La mostra Libertad!, divisa per nuclei tematici, presenta per la prima volta al pubblico alcuni reperti, tra i quali: una casacca in velluto che celebra le vittorie del maresciallo José Sucre (eroe delle guerre di indipendenza), una serie di oggetti inviati da Antonio Raimondi al Museo di Storia Naturale di Milano oggi al Mudec, alcune opere in terracotta che testimoniano le più antiche culture preispaniche peruviane e finalmente dei tessuti etnografici.
Il cammino verso la libertà del popolo peruviano è iniziato molto prima della dichiarazione di indipendenza del 28 luglio 1821 e delle vittorie decisive delle battaglie di Junín e Ayacucho. Fin dall'antichità, le popolazioni native del Perù hanno vissuto un processo di adattamento e sviluppo in un ambiente spesso ostile, imparando a gestire le proprie risorse e, di conseguenza, a decidere del proprio destino. Con la nascita dell'Impero Inca, si è formata una società multietnica, arricchita, in età coloniale, dalle popolazioni africane ed europee.
Durante il periodo coloniale e nei primi anni della Repubblica, furono numerosi gli episodi di ribellione alla Spagna, guidati da uomini e donne coraggiose. Queste storie di resistenza si riflettono in una iconografia segreta, visibile solo a chi sa interpretarla, che appare nei tessuti andini attraverso motivi geometrici e simboli legati al cavallo e alla bandiera. Questa simbologia non è mai veramente scomparsa e ha continuato a ispirare le lotte contro nuove invasioni, come le attività estrattive forestiere, la violenza ed i regimi dittatoriali.
oppure