© Angelica Concari
Venerdì 23 e domenica 25 maggio 2025, rispettivamente alle ore 20.00 e alle ore 16.00, la stagione dell'Orchestra Sinfonica di Milano prosegue all’Auditorium di Milano (largo Mahler) con un doppio concerto guidato dal direttore musicale della compagine milanese Emmanuel Tjeknavorian che si misura - per la prima volta insieme all’Orchestra Sinfonica di Milano - con un compositore che rappresenta un caposaldo imprescindibile del repertorio d’elezione della compagine: Gustav Mahler.
È un rapporto a doppio filo, quello che lega l’orchestra al compositore boemo. Basti pensare al nome dello spazio antistante l’Auditorium di Milano, denominato appunto largo Mahler, oppure al leggendario concerto che inaugurò la casa dell’orchestra, nel lontano 1999, e che vide Riccardo Chailly eseguire la Sinfonia n.2 Resurrezione. Non ultimo il Festival Mahler, iniziativa sinfonica unica nel suo genere, con cui l’Orchestra Sinfonica di Milano ha celebrato i suoi primi trent’anni di attività, chiamando a raccolta le principali orchestre italiane per eseguire, nel giro di pochi giorni, l’integrale sinfonico del compositore, progetto che è valso il Premio Speciale nell’ambito del Premio Abbiati da parte dell’Associazione Nazionale Critici Musicali.
In questa occasione Emmanuel Tjeknavorian esegue la Sinfonia n. 1 in Re maggiore Il Titano. Quando Mahler la scrisse aveva probabilmente in mente un romanzo, il Titano di Jean Paul, un autore particolarmente caro a un altro romantico molto rappresentativo della sua epoca, Robert Schumann. Probabilmente il boemo Mahler aveva creduto di trovare i propri conflitti interiori rispecchiati nel personaggio di Roquairol che, non riuscendo ad afferrare la realtà, la reinventò e la assoggettò alla sua fantasia, sviluppando la sua lucida intelligenza e i suoi ardenti desideri in una sterile eccentricità, fino a cadere in una situazione di disagio spirituale e di malattia che lo condusse al suicidio. Ascoltando la Prima sinfonia di Mahler l’immagine che ricorre all’ascoltatore è proprio quella di un uomo che combatte contro il destino avverso, un uomo superiore agli altri che si batte contro il Fato, talvolta la malvagia natura, pur consapevole della sconfitta.
È qui il punto di contatto con il brano che completa il programma, l’Ouverture Egmont di Ludwig van Beethoven, una delle ultime composizioni del periodo eroico del compositore tedesco, realizzata tra il 1809 e 1810, un brano orchestrale potente ed espressivo, composto per precedere la musica di scena perl’omonima opera di Johann Wolfgang von Goethe. Soggetto dell'opera è l'eroica storia del conte di Egmont, che sacrificò la propria vita per manifestare il suo attaccamento alla patria olandese in occasione della repressione spagnola attuata dal duca d'Alba nel 1568.
Biglietti (esclusi diritti di prevendita): intero 40 euro in platea e 30 euro in galleria; ridotto 30 euro in platea e 22 euro in galleria per over 60 e convenzioni; ridotto 20 euro in platea e 15 euro in galleria per under 35 e Carta Nazionale Giovani. Venerdì 23 maggio alle ore 18.30 è in programma una conferenza introduttiva nel Foyer della Balconata, intitolata Il mito musicale del Titano, a cura di Marco Brighenti e Valentina Trovato. Per info 02 83389401.