Casorati: Silenzi e Assonanze, mostra

Felice Casorati, Nudo sul paesaggio, olio su tela, 1951
Tornabuoni Arte Cerca sulla mappa
DA Martedì06Maggio2025
A Sabato28Giugno2025

Dal 6 maggio al 28 giugno 2025 la galleria Tornabuoni Arte presenta nella sede di Milano (via Fatebenefratelli 34/36) la mostra Casorati: Silenzi e Assonanze, una preziosa occasione per addentrarsi nell'universo artistico di Felice Casorati (1883-1963), uno dei protagonisti indiscussi del Novecento italiano: in concomitanza con la mostra antologica Casorati a Palazzo Reale, le sue opere dialogano con quelle di altri artisti del secolo scorso, creando un affascinante intreccio di atmosfere, suggestioni e tematiche condivise.
 
Felice Casorati ha attraversato diverse fasi nel corso della sua carriera: dalla sua iniziale adesione al naturalismo, ha progressivamente abbracciato il simbolismo, per poi approdare al realismo magico. La sua arte, influenzata da maestri come Gustav Klimt e Piero della Francesca, si distingue per una rigorosa geometria e una straordinaria chiarezza formale. I suoi dipinti sono caratterizzati da prospettive insolite e una meticolosa attenzione ai dettagli, trasmettendo un senso di irrealtà e introspezione.
 
In mostra undici dipinti tra i più iconici di Felice Casorati, definito il pittore del silenzio e del mistero: esempi perfetti della sua incredibile capacità di catturare momenti di quiete e riflessione, di grande intimità e introspezione.  Nel percorso espositivo vanno a confrontarsi con i dipinti di altri artisti, creando assonanze attraverso suggestioni, scenari e aree tematiche comuni. Ad esempio, Il Mattino (maternità) e Le Stiratrici, entrambi realizzati da Casorati nel 1954, si trovano corrispondenza con le Figure femminili (1952), stilizzate e monumentali, di Massimo Campigli, creando un dialogo sull'amore famigliare, sui gesti, sulla maternità, sulle capacità di cogliere attimi di relazioni intime e domestiche, fatte di atmosfere sospese.

Studio per Giovinetta del 1922 trova invece un interlocutore in Figure in rosso (1957 ca.) di Mario Sironi, tornando ad esplorare in particolare proprio il tema del silenzio, elemento tangibile e centrale nel lavoro dell’artista che anche Sironi ha esplorato in diverse opere, come mezzo per esprimere la condizione tragica dell’uomo contemporaneo. L'attesa sarà rappresentata da Donna con le Carte (su sfondo di campi) di Casorati, ancora del 1954, in dialogo con Il Trovatore (1968) di Giorgio de Chirico, famoso per la sua pittura metafisica che combina elementi classici con atmosfere enigmatiche.

Casorati ha utilizzato la maschera nei suoi dipinti, legandola al concetto di identità e di mistero, di ambiguità e trasformazione. E in relazione a questa tematica, Testa in gesso con il drappo rosso del 1952 è accostata a due opere di Gino Severini, membro di spicco del movimento futurista, Natura morta con ruderi, piccioni e statua (1931) e Il balcone (la fenêtre) (1930 ca.). Segue Dietro le quinte, titolo del dipinto di Casorati, realizzato nel 1929, viene messo in rapporto nuovamente con un’opera di Mario Sironi, Composizione (l’idolo) (1958 ca.).

Un gruppo di dipinti riguarda la rappresentazione del mare, esplorato attraverso Barche sulla spiaggia del 1930-32, affiancato da Marina (1941) e Paesaggio di lago (1943) di Carlo Carrà, insieme a Idillio marino (1944) di Alberto Savinio e a Paesaggio (1931) di René Paresce, artista che ha saputo combinare influenze cubiste con la tradizione italiana.
 
Nella sezione dedicata alla natura morta, ci sono quelle di René Paresce (1922) e Giorgio de Chirico (1934), oltre a Pesche e vaso (1952) di Ardengo Soffici, in dialogo con Natura Morta (mele e flauti) del 1954 oppure Fruttiera con limoni e uova del 1959 di Casorati, dove l’equilibrio tra i toni vibranti e la disposizione degli elementi, invita a riflettere sullo spazio che ci circonda. In natura morta silente, che conferma la capacità dell’artista di creare, in queste combinazioni di oggetti semplici e quotidiani, un silenzio palpabile, Fruttiera tra i campi del 1955 - esempio di come, ancora una volta, Casorati utilizzi colori brillanti e una composizione equilibrata per creare un senso di serenità e introspezione - risponde a Natura morta nel paesaggio con uva, mele e pera (1950 ca.) di Giorgio de Chirico e a Natura morta con grappoli d'uva, pere e bicchiere (1919) di Gino Severini.

Infine, nella sezione dedicata al nudo, Nudo sul paesaggio del 1951, scelto come immagine della mostra, dove Casorati indaga la bellezza del corpo umano con una sensibilità che va oltre la semplice rappresentazione visiva, viene accostato a Nudo femminile (1923 ca.) di Giorgio de Chirico e a Nudo di schiena (1930) di Felice Carena.

L'inaugurazione è fissata per le ore 17.30 di martedì 6 maggio. La mostra è poi visitabile a ingresso libero nei seguenti orari di apertura: lunedì dalle 15.00 alle 19.00; dal martedì al sabato dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00. Per info 02 6554841.

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