WeWorld Festival Milano 2025: incontri, spettacoli e mostre sul tema Unite e Plurali

Giulia Mei
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DA Venerdì23Maggio2025
A Domenica25Maggio2025

Tre giorni, oltre 90 ospiti, più di 50 eventi gratuiti per il pubblico: da venerdì 23 a domenica 25 maggio 2025 torna a Milano il WeWorld Festival, che porta al centro della scena la forza delle connessioni e la ricchezza delle differenze. La quindicesima edizione si svolge negli spazi di Base Milano (via Bergognone 34) e vede tra gli ospiti principali la giornalista Sara Zambotti di Rai Radio2, la fotografa Simona Ghizzoni, la cantante Giulia Mei, l'attrice e regista Yvonne Sciò, il duo satirico Mammadimerda, la divulgatrice economica Aminata Gabriella Fall (@Pecuniami), il rapper Amir Issaa, le attiviste Irene Facheris e Giulia Siviero, l'economista femminista Azzurra Rinaldi, il comico Pierluca Mariti (@piuttostoche), le scrittrici Carolina Capria e Claudia De Lillo (@Elasti) e molti altri.

Unite e Plurali sono le parole chiave del programma dell'edizione 2025, un invito a riconoscere e celebrare le soggettività nella loro complessità, costruendo alleanze che generano cambiamenti concreti. È questo il filo rosso che attraversa temi cruciali come la libertà dei corpi, la maternità, la sessualità, l'educazione affettiva, l'indipendenza economica, il contrasto all’hate speech e alle disuguaglianze di genere.

Il festival si apre ufficialmente venerdì 23 maggio alle 18.30 con i saluti istituzionali del sindaco di Milano Beppe Sala, seguiti dall'inaugurazione delle mostre fotografiche con Simona Ghizzoni, vincitrice della menzione WeWorld al Premio Ponchielli, e dagli interventi di Marco Chiesara, presidente di WeWorld, e della direttrice del WeWorld Festival Greta Nicolini.

Il programma prevede poi incontri, talk e momenti formativi. Ampio spazio viene riservato ai temi della condizione femminile e degli stereotipi di genere: alle 15.30 di sabato 24 maggio con Norma Rossetti, ceo e founder di My Secret Case, e la pedagogista Alessia Dulbecco si parla di piacere femminile e dei tabù che ancora lo circondano; alle 16.30, insieme alla creator Dalila Bagnuli e all’economista Azzurra Rinaldi, si riflette poi sul concetto di Corpi che resistono, toccando temi come l’invecchiamento e la menopausa.

Domenica 25 maggio alle 12.00 si parla anche di dream gap, il divario che limita i sogni delle bambine, insieme alla scrittrice Carolina Capria e Monica Zanetti, pioniera nell'industria automotive. Altro momento di confronto importante è, alle 17.30, il talk Sorella, io ti credo, dedicato al tema del doppio standard nella violenza di genere, cioè la tendenza ad adottare giudizi diversi a seconda di chi commette abusi, soprattutto se si tratta di persone stimate o vicine: il dialogo con la giornalista Giulia Siviero, l’avvocata penalista Nicoletta Parvis e la giornalista e autrice Ilaria Maria Dondi esplora cosa significa davvero scegliere di credere alle vittime, dentro e fuori dai tribunali.

Il WeWorld Festival è anche l’occasione per fare luce sulle crisi umanitarie contemporanee. A partire dal report Her Future at Risk, insieme allo staff di WeWorld Palestina e alla giornalista e attivista afghana Rahel Saya, alle 18.30 di sabato 24 maggio è in programma un approfondimento sulle crisi umanitarie che colpiscono Afghanistan, Palestina e Ucraina: il racconto passa attraverso le storie ele voci di donne che resistono, denunciano e costruiscono possibilità anche nei contesti più difficili, dove WeWorld è presente ogni giorno. A seguire, riflessioni anche sulla necessità di una nuova narrazione per raccontare la crisi siriana oltre il mainstream, con Bianca Arrighini, ceo di Factanza, e Andrea Sparro, direttore Paese Siria di WeWorld, che ha vissuto a Damasco lacaduta del regime di Assad.

Non manca un focus sul contrasto all’incitamento all’odio e alla violenza verbale online, con unconfronto tra Amir Issaa, rapper e attivista italo-egiziano, da anni impegnato in progetti educativi contro il razzismo, Corinna De Cesare, fondatrice di The Period, e la comica Laura Formenti: l'appuntamento è per sabato 24 maggio alle 15.30. Lo stesso giorno, ma alle 17.00, il comico Pierluca Mariti (@piuttosto_che) è protagonista di una Chiacchierata femminista dal titolo Anche i maschi piangono, per riflettere su come ribaltare stereotipi maschili profondamenteradicati e trovare modelli positivi.

Arte e fotografia accompagnano il pubblico del WeWorld Festival 2025 in un viaggio visivo tra le marginalità globali. In mostra Volti e racconti dai margini, un percorso che raccoglie fotografie da Afghanistan, Kenya, Tanzania e Ucraina: volti e storie di donne, bambine e comunità che resistono agli effetti di conflitti, povertà e discriminazione, attraverso gli scatti di Jafar Mosavi, Daniele Ratti e Hugo Weber, e le opere di Liberatha Alibalio, Annah Nkyalu e Precious Seronga. Tra gli appuntamenti più attesi anche Isola, il progetto fotografico di Simona Ghizzoni: un racconto autobiografico che intreccia memoria personale, riscoperta delle radici e connessione profonda con la natura. L’installazione Voci di Selene Pierini trasforma invece testimonianze di violenza di genere in materia viva e vibrante, per rompere il silenzio e dare spazio alla trasformazione collettiva.

Anche il cinema ha un ruolo centrale all’interno del festival, con una selezione internazionale di film capaci di raccontare storie di resistenza, coraggio e sogni.Tra questi, Womeness di Yvonne Sciò, che celebra l'audacia femminile attraverso cinque ritratti di donne contemporanee, che viene presentato dalla regista stessa sabato 24 maggio alle 11.00. The Pickers di Elke Sasse, proiettato invece alle 14.00, racconta lo sfruttamento delle lavoratrici agricole migranti in Europa, mentre alle 18.00 Copa 71 di Rachel Ramsay e James Erskin riporta alla luce la storia dimenticata della prima Coppa del Mondo di calcio femminile disputata in Messico. Domenica 25 maggio completano il programma cinematografico titoli come My Memory is Full of Ghosts alle 12.15, Romina e Wasati alle 15.00, Nawi alle 16.30 e La Gita Scolastica alle 18.30, che accendono il dibattito su diritti, equità e futuro.

Anche le performance sono tra gli elementi centrali del WeWorld Festival 2025. Si comincia venerdì 23 maggio alle 20.30 con Premio di Produzione, una commedia irriverente scritta einterpretata da Francesca Fiore e Sarah Malnerich (Mammadimerda), con la regia di Antonella Questa, che ribalta con ironia e umorismo dissacrante i cliché sulla maternità e il lavoro femminile. Sabato 24 maggio alle 19.30 Antonella Questa guida il pubblico in una intensa lezione spettacolo dal titolo I bambini cattivi non esistono, incentrata sulla violenza educativa e sulla magia nera. Domenica 25 maggio alle 19.00 è la volta di Le Mostre, una satira grottesca sugli stereotipi sociali portata inscena da Elisa Maria Bottiglieri e Marianna Folli.

A chiudere il festival domenica 25 maggio alle 19.30 è la voce della cantautrice Giulia Mei, giovane talento emergente che, dopo il successo del brano Bandiera e l’esperienza a X-Factor, porta sul palco la sua musicafatta di storie, sogni e resistenza.

Il programma prevede inoltre una ricca proposta di laboratori pratici e inclusivi, pensati per tutte le età: bambine e bambini, giovani, genitori e adulti. Si spazierà dalla gestione finanziaria accessibile (con @Pecuniami) al rap come strumento di consapevolezza di genere (con Amir Issaa), dall’educazione sessuale in preadolescenza alla cucina sostenibile per i più piccoli (con@Gipsyinthekitchen), fino all’autodifesa ironica e all’esplorazione dei talenti individuali. A questi si affiancano gli spazi esperienziali: Spazio Libere di Essere, con lezioni di yoga e orientamento al lavoro, e lo Spazio Gioco, pensato per bambine e bambini, per permettere a madri e padri di partecipare attivamente agli eventi.

Tutti gli eventi sono a ingresso gratuito ma per molti è richiesta la prenotazione anticipata: per info, iscrizioni e aggiornamenti al programma consultare il sito ufficiale del WeWorld Festival.

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