Huit è un’evoluzione del lavoro di Sandro Mussida, un’esplorazione continua tra forma e forza, visibile e invisibile, che gioca con le dinamiche sonore e il loro rapporto con lo spazio. Il materiale elettronico presente trova origine nel suo precedente lavoro Genius Loci del 2023, una composizione concepita per synth modulari e ambientata nello spazio aperto, eseguita da Nicola Ratti.

Sandro Mussida, Serralves Foundation, 2024 © André Delhaye
Il risultato è un’opera che trae la sua energia e la sua tensione da un continuo intreccio tra la purezza del suono acustico degli archi e l’artificiosità dell’elettronica, in un dialogo che sfida le convenzioni e invita l’ascoltatore a un’esperienza di ascolto immersivo e consapevole. In questo senso, il quartetto di Sandro Mussida si inserisce nel filone della musica contemporanea che promuove un ascolto attivo, in cui il pubblico è invitato non solo a percepire il suono, ma a comprenderne la complessità, il contesto e l’interazione con lo spazio. Il suo lavoro si muove al confine tra sperimentazione rigorosa e tradizione, utilizzando la tecnologia non come fine, ma come mezzo per esplorare e amplificare le possibilità espressive degli strumenti e del suono. Huit incarna pienamente questa visione, proponendo una nuova prospettiva sulla relazione tra il suono e il suo contesto di esecuzione.
L’acusmonium Sator di San Fedele, dove viene eseguita Huit, offre una tecnologia di diffusione del suono che permette di amplificare la dimensione spaziale e dinamica dell’opera, conferendo alle composizioni elettroniche un’immediatezza sensoriale non raggiungibile altrimenti. L’acusmonium, infatti, è un sistema di altoparlanti distribuiti che consente una gestione precisa della spazializzazione del suono, creando un’esperienza di ascolto tridimensionale per esaltare la relazione tra suono, spazio e tempo.
Biglietti da 19 a 25,50 euro + commissioni. Per info: 02 86352231.