Lo stato dell’arte (in strada), convegno internazionale

© Marco Flores
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Mercoledì21Maggio2025

Per il secondo anno consecutivo, Outdoor Arts Italia, in collaborazione con il Municipio 1 del Comune di Milano e con il Teatro Carcano, organizza, mercoledì 21 maggio 2025 dalle ore 10.00 alle ore 17.30 al Teatro Carcano di Milano (corso di Porta Romana 63) l’incontro pubblico Lo stato dell’arte (in strada), convegno internazionale dedicato ai temi della libera espressione e al professionismo tra arte e spazi pubblici.

L'evento, diviso in due aree tematiche affrontate in quattro tavoli di lavoro e in due presentazioni, è a partecipazione gratuita previa registrazione sul sito di Outdoor Arts Italia (per info 011 3157308).

Ad aprire la seconda edizione del convegno è Elisabetta Radice, responsabile della gestione generale del Teatro Carcano. A seguire, il presidente del Municipio 1 di Milano, Mattia Abdu Ismahil, porta il saluto istituzionale dell’amministrazione comunale, sottolineando il ruolo centrale del centro storico di Milano come luogo di incontro tra arte, cittadinanza e cultura urbana.

La giornata di studi inizia alle ore 10.30 con un tavolo di confronto sullo stato dell’arte di strada in varie città italiane attraverso le testimonianze di artisti e artiste e l’incontro con due aziende che gestiscono piattaforme di gestione on line del fenomeno, per avere un panorama preciso dell’attualità e della realtà. L’arte di strada è vita e colore delle città; è gioia, musica, teatro, danza e circo. Scandisce il ritmo della vita quotidiana e coniuga la libertà di espressione con la formazione artistica. Può essere semplice desiderio di comunicazione, ma anche trasformarsi ed evolvere in una professione vera e propria. Quanto tutto questo è presente nella consapevolezza degli artisti, delle artiste, del pubblico e degli amministratori? Durante l’incontro della mattina, coordinato da Giuseppe Boron, presidente Outdoor Arts Italia Ets e promotore del Focus Nazionale sulle Arti in Strada presso Outdoor Arts Italia Ets - si affronta anche il tema di come l’arte di strada occupi uno spazio condiviso da tutti, dove ogni performance può trasformarsi in un'occasione di incontro e dialogo. Lo spazio pubblico non è solo una cornice, ma un luogo di partecipazione attiva, in cui ogni individuo può diventare sia spettatore che attore. L'arte che si fa nelle piazze, nelle strade e nei parchi crea un legame profondo tra la cultura e la comunità, favorendo un’esperienza di condivisione che appartiene a tutti e tutte e che si arricchisce di significati collettivi.


© Marco Flores

La sessione di discussione pubblica riprende nel pomeriggio, dalle ore 15.00 alle ore 17.30 con la seconda parte intitolata Professionismo e spazio pubblico: creatività, filiera, mobilità e accesso al mercato. Insieme a esperti si discute di promozione, distribuzione, management e mercato dell’arte di strada, di professionismo, professioni e buone pratiche nelle outdoor arts e del ruolo delle organizzazioni intermedie e dei festival nello sviluppo dei settori creativi. La premessa di questo secondo tavolo di lavoro è che la sopravvivenza del sistema Italia, nell’ambito della produzione e distribuzione di opere di spettacolo dal vivo, è costruita attorno alla tenacia appassionata con cui gli artisti e le artiste hanno fatto fronte alla realtà delle concrete opportunità economiche. Questa è ancora oggi la ragione per cui scontano un’eredità pesante, in termini di mentalità garage della produzione artistica. Il contesto attuale forza gli artisti a considerarsi imprenditori, responsabilizzati a farsi carico di una pluralità di ruoli e competenze che finisce per indebolire la propulsione artistica stessa. È anche questa una delle ragioni della scarsa penetrazione dei prodotti nazionali nel mercato internazionale. L’arte di arrangiarsi, in bilico tra professionismo e indulgenza al sommerso, è una strada solo all’apparenza di libertà. Outdoor Arts Italia è convinta che la crescita di un intero sistema culturale si possa fare solo accogliendo insieme la sfida di comprenderlo, interpretarlo e reinventarlo. Per questa missione esistono già in Italia diritti riconosciuti, piattaforme e strumenti operativi di stampo europeo. Manca tuttavia una conoscenza diffusa di come sviluppare il sistema culturale, di chi fa parte di questa catena e di dove dirigere gli sforzi per lavorare insieme. Per Outdoor Arts Italia manca anche la consapevolezza che buone e cattive pratiche esistono ovunque, ma è solo confrontandole e riconoscendole che l'artista può dare piena dignità al proprio lavoro.


© Marco Flores

Di seguito il programma completo dell'evento.

  • Ore 10.00 - Saluti di benvenuto di Elisabetta Radice e Mattia Abdu Ismahil
  • Ore 10.30 - Lo stato dell'arte di strada, un breve riassunto e l'attualità tavola rotonda su molteplici cambiamenti dell’arte di strada a Roma, Milano, Bologna e Genova, città teatro di restrizioni sempre più pressanti attuate attraverso nuovi regolamenti e chiusure di spazi insieme a una progressiva tecnologizzazione del fenomeno. Intervengono gli artisti Gigi Folino, artista di strada di Milano, Tatiana Zacharova, artista di strada di Genova, Giacomo Gamberucci, rappresentante del Comitato artisti di strada di Bologna, Italo Cassa, rappresentante di Coras (Comitato Romano Artisti di Strada); intervengono anche Ugo Vivone, amministratore della società Open Stage, e Alice Caporale, responsabile del progetto Arthecity; introduce, coordina e modera Giuseppe Boron
  • Ore 11.15 - Lo stato dell'arte di strada: cultura e comunità, ncontro sulla riscoperta della cultura come strumento di rigenerazione territoriale e come motore di inclusione sociale. Intervengono Christian Gangitano, urban art specialist e socio fondatore della Casa degli Artisti; Nadia Fulco, co-direttrice artistica e responsabile dei progetti di teatro sociale e per il territorio di Atir; Valeria Fornoni, regista e socia di Atir; Alessia del Corona, assessora alla cultura del Municipio 1 del Comune di Milano; Veruska Mandelli, assessora alla cultura Municipio 8 del Comune di Milano; Francesca Vitale, avvocata, operatrice culturale e ideatrice di Fringe Milano Off e Fringe Catania Off; Federico Toso, ex direttore della Fnas e ora responsabile del progetto Oca Doc per la cooperativa Doc Servizi del direttivo dell’associazione Outdoor Arts Italia; introduce, coordina e modera Giuseppe Boron
  • Ore 12.30 - dibattito pubblico
  • Ore 15.00 - Promozione, distribuzione, management e mercato, intervengono Eleonora Ariolfo, progettista culturale, amministratrice delegato di Reve Srl e direttrice di Outdoor Arts Italia, e Federico Toso, artista, ex direttore della Fnas e attuale membro del consiglio di amministrazione di Outdoor Arts Italia
  • Ore 15.30 - Professionismo, professioni e buone pratiche nelle outdoor arts, tavola rotonda con Massimo Pontoriero, fondatore e presidente di Unisca, Matina Magkou, ricercatrice presso il Sic.Lab Méditerranée dell'Université Cote d’Azur, Francesca Martinelli, direttrice della Fondazione Centro Studi Doc; al centro del panel, il nuovo codice dello spettacolo e la mappatura delle professioni, il professionismo, le pratiche e gli strumenti di esplorazione internazionale e le pratiche e risorse nazionali
  • Ore 16.20 - Il ruolo delle organizzazioni intermedie e dei festival nello sviluppo dei settori creativi, tavola rotonda con Eleonora Ariolfo, Mike Ribalta, responsabile delle relazioni internazionali di FiraTàrrega, uno dei principali festival europei di arti di strada, Filippo Malerba, esperto di politiche culturali e innovazione sociale, e Davide Perissutti, direttore artistico di Circo all’inCirca
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