Loving The Enemy è il secondo spettacoli in scena: il giovane Hugo Ricci, britannico, nato a Glasgow da genitori italiani, allo scoppio della guerra si arruola per partecipare alla lotta contro la Germania nazista. È tuttavia circondato da un alone di sospetto: i suoi superiori temono che, inviato sul fronte italiano, possa tradire l’impero britannico. La domanda frequente da parte degli ufficiali è: quale è la tua patria? E benché Hugo risponda volitivamente «Io sono British», per anni interi è tenuto sotto speciale controllo, e comunque assegnato a compiti non-combattenti: addestramento di nuove reclute, confezionamento di carne in scatola, guardia e insegnante di storia per prigionieri tedeschi. Ma per un giovane intelligente e attento anche il rapporto con i Pow (prisoners of war) è occasione di crescita morale e - grazie alla comune conoscenza della poesia dello scozzese Burns con uno di loro - di fratellanza e speranza di pace. Come in una favola a lietissimo fine (della guerra), al Concerto della Vittoria, il primo maggio 1945, i prigionieri cantano o ballano insieme ai Tommies, mentre dal fondo della sala spunta la belissima Mhairi.
Autrice della pièce, insieme a Lorenzo Novani, è Hilda De Felice, glaswegian con antenati laziali; protagonista è invece lo stesso Novani. Loving the Enemy è stato presentato al Fringe di Edimburgo 2023, riscuotendo un ottimo esito di pubblico e di critica. Lo spettacolo può essere seguito anche dal pubblico che padroneggia poco l’inglese grazie alla proiezione dei sovratitoli italiani e al termine è previsto un incontro con Hilda De Felice e Lorenzo Novani.
Biglietti: 10 euro per The Tempest in Milan e 15 euro per Loving the Enemy; 20 euro per entrambi gli spettacoli. Info e prenotazioni via email.