritti e fotografie, fino a frammenti e opere di formato vario. Un invito a riscoprire Milano attraverso gli occhi, le mani e le idee di chi l’ha resa grande.

Questo il programma dei 7 episodi di cui si compone la mostra: 

  • dal 14 luglio al 3 agosto 2025 - Elio Vittorini: progettazione e letteratura, a cura di Fabio Vittucci
  • dall'11 al 31 agosto 2025 - Giovanni Testori e i Segreti di Milano: il caso dell’Arialda, a cura di Federica Mazzocchi
  • dall'8 settembre al 26 ottobre 2025 - Licalbe Steiner: ricerche, a cura di Giovanni Baule e Anna Steiner
  • dal 3 al 30 novembre 2025 - Milano, maggio 1976: il Laboratorio di Comunicazione Militante, a cura di Angela Madesani
  • dall'8 dicembre 2025 al 4 gennaio 2026 - Milanottanta: aspetti del sistema artistico e culturale a Milano, a cura di Davide Colombo
  • dal 12 gennaio all'1 febbraio 2026 - Paolo Rosa: disegnare il nuovo, a cura di Andrea Balzola
  • dal 9 al 29 marzo 2026 - La Spinatelli: la realtà dell’illusione, a cura di Fabio Vittucci

L’innovazione di questa particolare tipologia di mostra non risiede soltanto nel format a puntate, ma anche nell’impiego della telepresenza robotica, una tecnologia all’avanguardia che, grazie al corpo robotico Double 3, permette a chi la utilizza di essere presente in tre dimensioni, in tempo reale e a distanza, ovunque nel mondo. Questo robot è dotato di uno schermo, microfoni, altoparlanti e di un corpo metallico capace di muoversi autonomamente nello spazio grazie a sensori avanzati. A differenza delle tradizionali visite virtuali, la telepresenza robotica offre al visitatore un’esperienza completamente interattiva e proattiva: è il soggetto stesso a decidere come muoversi all’interno dell’ambiente espositivo, scegliendo la propria prospettiva e creando un percorso personalizzato.

Questi gli orari di apertura: dal lunedì al venerdì dalle ore 14.00 alle ore 22.00; sabato e domenica dalle ore 11.00 alle ore 19.00. Biglietti: intero 10 euro; open 12 euro; ridotto 8 euro; abbonamento 50 euro (valido per 7 ingressi per l'intera durata dell'episodio scelto; qualora non si possa visitare un episodio dei 7 è possibile convertire la visita in modalità telepresenza robotica).

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