Milano, 26/08/2024.
In questa estate 2024 il caldo non sembra allentare la presa: finiti i temporali, spesso caratterizzati da abbondanti rovesci, l'afa stringe in una morsa Milano. Però gli spazi verdi che puntellano la città offrono piccole oasi fresche dove storia, architettura, sport, aree attrezzate a tema, biblioteche e dolce far niente allietano le soste di turisti e milanesi che cercano refrigerio nelle ore più calde e non solo. Andiamo a scoprire 5 parchi dove prendere un po' di fresco a Milano.
Se parliamo di parchi pubblici dove trovare un po' di fresco, immersi nel cuore della città, non possiamo non annoverare il simbolo di Milano, ovvero Parco Sempione. Con i suoi 386.000 di metri quadrati di superficie, un percorso attrezzato - viali per passeggiare, correre e andare in bicicletta, un campo da basket, un asilo nido, ben quattro aree cani, chioschi per soste, e anche una biblioteca -, Parco Sempione è di certo il parco dei milanesi (orari di apertura nei mesi invernali: dalle 6.30 alle 21; nei mesi estivi: dalle 6.30 alle 23.30).
Un grande giardino all'inglese realizzato nel 1893 da Emilio Alemagna. Qui si incontreranno alberi maestosi, vialetti, ponticelli e un laghetto proprio vicino al Castello Sforzesco. Infatti, ai lati del Parco, si possono ammirare, oltre al Castello, gli altri luoghi simbolo di Milano, come l'Arco della Pace, l'Arena Civica e la Triennale.
È un parco tutto da scoprire, che trasuda storia e leggende antiche come quello della Dama Nera. Una leggenda noir dove la protagonista è una dama vestita di nero che si palesa di sera, quando il parco è avvolto dalla nebbia e un forte profumo di violette attira gli uomini che si trovano a passeggiare per i grandi viali del parco. Si dice che a quel punto la dama porga la sua gelida mano ai malcapitati, accompagnandoli tra i sentieri più nascosti fino a raggiungere una misteriosa villa, dove vengono sedotti dalla donna, che poi si rivela una figura scheletrica senza occhi. Gli uomini, sì, riescono a fuggire, ma da quel momento la loro vita non sarà più la stessa.
Parco Sempione è uno di quei luoghi dove il verde degli alberi secolari offre ombra e refrigerio. Si può visitare senza troppi problemi e con una mappa per scoprire le costruzioni, che troverete lungo la vostra passeggiata, come il Ponte delle Sirenette, realizzato da Francesco Tettamanzi tra il 1840 e il 1842, che permette di attraversare il laghetto sottostante. Il ponte è stato trasportato qui in un secondo tempo, perché prima si trovava su uno dei navigli e precisamente su quello di via San Damiano, che venne interrotto nel 1930 e diventato poi via Uberto Visconti di Modronei. Il ponte riporta quattro sirene, poste in coppia in prossimità dei due accessi.
Se però il caldo vi assale e volete un po' di refrigerio, con una bevanda e un piatto espresso, allora inoltratevi nel cuore del Parco e, seguendo le indicazioni, troverete la Cascina nascosta. Una vecchia cascina dell'inizio del Novecento che, grazie a Lega Ambiente e a diverse Fondazioni e Confederazioni, è stata restaurata e trasformata in uno spazio dedicato alla sostenibilità. Qui si trova un piccolo orto, una falegnameria con ciclofficina, uno spazio Kids con una scuola per l'infanzia per bambini dai 18 mesi ai 6 anni e un laboratorio pomeridiano per bambini da 0 a 12 anni, e poi c'è La latteria, ristorante bisrtot guidato dallo chef Andrea Bertolucci. Qui potrete fare una pausa e gustare piatti e spuntini realizzati solo con prodotti di prima scelta.
Rifocillati da una bevanda fresca e da un piatto leggero, ci si può incamminare verso l'Acquario Civico di Milano che, inaugurato nel 1906 per l'Esposizione Internazionale di Milano, è l'unico padiglione a non essere stato smantellato. E sicuramente sarete subito attratti dalla sua struttura Liberty. Fu oggetto di numerose ricostruzioni dopo i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale e riaprì definitivamente nel 1963. Al suo interno troverete ben 17 ecosistemi (orari di apertura e prezzi del biglietto sul sito dell'Acquario Civico di Milano).
Nella multietnica zona di Porta Venezia, i Giardini Pubblici di corso Venezia, oggi chiamati Indro Montanelli, voluti dagli austriaci verso la fine del 1700 e dedicati nel 2002 al famoso giornalista italiano del Novecento, sono una splendida passeggiata tra viali, prati, suggestive macchie di alberi secolari, laghetti, importanti edifici e statue tra cui quella dedicata allo stesso Montanelli proprio nel luogo dell'attentato ordito dalla colonna milanese delle Brigate Rosse, da cui uscì ferito a una gamba.
Un luogo affascinante e suggestivo proprio nel centro della città. Passeggiare nei suoi viali è come fare un salto nel passato, visto che i Giardini sono il primo progetto di spazio verde pubblico a Milano. Se iniziamo dal Museo civico di Storia Naturale, fermiamoci di fronte alla struttura in pieno stile neoromantico ultimato nel 1919 e godiamoci la forma e le decorazioni della facciata, e se siamo più curiosi e abbiamo un po' di tempo a disposizione entriamo per visitare le sue importanti raccolte naturalistiche donate dal collezionista Giuseppe De Cristoforis e dal botanico Giorgio Jan. Non dimentichiamoci che è uno dei più importanti musei naturalistici d'Europa con le sue 20 sale, una biblioteca specializzata e la civica siloteca Cormio, ovvero una raccolta di legni per la didattica, la ricerca e la sperimentazione tecnica, un archivio fotografico, un laboratorio sperimentale e una falegnameria.
Proseguendo la nostra passeggiata sul lato destro del Museo, dopo pochi passi incontriamo un edificio a forma di tempietto classico con una piccola cupola in rame, ci troviamo davanti al Civico Planetario Ulrico Hoepl. Se entriamo possiamo ammirare un cielo stellato artificiale con le evoluzioni degli astri e seguire interessanti visite guidate.
Se non ci inoltriamo, ma seguiamo il viale perimetrale arriviamo ai bastioni di porta Venezia. Proseguiamo e incontriamo l'altura di Monte Merlo dove ci imbattiamo in un edificio in stile eclettico della seconda metà dell'Ottocento, qui si trova il Padiglione del caffè diventato una scuola materna dopo il restauro del 1920. L’edificio fungeva da cafè-chantant, o più all’italiana da caffè-concerto, tipologia di locale in voga nel periodo della Belle Époque.
Da qui proseguiamo tra piante, giardini e gioiosi corsi d'acqua per arrivare davanti a Palazzo Dugnani, dimora barocca, una sorta di dimora suburbana che si affaccia proprio nel parco con affreschi di Giambattista Tiepolo e di Ferdinando Porta, solo per citarne alcuni. Oramai il palazzo è utilizzato come importante sede espositiva.
A questo punto proseguiamo sempre lungo il lato dei Giardini e ci troviamo davanti a una splendida costruzione di fine Settecento dell'architetto Leopoldo Pollack, Villa Reale già Villa Belgioioso o Villa Belgiojoso Bonaparte, oggi sede della Galleria d'Arte Moderna Milano, detta anche GAM. Qui potrete ammirare gli arredi originali, affreschi, stucchi, lampadari, ma ovviamente anche opere importanti, in un percorso espositivo che attraversa l’Ottocento in un ambiente architettonico di grande valore. Affacciatevi dalle grandi finestre e potrete ammirare il giardino della villa, riservato ai bambini fino a 12 anni e ai loro accompagnatori.
I Giardini Indro Montanelli presentano alberi secolari come il platano centenario, all’interno di un recinto verso via Cavour, le metasequoie e il falso cipresso intorno al laghetto. Verso i Bastioni, proprio al lato della Scuola Materna, si trova l’Albero del fitness, una pedana tecnologica per chi volesse praticare sport, attrezzata con anelli, barre e cerchi. L’area è wi-fi e gli accessori sono collegabili agli smartphone e ogni accessorio ad un esercizio con personal trainer virtuale.
Orario di apertura dei Giardini Indro Montanelli: mesi invernali dalle 6.30 alle 21 - mesi estivi dalle 6.30 alle 23.30.
In pieno centro, di fronte all’Università Statale di Milano e a fianco dell’Ospedale Maggiore, trovate un fazzoletto di verde totalmente recintato, di soli 12.000 metri quadrati di superficie, che si vede passando di lì. Vi trovate di fronte al Giardino della Guastalla, il più antico giardino pubblico di Milano, che risale addirittura al 1555, ai tempi dell’inizio della lunghissima dominazione spagnola in Lombardia.
Il giardino nacque per volere di Ludovica Torelli, contessa Guastalla. In origine era un parco chiuso, dedicato all’aristocratico collegio delle nobili fanciulle. Infatti, a metà del 500 divenne Regio Collegio della Guastalla e nella prima metà del Novecento venne acquistato dal Comune di Milano, diventando parco pubblico nel 1939.
Qui troverete alberi centenari, un grande prato ed elementi architettonici di pregio come la pescheria barocca, cuore del giardino, ovvero una grande vasca con balaustre in pietra e ringhiera in ferro, formata da due terrazze in comunicazione tra loro circondate da cespugli di rose, biancospini e bossi topiati. In origine, l’acqua della peschiera proveniva dal Naviglio che scorreva nell’attuale via Francesco Sforza. Potrete passeggiare tra alberi secolari, tra cui un gruppo di faggi, magnolie, aceri argentati e un noce nero imponente. Spicca anche la catalpa, nota come albero dei sigari, caratterizzata dal contorto tronco monumentale e dalla chioma asimmetrica.
Il giardino apre alle 7 del mattino in ogni mese, ma, come tutti i parchi pubblici, varia i suoi orari di chiusura: a gennaio, febbraio, novembre, dicembre chiude alle ore 19; a marzo alle 20; ad aprile e ottobre alle 21 mentre nei mesi estivi resta aperto fino alle ore 22.
Il cuore verde dello Skyline di Porta Nuova è la Biblioteca degli Alberi, inaugurata il 27 ottobre 2018 e caratterizzata da spazi pubblici e aree green di grande qualità in un contesto architettonico contemporaneo di pregio. È uno dei più grandi progetti di riqualificazione urbana in Europa. Privo di recinzioni, il parco collega fra loro piazza Gae Aulenti, il quartiere Isola, via Melchiorre Gioia e la promenade verde delle Varesine.
Con i suoi 90.000 metri quadri, è uno dei grandi polmoni verdi del centro di Milano insieme ai Giardini Pubblici Indro Montanelli e al Parco Sempione. Qui ci si può immergere nelle mille sfumature dei fiori, all'ombra degli alberi, tra i vialetti del parco realizzati da importanti designer paesaggistici, scoprendo così una vera e propria biblioteca arborea, con un catalogo di specie botaniche che annovera più di 100 specie differenti, disposti in anelli che ospitano oltre 135.000 piante. Passeggiate tra i bei viali e straiatevi sui prati per vivere momenti in completo relax immersi in un parco urbano contemporaneo con anche un labirinto di cespugli, un laghetto e una fontana.
Una passeggiata ai Navigli è d'obbligo. In sella a una bicicletta inoltratevi sulla ciclabile per il Naviglio della Martesana, e qui scoprirete aree verdi e purtroppo aree abbandonate che attendono una bonifica e una rigenerazione urbana. Uno di questi progetti di rigenerazione è Eastriver, un'area verde urbana rigenerata che, grazie agli interventi di riqualificazione, ha riacquisito vitalità. È aperta nei giorni di martedì, mercoledì, giovedì e venerdì dalle ore 17 alle 23. Sabato e domenica dalle ore 10 alle 24. Si entra con una tessera per favorire un maggior controllo degli accessi. Qui troverete attrezzature dedicate ai cittadini e un affaccio diretto sull'acqua dove praticare la canoa.
È un piccolo giardino con il bar, i tavoloni, alberi possenti e ombrelloni per ripararsi dal caldo, il ping pong per giocare e socializzare, il calcetto, l’orto e le piante anche in vendita. Ed è anche un riferimento per la mobilità sostenibile, grazie alla possibilità di noleggiare bici, aggiustarle nella nuova ciclofficina, e noleggiare cargo bike e canoe.
Di Alessandra Pistolese