Sabato 21 e domenica 22 settembre 2024 all’EastRiver di Milano (via Jean Jaurès 22) torna 2084, il festival della scuola di scrittura Belleville, coordinato da Francesca Cristoffanini con il contributo di Marco Rossari e della newsletter Medusa: in programma due giorni di dialogo tra letteratura, scienza e società per raccontare i nuovi modi di pensare, di comunicare, di resistere.
L’edizione di quest’anno prende spunto dalle Meraviglie del possibile, la storica antologia di fantascienza Einaudi a cura di Sergio Solmi e Carlo Fruttero per riaffermare il ruolo centrale dell’immaginazione nella ricerca di un presente e di un futuro migliori. Tutti gli eventi sono a ingresso gratuito previa iscrizione on line.
Il programma del festival prende il via sabato 21 settembre alle 16.00 con la scrittura audace e sperimentale di Claire-Louise Bennett, voce inconfondibile nel panorama letterario contemporaneo, che in Cassa 19 (Bompiani, 2023) racconta l’isolamento di una giovane donna attraverso piccole storie esilaranti traboccanti di passione letteraria. Conversa con l’autrice Tommaso Pincio.
Segue alle 17.30 il giornalista e scrittore britannico Caspar Henderson sui temi del suo nuovo saggio Cosmofonia (Utet, 2024), un grande catalogo dei suoni dell'universo, dall'infinitamente piccolo all'infinitamente grande; un libro fatto di fragori cosmici, di scoppi, di versi animali, di canti, di silenzi, di boati tellurici e di bisbigli. Dialoga con l’autore Alberto Riva, giornalista e scrittore.
Alle 19.00, Stefano Bartezzaghi e Telmo Pievani riflettono sull’onnipresenza e i significati del gioco nella vita umana nell’incontro dal titolo Il gioco del mondo: dalle Olimpiadi ai cruciverba, da Dungeons & Dragons alla roulette.
Alle 21.00 chiude la serata la scrittrice di origine ucraina Katja Petrowskaja, che, a partire dal suo ultimo libro La foto mi guardava (Adelphi, 2024), esplora il mistero del nostro sguardo sul mondo in dialogo con Andrea Tarabbia. Nel corso dell'incontro vengono proiettate alcune fotografie che Petrowskaja analizza e commenta dal vivo. Dalle 22.00, musica dal vivo con i Gipsy Swing Society.
Domenica 22 settembre la giornata inizia alle 11.00 con La vita fuori di sé, un monologo in cui Pietro del Soldà affronta il tema dell’avventura nella sua dimensione filosofica, psicologica e culturale, sulle orme di Erodoto, Montaigne, Alexander von Humboldt e Isabelle Heberhardt.
Alle 15.00 è in programma Fame di irrealtà, un reading di Federica Fracassi con brani di Ray Bradbury, Dino Buzzati, Anna Maria Ortese, Giacomo Leopardi e altri sul fantastico come antidoto al conformismo e alla rassegnazione.
Alle 17.00 è la volta dello scrittore viaggiatore francese Patrick Deville, che, accompagnato da Marco Rossari, parla di rivoluzione, di arte, di letteratura e del vortice incandescente che nel Messico degli anni Trenta incrocia i destini di Lev Trockij, Malcolm Lowry, Arthur Cravan, Tina Modotti, Frida Kahlo, Diego Rivera, Antonin Artaud, Majakovskij e Che Guevara.
Alle 19.00 interviene la scrittrice e giornalista americana Elif Batuman, che in Aut-aut (Einaudi, 2024) si concentra sugli anni della formazione della protagonista Selin, giovane di origini turche impegnata nel secondo anno degli studi ad Harvard, tra party universitari, pagine di grandi romanzi russi e rocambolesche prime volte.
A chiudere il festival, domenica 22 settembre alle 21.00, è Alessandro Bergonzoni, comico, artista, attore e autore teatrale, esploratore delle soglie del significato: nella sua visione sghemba, multipla e sovversiva il linguaggio si apre alle meraviglie del possibile.